La missione è chiara: ripartire e dare continuità al primo tempo giocato contro

Capo d’Orlando. In casa legnanese non può che essere questa la direttiva da seguire per provare a riallacciare il filo con la vittoria che manca ormai da quattro turni di campionato e più esattamente dall’esordio vincente contro Treviglio, un nome quest’ultimo che ricorre inevitabilmente nell’analisi del prossimo match dei biancorossi contro la Edilnol.

Biella infatti, dopo 3 k.o. consecutivi, proprio contro la compagine bergamasca ha ritrovato il sorriso settimana scorsa, ottenendo un largo successo tra le mura amiche dell’HYPE Forum che non solo ha smosso la classifica dei piemontesi ma ha anche dato agli stessi una nuova e fresca ventata di fiducia per affrontare con determinazione i prossimi impegni a partire dalla trasferta contro l’Axpo al PalaBorsani.

Legnano, dal canto suo, spera che Biella possa rappresentare, al termine dei 40 minuti, quello che Treviglio è stato per la truppa di coach Carrea sette giorni orsono, ovverosia un punto da cui ripartire con slancio dopo aver navigato in acque piuttosto agitate per un periodo discretamente lungo. Contro l’Orlandina è parso davvero che Michele Ferri e compagni potessero finalmente uscire da questo momento di difficoltà: la voglia di reagire, le sferzate portate dal neo capo allenatore Alberto Mazzetti in panchina, il calore del pubblico di casa sembravano, almeno dopo i primi venti minuti, aver dato ai giocatori lombardi quella spinta necessaria per riagguantare i due punti.

Invece nella ripresa, sfiancati da un mix di stanchezza, inesperienza e aggressività crescente da parte dei rivali, i legnanesi sono stati travolti, senza trovare contromisure, dall’ondata siciliana rimandando ancora l’appuntamento con la vittoria e con la tanto attesa ripartenza, obiettivi per centrare i quali ora il bersaglio si sposta necessariamente su Biella.

La formazione piemontese staziona con 4 punti al centro della classifica del girone Ovest e, come detto, affronterà con rinnovato vigore la prova in quel di Castellanza dove ci si aspetta che a trascinare per mano la Edilnol sia ancora il terzetto anglofono Wheatle-Harrell-Sims (tutti abbondamene sopra la doppia cifra di media) che costituisce il perno fondamentale del roster biellese. Il primo, sebbene sia di nazionalità britannica, ha fatto tutta la trafila delle giovanili a Biella fino alla prima squadra di cui oggi è capitano ed è un’ala con spiccata predisposizione a rimbalzo nonché buone capacità nell’attaccare il ferro.

A fargli da spalla, offensivamente parlando, sono soprattutto DeShawn Sims (in passato a Rieti e Roma), ala molto verticale in grado di tirare anche da fuori, e K.T. Harrell, guardia esplosiva dotata di un buon tiro dalla media che ha nella continuità ad alto livello uno dei suoi maggiori a pregi: due anni fa a Siena così come in Belgio l’anno scorso viaggiava a 19 punti di media, gli stessi che sta mettendo a referto in questo inizio campionato.

Affianco a loro, completano il quintetto sull’asse play-pivot Lorenzo Saccaggi e Giovanni Vildera (entrambi pescati da Siena) mentre a portare energia ed esperienza dalla panchina ci pensano rispettivamente il giovanissimo classe 2001 Giovanni Bertetti, che ha esordito due giornate fa dimostrando di saper reggere il palcoscenico dell’A2, e l’italo-argentino Albano Chiarastella, 33enne alla seconda stagione a Biella dopo sei anni consecutivi ad Agrigento con cui è arrivato ad un soffio dalla promozione in A1 nel 2015. Chiudono la rotazione con minutaggi meno rilevanti Matteo Pollone, Obinna Nwokoye e il milanese (con un trascorso nella Sangiorgese) Marco Torgano.

Se dunque appare scontato, da parte dei giocatori biancorossi, avere un occhio di riguardo per gli interpreti biellesi di lingua inglese, è altrettanto vero che un’attenzione particolare la riscuoterà anche il tipo di gioco che in generale esprime la Edilnol, squadra tenace che produce gli sforzi migliori in difesa piuttosto che in attacco, dove la tendenza è quella di affidarsi più all’1vs1 e a soluzioni vicine a canestro che al tiro da tre punti (ultima nel girone per triple tentate e realizzate), limitando al contempo le palle perse.

Nella propria metà campo invece i giocatori biancoblu difendono efficacemente sul perimetro (concedono solo il 24% da tre punti) invitando i giocatori avversari ad avvicinarsi a canestro, tendenza che ben si combina con la loro capacità nello spezzare il flusso e il ritmo offensivo rivale (i soli 11,2 assist concessi di media sono il secondo miglior dato del campionato): l’insieme di tutte queste caratteristiche fa sì che i piemontesi siano nettamente la miglior difesa dell’intera A2 con 68,6 punti di media concessi a chi si sono trovati di fronte finora.

Legnano, concluso il tour de force delle 3 gare in 9 giorni, arriverà alla sfida di domenica dopo aver avuto finalmente una settimana per rifiatare e verosimilmente, oltre a contare su uomini un po’ più lucidi e pronti rispetto alle ultime due uscite, potrà godere per la prima volta in questa stagione anche del contributo di Gabriele Benetti che, smaltito l’infortunio al ginocchio, costituirà certamente una preziosa risorsa in più per coach Mazzetti a livello di rotazioni e gestione degli uomini in campo nel non facile compito di riuscire a sbloccarsi.