Entusiasmo. E’ questo che si è respirato tutta la settimana, dopo la strepitosa vittoria a Casalpusterlengo, giovedì scorso, da parte della Leonessa.

Entusiasmo. E’ questo che è “vibrato” tutta settimana nei tifosi, sui vari social, negli articoli dei quotidiani e nelle varie trasmissioni televisive locali che hanno parlato del Basket Brescia.

Entusiasmo. Sempre tanto entusiasmo, per un “derby” con Verona che sembra ogni anno arrivare in momenti strategici del campionato per aumentare, all’ennesima potenza, il sempre caldo clima pre-derby.

Quest’anno è arrivato quando Verona e Brescia sono rispettivamente prima e seconda in classifica. Di questa particolare partita si è parlato, come dicevo, in lungo e largo tutta settimana, rivisitando con numeri, statistiche, confronti, pareri, idee, tutte le edizioni delle scorse stagioni che sempre, nel bene o nel male, sono state appunto partite particolari.

Oltre ai numeri e alle statistiche, mi piace sempre parlare di emozioni perchè, a mio parere, sono quelle che tutti noi appassionati “baskettari” cerchiamo, chiediamo, viviamo. E di emozioni, fino ad oggi ce ne sono state già regalate tante da una squadra che sa emozionare e ha riacceso l’entusiasmo in tutta la città.

Le emozioni si percepiscono ovunque, entrando al Sanfilippo, ancora senza pubblico, le luci basse e con gli addetti al campo che lavorano sodo ma già si sente che sarà una sera speciale.

Le emozioni si vedono nel clima di festa che è una costante del Palasanfilippo quando è imminente una partita della Leonessa.

Le emozioni si sentono con l’arrivo dei primi tifosi che portano striscioni e tutto l’occorrente per le coreografie, sono già “agitati”, più del solito, si attendono circa trecento supporters veronesi ed è un imperativo non sfigurare con il tifo colorato.

E oggi derby, è stato un derdy colorato, la musica, il prepartita, le bandiere di entrambe le squadre, lo spettacolo di uno sport e di una partita che portano colore e calore in tutto il palazzetto.

Primo quarto: giallo sole!

Partenza sprint, primi sei minuti tutti d’un fiato, entrambe le squadre danno da subito il loro massimo e il primo stop arriva con il primo time out, chiesto da coach Diana, quando il cronometro segna 4:06 sul 18-13 per Verona. Sembra che oltre ai giocatori sia tutto il pubblico a dover prendere fiato, tanto è intensa la partita.

Una schiacciata “prepotente” di Brownlee a meno di due minuti da termine, sancisce energicamente la sua presenza. Si chiude con la stessa velocità con la quale era iniziato il periodo. Fa caldo, il colore che si irradia è il giallo.

Secondo quarto: rosso fuoco!

Gioco rapido ma forse più “ragionato”, la gara rimane in sostanziale equilibrio. Il fuoco della battaglia non si doma e brucia vivo in entrambe le compagini; una partita di basket entusiasmante, entrambe le squadre non mollano e la tensione sale a mille, dopo un fischio arbitrale, un po’ dubbio, e un tecnico a coach Diana giudicato troppo esuberante, Verona riaggancia Brescia che tentava la fuga. Ultimi minuti di gioco sono “duri”, forse troppo.

Finisce la prima parte della gara fino ad ora giocata a ritmi elevatissimi, il colore rosso domina.

Terzo quarto: blu mare!

Un periodo non bello come i precedenti, più confusione in campo, entrambe le formazioni “galleggiano” e rimangono in sostanziale equilibrio, diversi errori da entrambe le parti.

A poco più di due minuti dal termine la situazione è 51 pari, il periodo si chiuderà 53 -53.

Tutto da rifare, si riparte da una parità di punteggio, di occasioni non sfruttate e di palle perse. Il blu, colore comune delle due squadre, diffonde la propria armonia, lascia spazi aperti ad ogni possibilità, come il mare.

Ultimo quarto: Nero, anzi Grigio!

Difficile descrive per un non professionista della cronaca sportiva questo ultimo quarto, potrei trovare mille parole, alcune anche non pubblicabili, oppure entrare in sterili polemiche ed attirarmi le ire veronesi. Chi c’era al palazzetto ha visto bene come sono andate le cose, perdere un derby lascia sempre un po’ di amarezza e le emozioni non sono più così simpatiche. La nota positiva è stato vedere ancora una volta la Leonessa “aggressiva” e con la fame di vittoria portata fino al termine della gara.

Certamente meglio di me può parlare il coach della Leonessa; di seguito, mi limito a riportare, il più fedelmente possibile le parole di Andrea Diana, che ancora una volta ha dimostrato di essere un grande coach e un grande uomo.

“Complimenti a Verona, ha meritato questa vittoria, così come l’avremmo meritata noi, usciamo certamente a testa alta. Sono molto arrabbiato, come sono arrabbiati tutti i giocatori, perchè questa gara si poteva vincere; il basket è fatto di episodi, noi abbiamo commesso degli errori di gioco che certamente ci hanno condizionato, per il resto ci possono essere state altre questioni ma non commento mai gli episodi arbitrali.”

Sollecitato da una domanda, ribadisce che l’obiettivo della sua squadra rimane quello di inizio stagione, fare un buon lavoro quotidiano per poi andare a giocarsela e combattere in ogni partita.

Ecco che il derby, regala un ultima bella emozione, le parole di uomo innamorato del suo lavoro e di una grande squadra.

Se non proprio nero il colore finale è quello grigio, ogni riferimento alle maglie dei direttori di gara è puramente casuale.

Basket forever

BRESCIA – VERONA   76 – 78    (17 -21; 21-15; 15-17; 23-25)

Brescia: Fernandez 13, Cittadini 12 (+14 rimbalzi), Bettelli ne, Alibegovic 14, Vertova ne, Benevelli 6, Loschi 12, Passera 4, Tomasello ne, Nelson 2, Giammò, Brownlee 13 (+8 rimbalzi).

Verona: Umeh 21, Reati 6, De Nicolao 12, Boscagin 12, Bartolozzi, Ndoja 16, Mazzantini ne, Gandini 3, Giuri 8, Monroe ne.

Arbitri: Beneduce, Gagliardi, Caruso