Come ipotizzato ormai da tempo, la vicenda dell’acquisto di quote della società bianconera da parte della Fortune finisce in Procura. Sulle colonne del Mattino di quest’oggi, il giornalista Biagio Salvati riporta le ultime novità riguardanti un’indagine aperta già da qualche mese dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che, vagliando una denuncia presentata negli omologhi uffici giudiziari di Bari, vuole vederci chiaro sull’acquisizione delle quote societarie della «Caserta città del Basket» da parte della Fortune Investment & Consulting Ltd, con sede a Londra. Il tutto ruota attorno alla figura di Francesco Beneduci, 58 anni, residente a Bologna, amministratore della società inglese all’epoca dell’accordo stipulato con il patron del club sportivo bianconero, Raffaele Iavazzi. L’inchiesta della Procura sammaritana, di cui è titolare il sostituto Alessandro Di Vico, ha raccolto una denuncia penale presentata alla Procura della Repubblica di Bari da uno dei «director» della il quale avrebbe indicato Beneduci come un millantatore dell’operazione finanziaria. In particolare, si parla di ipotesi di reato come falsità in atto pubblico e induzione a commettere un reato da parte del businessman bolognese il quale, sul suo profilo Linkedin vanta una serie di titoli legati all’attività di affari internazionali oltre quello di «fiduciario mondiale» di una banca di Theran, la Sarmayeh Bank.

Il Mattino riporta che secondo l’accusa Beneduci, per compiere l’operazione, avrebbe presentato la documentazione non veritiera avrebbe stipulato l’atto dal notaio Giuseppe Stella di Arienzo (ovviamente, in buona fede ed estraneo alla vicenda, vaprecisato). L’operazione prevedeva l’acquisito del 62% dell’intero capitale del club bianconero, affiancando Raffaele Iavazzi, che resta proprietario del 38% delle quote sociali. La Fortune si presenta come una compagnia leader mondiale nella fornitura di piattaforme per investimenti multinazionali e servizi finanziari, oltre che di consulenza legale. Tra gli altri protagonisti dell’accordo, Francesco Fulco, delegato da Beneduci e Alessandro Rauccio, procuratore della società. Non è escluso, che davanti al pm possano sfilare altre persone – anche come persone informate sui fatti – che in qualche modo hanno preso parte all’operazione. Beneduci dovrà presentarsi giovedì prossimo davanti al pm, assistito dall’avvocato Antonio Di Somma.