La Red October Cantù mostra i muscoli contro una spenta Vanoli Cremona, espugnando il PalaRadi 79-96

Sonora scoppola casalinga rimediata dalla Vanoli, apparsa visibilmente deconcentrata e poco concreta. I ragazzi di coach Sacchetti sono sembrati poco presenti al match, quasi che i due precedenti successi avessero anestetizzato la loro vis agonistica. Per contro, la franchigia di Pashutin è parsa tonica, estremamente volitiva e con uomini in grado di colpire da ogni punto del campo. Le proporzioni del passivo rimediato dalla Vanoli hanno indotto qualche centinaio di tifosi cremonesi ad abbandonare gli spalti tre minuti prima della sirena.

Giulia Cicchinè – Eurosport

Quintetti – Nessuna sorpresa nei due starting. Per Sacchetti scendono in campo Ruzzier, Demps, Crawfors, Aldridge e Mathiang. Pashutin sceglie Gaines, Parrillo, Mitchell, Udanoh e Jefferson. Partenza in salita per i padron di casa, sotto di 7 dopo 3′. La Vanoli si dà una registrata in difesa e recupera 4 punti, ma mostra di soffrire la fisicità degli avversari, in attacco. La tripla di Gaines al 7′ vale il +9 canturino. Sacchetti avvicenda un Mathiang in difficoltà con Ricci, subito a segno, ma Gaines è onfire e – assieme a Jefferson – porta i suoi al +12 (12-24), sul quale Sacchetti chiama timeout. Si va alla prima pausa con la Red October avanti 31-21. Primo quarto da shock per Cremona, che subisce Cantù su entrambi i lati del campo. Immarcabile Gaines, autore di 13 punti. Pesa in negativo lo 0/4 da 3 di Cremona.

2° quarto – La Vanoli ci prova a raddrizzare la barca, ma sono sempre troppi gli errori sotto canestro, errori che Cantù capitalizza soprattutto in contropiede. Al 7′ Cantù tocca il massimo vantaggio (+13) e Sacchetti ricorre alla pausa tecnica. Il rientro in campo premia i brianzoli, che con la tripla di Tavernari si portano sul 41-25. L’inerzia è saldamente in mano a Cantù, che perviene al +24 su altra tripla di Tavernari. Si va al riposo su un 29-51 che lascia poco spazio a interpretazioni. Lo 0/11 da 3 di Cremona nel primo tempo è di quelli che pesa come un macigno sul match, che rischia di essere in gran parte deciso dopo soli 20′ di gioco. Il solo Crawford è apparso incisivo: troppo poco per contrastare una Red October ricca di talento e che tira complessivamente col 57% (contro il 30% di Cremona).

3° quarto –  La Vanoli prova timidamente a darsi una mossa, ma la palla scotta e Cantù riprende a giocare al tirassegno: dopo 3′, sul 35-61, Sacchetti ci parla sopra. Ricci si danna l’anima su ogni listello del parquet, ma sembra predicare nel deserto. Si fa male Mitchell (sarà vero?), ma Cantù continua a macinare il suo gioco, con la tranquillità di chi sa di avere in pugno la partita. Il parziale termina sul punteggio di 48-74. Come da copione, Mitchell torna in campo dopo pochi minuti dal plateale infortunio.

4° quarto – Spiace rendere conto ai lettori di un ultimo quarto di garbage time. Il parziale di 31-22 non rende la cifra del divario di intensità messo in campo dalle due squadre, nell’arco dei 40′. L’incontro termina 96-79 a favore di Cantù. I soli Crawford e Ricci sono risultati oltre la soglia della sufficienza. Sul fronte opposto, grande prova di Jefferson e Gaines, apparsi giocatori di livello superiore.

Magic Moment – Il secondo quarto, che Cantù si aggiudica per 21-8, è di quelli che pesano sulle energie mentali di chi deve già rincorrere dopo il primo quarto.

Man of the match – Davon Jefferson, MVP (29 val), autore di 25 punti, 7 rimbalzi e 4 assist.

Jefferson contrastato da Mathiang

Numbers –  Cremona tira da 3 col 23% (6/26).

Cremona: Gazzotti 5, Diener 5, Saunders 7, Ricci 20, Demps 7, Ruzzier, Portannese, Mathiang 8, Boccasavia ne, Crawford 21, Aldridge 6. Allenatore Sacchetti

Cantù: Gaines 22, Mitchell 12, Blakes 9, Udanoh 6, Baparapè ne, Parrillo 3, Davis 9, Tassone ne, Pappalardo ne, Quaglia ne, Jefferson 25, Tavernari 10. Allenatore Pashutin