Sabato 21 ottobre Siena – Napoli, incontro valido per la 4a giornata di A2. Durante la gara, dagli spalti del PalaEstra si alzano i soliti cori pro Vesuvio. Non solo sconfitta, ma anche la beffa di aver subito le offese da parte del pubblico senese: ancora una volta la Napoli cestistica ha subìto la stessa accoglienza che – da un pò di tempo a questa parte – subisce la Napoli calcistica: l’innegiamento al Vesuvio, che si svegli e possa quindi sterminare un intero popolo, è ormai una moda becera divenuta purtroppo usuale nei vari campi di calcio dove Napoli approda. Ormai – però – il popolo napoletano sembra averci fatto il callo a questi insulti poichè consci che gli autori  -probabilmente  (anzi sicuramente) -nemmeno hanno consapevolezza di quanto urlato e che con lo sport non hanno nulla in comune.  Ebbene  – però – Ciro Ruggiero, presidente del Cuore Napoli Basket, ha ricevuto per la seconda volta questo trattamento ( la scorsa volta è accaduto a Patti, novembre scorso) e anche questa volta ha ritenuto opportuno  denunciare questi insulti invocando  l’intervento della procura federale. Ecco quanto scritto in una lettera pubblicata sul sito ufficiale
Cari tifosi oggi non voglio parlarvi della partita. Avete visto tutti i nostri progressi. La sfortuna e qualche situazione strana non ci hanno permesso di portare a casa i primi due punti del campionato, ma la strada è quella giusta. Ne sono certo.
Domenica però è successo qualcosa che col mondo della Pallacanestro non dovrebbe avere nulla a che vedere.
Io da sempre dico che il Basket è diverso dal calcio.  E’ seguito da tantissimi bambini e ragazzi, ed è per questo che la deriva razzista e discriminatoria che stanno prendendo alcune curve va subito fermata.
Anche i nostri giocatori in campo devono essere un esempio e qualsiasi gesto inopportuno, se pur come reazione dopo una serie infinita di insulti, è stato subito stigmatizzato dallo staff tecnico.  
Non voglio mai più sentire invocazioni al Vesuvio affinchè erutti e si porti via un milione di napoletani.
La Procura Federale deve intervenire subito per stroncare pesantemente questo genere di atteggiamenti.  
Domenica sono stato davvero orgoglioso dei miei ragazzi ma soprattutto sono stato orgoglioso dei tifosi venuti a Siena, che hanno dimostrato la correttezza e la sportività del tifo napoletano.
Noi siamo diversi. Ci guida l’amore per la nostra città.
Noi tifiamo e lottiamo per i nostri colori.
Non perdiamo tempo ed energie a odiare gli altri.
Nessun coro contro il Vesuvio potrà mai intaccare l’amore che abbiamo verso la montagna che è da sempre il simbolo della nostra storia e della nostra cultura.  
Noi siamo letteralmente imbevuti della sua lava e ogni invocazione alla sua eruzione ci fa sorridere e pensare solamente con pena e tristezza a chi ci insulta senza neanche capire che non potrà mai raggiungere la bellezza e la profondità della nostra storia, della nostra cultura e delle nostre terre.
Ci vediamo domenica al Palabarbuto per incitare insieme i nostri ragazzi, pieni di lava, creatività, intelligenza, ironia e amore per Napoli.  
Sarebbe opportuno – quindi – che almeno nel basket si intervenga tempestivamente e che si adottino misure atte a prevenire tali forme di razzismo territoriale. Lo chiede il popolo napoletano e non, lo chiede la pallacanestro, lo chiede lo sport in genere.