Primo verdetto del Girone B: Dennis Schroeder c’è. Il primo sorpresone anche.DennisDeutscheland infatti, con 28 pts, ha guidato i Tedeschi al successo. LA GARA. Inizio hot per l’Ucraina e freddissimo per la Germania. La guardia Mishula e il giovane lungo (molto interessante, per ora Obradoiro in Liga ACB, ma presto palcoscenici maggiori) Pustovnyi guidano la squadra ucraina, mentre dall’altra parte DD sceglie di giocare per i compagni, solo che Voigtmann e Benzing sbagliano di tutto. Il coach ucraino sceglie una mossa-Peterson, mettendo Pustovzonov (più grosso, ma non per questo meno mobile e rapido) su DennisDeutscheland, che all’inizio infatti fatica. 9 soli punti tdeschi nel primo quarto contro i 16 ucraini. Poi DD inizia a baccagliare con i grigi, cioè, per i suoi canoni, entra finalmente in partita, e si sente: ne avrà 18 at the half. Grande innesto di energia per la Germania quello di Lo, prima in alternativa a Schroeder, poi insieme a lui quando la Germania va in doppia pg. Si sblocca anche Benzing, che rovescia il +/- del primo quarto (-7) e chiude la prima metà con 11 pts e plus di 5. L’Ucraina è regolare, 16 nel primo quarto, 17 nel secondo, poi 14 e di nuovo 16, ma insomma: a dispetto del grande impegno non pare squadra capace di cavare dalla miniera più di 15 punti a quarto. DAL PUNTO DI VISTA DI AZZURRA. La notizia della inaspettata sterilità offensiva dell’Ucraina è molto buona per l’Italia. Italia che dovrà, secondo noi, guardarsi da due soggetti tedeschi particolarmente loschi. Parliamo della pg Tadda (il Fastidioso) e del mezzolungo Barthel  (lo Hipster). Il Fastidioso lo è davvero a tutti i livelli: esteticamente, esteticamente in senso cestistico, e nei confronti degli avversari; è la tipica guardia/play che perde poco il pallone, picchia in difesa, e segna raccogliendo a 50 cm da terra sideline il rimbalzo sfuggito a tutti: occhio quindi al Fastidioso, per quanto sia un vero antibasket. Lo Hipster nasconde dietro barba e taglio alla moda una capacità difensiva a centroarea davvero notevole: ogni tanto tira, anche da 3, a volte ci prende anche, ma il suo ruolo è tipicamente tattico; occupa spazi che non ti aspetti e quando c’è una bella difesa tedesca nel pitturato, lui è nel giro. Partono entrambi in quintetto, e Schroeder, anche se la Germania all’inizio non segnava mai, non ha scaricato una sola volta su di loro, ma continuava a provare ad accendere Benzing e Voigtmann.

Nell’altra gara, la Lituania ha incantato come spesso le capita, ma, come altrettanto di sovente, si è incartata sul più bello, nel momento del +12. Complici anche alcune chiamate arbitrali, ma soprattutto per propri demeriti, i Lituani hanno buttato una gara che poteva essere facilmente loro. Esempio: Valanciunas 8 pti nel primo tempo, 9 alla fine, segno di totale amnesia nel dare la palla dentro. E’ stata anche la serataccia di Mindaugas Kuzminskas: alla fine ha fatto un bel bottino (18+7) ma ha avuto bisogno di 16 tiri per metterlo insieme e soprattutto è stato dominato dal MVP di serata, Tornike Shengelia. Il Georgiano divenuto basco ad honorem ha chiuso con 29-2-2, un recupero e una stoppata. Unico neo i liberi (8/14). Dopo lungo equilibrio, entrando nell’ultimo minuto, su una persa della ditta Kalnietis-Maciulis, la Georgia si portava a + 4 palla in mano. Situazione ancora identica quando Shengelia, con 10 secs da giocare, falleggia una tripla disperata e storta di Kuzminskas. Un solo libero dei 3, ma il reboff è preso da Maciulis, Lituania a -1. Sul fallo Dixon infila un solo libero, ma è sufficiente, perché la HailMary Tripla si Maciulis prende solo ferro. DAL PUNTO DI VISTA DI AZZURRA. Bene e male, ma era meglio se i Lituani avessero vinto. Il girone adesso si presenta equilibratissimo, e solo l’Ucraina pare sotto le altre, mentre la Georgia è parecchio sopra le attese. Coach Zouros è un Greco tutto difesa (nato in Rwanda, però), e ha a propria disposizione 7 uomini, con una frontline fornitissima (Markoishvili-Shengelia-Pachulia-Shermadini) e un reparto guardie con solo il naturalizzato Dixon e Tsintsadze ad essere davvero competitivi. Basti pensare che, nonostante un infortunio che ha tenuto la guardia georgiana in panchina parecchi minuti, il duo di centrocampo aveva totalizzato 30 mins sui 40 disponibili del primo tempo (17+13). I 5 “pedoni” hanno funzione tattica e spaccaossa: sempre nel primo tempo, quello in cui la Georgia ha costruito la W riuscendo a resistere all’ondata lituana andando al riposo sotto si doli 5 pti, i pedoni avevano totalizzato complessivamente soli 4:46 di gioco ma….5 falli. Sono uomini che vedono anche soli 4 secs di gioco (Boisa), o che in 92 secs vanno in campo con l’ordine di commettere 3 falli (Gamqrlidze), ma preservano falli e fatiche dei titolari, secondo l’orchestrazione del coach Greco-Ruandese, che non conoscevamo bene ma ci è parso uno scacchista Tripla A.