Era stato battezzato come il primo vero test per la squadra di coach Ponticiello. Ebbene, il test è stato superato a pieni voti. Contro Palestrina, a pieni punti in classifica e con un roster costruito per vincere il campionato, la squadra azzurra ha sfoderato la solita gara di cuore. Dopo un terzo tempo shock, gli azzurri hanno dominato nell’ultimo periodo portando a casa una strepitosa vittoria.

Il match

Dopo due minuti sterili, è  Visnjc ad aprire le danze. Pronta la risposta di Drigo che pareggia i conti. E’ intorno alla metà della prima frazione che il gioco si scalda con il vantaggio che viene più volte scambiato tra le due compagini. All’ottavo, Serino e Perderzini frenano la prima fuga napoletana: Visnjic e Barsanti firmano, infatti,  un parziale di 6 a 0. Il secondo tentativo – targato ancora da Barsanti e Nikolic – vale invece il +7   ritoccato all’ultimo dal canestro di Rossi: 17-22 al 10°.

Nei primi minuti l’eccessiva foga sporca le statistiche da ambo i lati. Non le sporca Visnjic che tocca doppia cifra già dopo un minuto di quarto. La sua tripla, aggiunta a quella di Ronconi, consente a Napoli di toccare il +9 al 16° (19-28). Palestrina si limita a colpire perlopiù dalla lunetta mentre gli ospiti realizzano  con Maggio e Murolo. Negli ultimi minuti, i laziali cercano di innervosire la gara mentre Napoli continua a fare centro  affidandosi al suo asse serbo: Visnijc e Nikolic consentono agli azzurri di toccare il +10 al 19°. Ma è Murolo, con la sua tripla dall’angolo nell’ultimo istante,  a firmare il secondo parziale per gli ospiti: 34-47 all’intervallo lungo.

Rischia parte subito bene segnando 5 punti, a lui risponde il solito Visnjc e la tripla di Barsanti che al 22° firmano il 41-55.  Palestrina, però, riapre la partita con le triple di Rischia e Pederzini che valgono il -6 a metà gara. Situazione che diventa più difficile al minuto 27: la tripla di Gagliardo consente ai padroni di casa di mettersi a sole 3 lunghezze dagli avversari. Pareggio e sorpasso che avvengono un minuto dopo con i 4 centri di Montanari dalla lunetta. Parziale – poi –  incrementato da Drigo e Rischia che consentono a  Palestrina di chiudere la terza frazione avanti: 65-60 alla mezzora.

Napoli si riprende  completamente dallo shock del terzo periodo e piazza un clamoroso parziale di 18 a 0 in 7 minuti: a firmarlo le 2 triple di Barsanti e i punti di uno strepitoso Murolo. A punire un’ inerme Palestrina è – poi –  Mastroianni che porta gli azzurri al max vantaggio di 19 punti a 2 minuti dalla sirena. Con il punteggio ormai in cassaforte, gli azzurri non devono far altro che giocare con il cronometro ed affondare il colpo quando hanno l’occasione. Contro una squadra costruita per vincere il campionato, Napoli trova l’impresa: 73-92 il finale.

Magic moment

Il terzo parziale dice che Palestrina ha battuto Napoli 31-17. L’ultimo, invece, l’ hanno comandato i ragazzi dal cuore azzurro per 32 a 8. Un parziale che ha letteralmente annichilito i padroni di casa inermi contro le offensive azzurre e incapaci di andare a canestro. Il magic moment dell’ultima frazione è il parziale di 6 a 0 firmato da Barsanti a metà quarto. Dopo l’aggancio di Mastroianni e Murolo, le due bombe della guardia azzurra hanno aperto le porte per l’affondo azzurro capaci di difendersi dagli ultimi tentativi laziali e di costruirsi un buon margine in vista della differenza punti per il fine campionato.

Numbers

Top scorer della gara Njegos Visnijc con 27 punti, segue Barsanti a quota 17. Chiudono a 13 Nikolic e Murolo candidato al titolo di migliore in campo. Sponda laziale, il top scorer è Montanari, l’ultimo ad alzare bandiera bianca,  a 16 punti. Seguito da 12 da Drigo. Solo 4 punti per “l’ex” Serino. Napoli vince la gara chiudendo con 24 su 41 da 2, 11 su 32 dalla distanza e 11 su 16 dalla lunetta. D’altro canto, invece, Palestrina ha concluso con 19 centri su 24 da 2, 6 su 18 da 3 e 17 su 19 dalla linea della carità.

 

Next match

Rientro tra le mura amiche per la squadra partenopea che domenica riceve Basket Scauri oggi   trionfante in casa contro Patti (82-52)

 

foto by Massimo Solimene