Reazione doveva essere e reazione è stata. La Virtus Roma interrompe la striscia negativa di tre sconfitte di fila, e supera senza troppe difficoltà Agropoli 87-70 in un Palazzetto dello Sport che con il passare delle partite, va sempre più riempiendosi (1817 spettatori oggi), a testimonianza dell’affetto che la squadra di Corbani sta comunque riuscendo a conquistarsi quest’anno nella capitale. Ritrovate intensità e concentrazione, venute clamorosamente a mancare appena sette giorni or sono contro Latina, la Virtus  aggredisce fin dalla palla a due una Agropoli tradita clamorosamente dal suo leader maximo, Donnel Taylor (3/13 dal campo). Pur priva di Chessa, Roma riesce comunque a ritrovare gli equilibri delle prime tre giornate di campionato, grazie ad una straordinaria prestazione corale di squadra, dominando nel pitturato (47-36 i rimbalzi e 40-24 i punti in area), ed ottenendo il 100% da tutti i giocatori schierati sul parquet.

La Gara:

La Virtus parte con Vedovato e Maresca in quintetto, e con i canestri di un super Daniele Sandri ed una difesa che lascia ad Agropoli la miseria di quattro punti a referto nei primi cinque minuti, confeziona subito il vantaggio in doppia cifra sul 14-4 e chiude il primo quarto avanti 25-17. La reazione di Agropoli è tutta nei primi cinque minuti del secondo quarto, quando un paio di giocate di Langford e l’apporto di Romeo dalla panchina, permettono ai ragazzi di coach Finelli di riequilibrare la gara sul 31-31. Ma come nelle tragedie greche che abbiamo studiato a scuola tanti anni fa, è la calata dall’alto del deus ex machina a riportare la serenità sul palcoscenico. Roma questa volta decide di strafare, e di deus ne cala con largo ancicipo rispetto all’epilogo, addirittura due . “The Man” Raffa ed il “Gladiatore” Landi, che in un amen mettono a segno in coppia 16 punti, equamente divisi per non far torto a nessuno, e danno alla partita la sterzata decisiva che spacca il match sul 49-41 della pausa caffè. Malgrado una situazione falli non semplice, la Virtus riesce comunque ad allungare nel terzo quarto (69-53 ), ed a mettere in ghiaccio la vittoria con un tap in prezioso come un rubino di un Brown, che ancora una volta riscrive l’importanza del peso e non del numero dei punti messi a referto. L’ex High Point University regala una nuova prestazione di altissimo spessore, a dispetto dei “soli” 11 punti in carniere. Difende in maniera ossessiva su Kevin Langford praticamente cancellandolo dal campo, cattura 17 rimbalzi, ma soprattutto si mette completamente al servizio dei compagni per oltre trentanove minuti. Con il passare delle giornate si dimostra sempre più un giocatore in crescita e completo.

Magic Moment:

Gli ultimi cinque minuti del secondo quarto decidono la gara. Raffa e Landi si scatenano in attacco, e Corbani rispolvera una difesa a zona aggressiva che mette clamorosamente in crisi le bocche da fuoco campane. Una zona decisamente più aggressiva, di quella che fu continuamente crivellata nell’ultimo quarto a Casale contro Tortona. Per Santolamazza, Taylor e Contento cala all’improvviso il buio, ed Agropoli incassa la mazzata decisiva.

Man of the match:

Cinque giocatori della Virtus chiudono la gara in doppia cifra, ma la palma questa sera cinge le tempie di Aristide Landi. Il “Bourousis” di Roma fa parte di una specie in via di estinzione ,che oramai latita nel nostro campionato. Diciannove punti in venti minuti, con sei rimbalzi e 6/7 dal campo sono i numeri di un ragazzo di Potenza che sgomita sotto canestro, tira da 3 punti con la precisione di un killer, ma soprattutto mantiene sempre sul parquet quel modo di fare umile e positivo che manda nel brodo di giuggiole i tifosi romani.

Numbers:

66  i tiri presi dalla Virtus in quaranta minuti, sintomo di una manovra più ragionata rispetto alle altre tre gare caslinghe fin qui giocate.

15   le triple tentate da tre specialisti come Santolamazza, Taylor e Contento. Zero quelle messe a segno.

20  gli assist ( a 8), della serata pro-Roma.