Voskuil e Olasewere, i due protagonisti dell’isterico finale della tragica gara quattro contro Recanati, tolgono momentaneamente dai guai la Virtus con una super prestazione che consente a Roma di superare Omegna 84-73 nel primo atto dello spareggio salvezza che relegherà la perdente nell’inferno della serie B. La tragica situazione virtussina riesce comunque a portare al Palatiziano 2693 anime ed un parterre finalmente “de roi”, con tutte le vecchie glorie del basket romane presenti al capezzale di una Virtus costretta a vivere un incubo difficile da commentare. Sul parquet tanto nervosismo e confusione, al cospetto di una Omegna falcidiata dagli infortuni e costretta a giocare senza americani, vista l’assenza per infortunio di Smith, ma anche un Galloway capace di ripetere la terribile prestazione di Jesi (2/14 dal campo) con un 2/10 al tiro che sintetizza il momento nero dell’ex giocatore di Varese. Brava comunque la Virtus ad approfittare di questa situazione di assoluta emergenza dei ragazzi di Pippo Faina, ed a prendere subito in mano la gara fin dai primi minuti (11-4 al 7’00) grazie ad un Olasewere indemoniato ogni qualvolta chiamato ad affrontare la Paffoni (24 punti e 11 rimbalzi alla fine per il nigeriano), e riuscendo anche a raggiungere le sedici lunghezze di vantaggio sul 59-43 a metà del terzo periodo, grazie a sette punti di un Maresca meno offuscato rispetto alle ultime esibizioni. Gli unici pericoli per Roma arrivano quando Omegna riesce ad andare sotto canestro da Iannuzzi (17 punti), o Cappelletti prende di infilata la difesa romana in penetrazione. In entrambi i casi però sul parquet, vuoi per motivi di falli, vuoi per un bisogno impellente di rifiatare, c’è  gran parte della panchina Virtus. Positivi in attacco questa sera i ricambi di  Riccardo Esposito (19 punti), ma assai deficitari in difesa, dove raramente Benetti e Bonfiglio riescono ad andare oltre ai propri limiti. Tornando alla gara, da quel famoso -16 indicato come spartiacque della sfida, Omegna riesce a rientrare fino al 63-57  siglato dagli unici due canestri di Galloway ad inizio del 4/4. Prima di un parziale devastante siglato da Voskuil, che segna in un amen tredici dei suoi venti punti totali, e cancella i tentativi disperati di Gurini (20) di tenere a galla una Paffoni troppo poco incisiva sotto le plance (47-37 i rimbalzi pro Virtus con anche Callahan a chiudere in doppia/doppia), ma davvero molto sfortunata nel dover affrontare l’appuntamento più importante della sua stagione con gli uomini contati. Roma respira, ma la strada verso la vittoria nella serie è ancora molto dura e lunga, e questa volta le distrazioni non sono davvero consentite.