Brescia oggi ospita i siciliani di Barcellona Pozzo di Gotto squadra compatta che malgrado l’attuale posizione in classifica vuole entrare quanto prima nelle otto posizioni valide per i play off. Si presenta al Sanfilippo con la caparbietà di chi vuole riuscire a strappare una vittoria in trasferta cosa ancora non riuscita, in questa stagione, alla compagine di coach Perdichizzi.

Brescia, dal canto suo, vuole difendere la sua seconda posizione in classifica ma deve rinunciare ancora a Roberto Nelson, sempre fermo dopo l’infortunio avuto quindici giorni orsono contro Agrigento. Proprio Nelson, interpellato, conferma che è in fase di miglioramento e, infatti, non rinuncia al clima pregara entrando in tuta sul parquet durante il riscaldamento per passare i palloni ai compagni, scambia battute con i tifosi che lo salutano e firma sorridente autografi.

Poco prima della gara invece si sistema a lato della panchina, elegantissimo, con camicia e cravatta d’ordinanza e, sempre per rendersi utile ai compagni raccoglie e piega le sovramaglie, ordinandole meticolosamente ai suoi piedi per poi porle ai compagni che rientrano in panchina. Gesto, questo, tanto semplice quanto rispettoso dei suoi compagni di squadra e comunque la volontà di rendersi utile anche se obbligato in panchina. Quanti al suo posto avrebbero fatto questa cosa? Durante tutta la gara fatica a stare fermo, le sue gambe “tremolanti” tradiscono un’apparente tranquillità, in realtà freme e soffre da quella sua innaturale posizione di panchinaro, esulta e sostiene tutti i compagni che vengono richiamati in panchina dal coach.

Il primo quarto inizia con quattro punti dei siciliani a cui fa subito seguito una “bomba” di Fernandez, ma Brescia ha un inizio zoppicante anche a causa di un Brownlee sottotono che litiga con il canestro chiudendo il parziale con un impietoso 0/6 al tiro.

Solo verso il termine del periodo si comincia ad intravedere la Leonessa che tutti conosciamo con una reazione che fa ben sperare i 2500 spettatori che si accalcano nel palazzetto.

Secondo periodo si apre proprio con un grande canestro di Justin Brownlee che apre le danze per un quarto nel quale la Leonessa gioca sbagliando poco o nulla, solo un leggero calo di concentrazione negli ultimi due minuti con soluzioni un po’ azzardate, permettono a Barcellona di rimanere agganciata a Brescia che era riuscita a scappare via anche di 12 lunghezze.

Terzo quarto, nuovo parziale di 4-0 di Barcellona che però scatena la reazione della Centrale che con una bomba di Fernandez e un immediato contropiede di Passera su palla recuperata infiamma il Sanfi.

Partita molto corretta da entrambe le parti, con gesti di sportività non scontati in una partita dove vincere rimane fondamentale sia per la Leonessa, che deve difendere il secondo posto in classifica e la matematica certezza della partecipazione alle “final six” in marzo, sia di Barcellona che deve riprendere punti per rimanere agganciata alle altre pretendenti alla zona play off.

Equilibrio totale per tutto il periodo e infatti il punteggio si fissa in una nuova parità 57-57 quando mancano poco più di 58 secondi al termine. Barcellona sfrutta al meglio il possesso di palla e chiude la frazione di gioco a più due in proprio favore.

Al rientro per l’ultimo quarto la Leonessa torna a ruggire e vuole tornare padrona del campo; quando il cronometro segna 5:14 al termine, gli animi si scaldano e un fallo antisportivo a Brownlee e contestualmente un fallo tecnico a Maresca, sanciscono la svolta definitiva alla gara, non tanto per i due tiri liberi realizzati da Barcellona che precedono un libero di Loschi e palla a Brescia, quanto per la perdita di lucidità e concentrazione degli ospiti che hanno avuto l’onore di portare fino in fondo una Centrale super che si rivela, sempre, e soprattutto in casa un castello inespugnabile.

Coach Perdichizzi, a fine partita, dichiara di aver sempre saputo che sarebbe stato una partita difficile ma rimane comunque molto soddisfatto della prestazione fornita dai suoi. Loschi e Alibegovic hanno avuto il merito, di mettere bombe importanti in momenti importanti.

Coach Diana, dopo i complimenti alla squadra avversaria di questa sera, ritiene doveroso ringraziare e dedicare la vittoria a tutta la squadra e a tutti i dirigenti suoi collaboratori, così come il suo personale ringraziamento è esteso allo staff medico e fisioterapico.

La conquista della qualificazione alla Final six, oggi anche la matematica è accertata, viene dedicata alla Presidentessa Graziella Bragaglio e al Patron Matteo Bonetti.

Con un ennesimo gesto di classe e signorilità, ai quali Andrea Diana ci ha abituati, cede la parola e il centro del tavolo ai suoi assistenti Max Giannoni e Matteo Cotelli per l’analisi tecnica della partita. Un gesto concreto di ringraziamento per i risultati fin qui raggiunti da quella che Diana stesso definisce una Squadra con la “S” maiuscola e ha proprio nel gruppo la sua vera forza.

Basket forever

BRESCIA – BARCELLONA 83-75

Brescia: Fernandez 14 (+11 assist), Cittadini 12, Bollis n.e., Alibegovic 11, Bonvicini ne, Benevelli 11, Loschi 18, Passera 11, Tomasello n.e. , Giammò, Brownlee 6 (+12 rimbalzi)

Barcellona: Kelley 10, Marchetti, Spizzichini 5, Fiorito, Maresca 8, Leonzio n.e., Shepherd 23, Garri, Borra 18, Da Ros11.

Arbitri: Ciaglia, Bramante, Saraceni.

parziali: 21-19; 22-19 (43-38); 14-21 (57-59); 26-16 (83-75)