L’inno di Mameli, lo sventolio di bandiere, per l’occasione fregiate con il marchio Euronics, ed il clima, non solo per motivi di temperatura atmosferica, all’interno del Palamaggiò subito si surriscalda. A rendere ancora più bello lo spettacolo del derby campano la presenza della tifoseria avellinese arrivata nella piana del Volturno a gremire il settore ospiti.

Un paio di minuti di studio poi c’è il primo strappo della Scandone con un 7-0 che vale il 4-13 al giro di boa del primo quarto. Due triple consecutive di Leunen ed un’azione da tre punti Acker valgono il +12 per Avellino, efficace in difesa e produttiva in attacco. Al primo intervallo si arriva sul 20-26 con gli attacchi a dominare sulle difese.

Si riparte con Avellino a dettare tempo e ritmo. Downs scivola, perde palla e pensa bene di farsi fischiare un sacrosanto tecnico e così Avellino, con la bomba di Green, s’invola sul 23-36 del 14’. Reazione d’orgoglio dei padroni di casa, break di 7-0 e al 16’ si torna sul -6 Pasta Reggia (30-36) con Sacripanti che corre ai ripari con il time out. La Scandone riparte prontamente, Siva perde un paio di palloni sanguinosi ed all’intervallo lungo il tabellone segna inequivocabilmente il predominio ospite (37-51).

I primi 3 giri di lancette della ripresa riaccendono il tifo bianconero perché Caserta, dopo l’1/7 dei primi 20’, trova la via del canestro dalla lunga distanza e con 3 triple produce un 11-2 e risale a -6 (48-54). Sale l’intensità difensiva dei padroni di casa così sul versante opposto gli irpini fanno fatica a trovare la via del canestro e poco dopo al 26’, un nuovo 7-0, riapre il confronto sul 55-56. Una tripla di Jones fa mettere per la prima volta il naso avanti a Caserta all’ultimo respiro della frazione di gioco (61-58).

Dall’ultimo intervallo Avellino esce piazzando in un amen un 8-0 per il 61-66 che ridà fiato al popolo biancoverde mentre Dell’Agnello interviene chiamando a raccolta i suoi uomini. Dopo aver spadellato dalla lunga e quasi 4’ senza fare canestro, la Pasta Reggia trova due bombe e risale sul 67-68. Al 35’ un’azione con canestro e libero aggiuntivo di Cinciarini vale nuovamente la parità a quota 70. Green colpisce da 3, Siva dalla lunetta e Cinciarini con una bomba spingono Caserta al nuovo ma ultimo sorpasso (75-73). Ragland, Buva e Nunnally riaccendono la Scandone che si invola sul 75-83 a 2’ dalla sirena finale. È l’allungo decisivo perché la Juvecaserta si intestardisce solo in soluzioni individuali dai 6.75 e nella sarabanda del fallo sistematico Avellino non sbaglia i tiri liberi e mette in cassaforte successo e terzo posto in classifica. Per Caserta la situazione di classifica diventa sempre più critica.