E’ stata presentata questa mattina allo Urban Center di Milano la tournée italiana 2015 degli Harlem Globetrotters, i mitici giocolieri del basket mondiale che a maggio faranno ritorno per l’undicesima volta nel nostro Paese per riempire i palazzetti italiani con otto date in otto città diverse. Un appuntamento ormai fisso che anche quest’anno consentirà a fan, famiglie e semplici appassionati di godere di quello che è stato definito “lo spettacolo più bello del mondo”, nel solco di una consolidata tradizione che dura ormai da 89 anni.

Hanno presenziato alla conferenza stampa di oggi il campione olimpico di canoa e kayak, assessore allo sport di Regione Lombardia, Antonio Rossi, il telecronista di Sky Sport e voce dell’Nba in Italia, Flavio Tranquillo, il presidente del comitato regionale lombardo della Federazione Italiana Pallacanestro, Alberto Mattioli, e il direttore della Fondazione Candido Cannavò, Elio Trifari. Pur costretto a casa dall’influenza, anche una leggenda del basket italiano e mondiale come Dino Meneghin ha voluto ricordare l’importanza di questo evento con un messaggio.

Curly-Neal_101

Neal Curly

LE DICHIARAZIONI

Antonio Rossi, assessore allo Sport di Regione Lombardia: “Gli Harlem Globetrotters sono dei miti. Credo sia un’opportunità unica averli in Italia e, più nel piccolo, in Lombardia. La concomitanza con Expo poi, oltre a far molto piacere, renderà questa possibilità ancora più straordinaria, perché sarà un motivo in più per tante persone di venire all’Esposizione Internazionale unendo l’interesse per un evento così importante all’opportunità di godere insieme ai propri figli o da semplici appassionati di uno show imperdibile come quello degli Harlem”.

Flavio Tranquillo, giornalista e telecronista del basket Nba su Sky Sport: “Le storie di Nba e Harlem Globetrotters si incrociano fin dalla loro nascita, quando questa squadra poteva ambire a vincere la lega per la qualità dei suoi interpreti. Oggi ovviamente non è più così, ma il legame resta più che mai saldo. Spesso parliamo di spettacolo dandone una connotazione negativa, quasi togliesse purezza al gioco; viceversa dobbiamo comprendere che gli Harlem prima ancora che funamboli e giocolieri sono eccezionali professionisti, che lavorano tanto e duramente per portare in campo i loro numeri ad effetto, perché certe cose, altrimenti, non le potrebbero mai fare. Lo dico perché avendoli visti da vicino, a Cremona, qualche tempo fa, facendo lo speaker, mi sono reso conto di quanta cura c’è dietro questo genere di show: un qualcosa che solitamente tendiamo a non considerare. E poi non posso dimenticare la prima volta che li vidi da bambino, con mio nonno, ai Popolari del Palalido: ricordo un’atmosfera di festa, di sorrisi e di felicità che in tutti questi anni, so per certo, non è mai andata persa”.

Elio Trifari, direttore della Fondazione Candido Cannavò: “E’ bello ricordare che questo è il terzo anno che, grazie all’aiuto degli organizzatori, otteniamo la possibilità di finanziare progetti di solidarietà e di lotta alla negatività nello sport e nella società. Il primo anno abbiamo finanziato le Final Four di minibasket in carrozzina di Briantea84, dopodiché abbiamo operato in un’altra realtà molto complessa a Milano, nel quartiere di via Padova, con un progetto di baskin, basket integrato, in un contesto di difficile integrazione cittadina. Quest’anno invece vogliamo affrontare il problema del rapporto tra scuola e sport sostenendo un progetto di scuola aperta tutto il giorno, un’iniziativa di attività integrata in ambito educativo che ci ha presentato l’Istituto Comprensivo Statale Morosini e Savoia di Milano e che prevede l’accesso ad attività sportive all’interno della struttura per ragazzi di famiglie disagiate che non avevano la possibilità di usufruire di questo servizio”.

Alberto Mattioli, presidente del comitato Regionale Fip: “Gli Harlem sono un esempio positivo che coinvolge davvero tutti. Ho vissuto la loro presenza da giovane, negli Anni Sessanta, e tanto mi hanno appassionato contribuendo a far nascere in me la passione per la pallacanestro. Negli ultimi tempi li ho sempre visti e devo ammettere che la loro modernità è totale: ogni volta vedo qualcosa di nuovo, di inaspettato, e a noi uomini di basket tanto servono questi personaggi”.

Dino Meneghin, mito della pallacanestro italiana e mondiale: “Negli Anni 60 arrivarono a Varese gli Harlem Globetrotters. Allora ero ancora indeciso se impegnarmi nell’atletica leggera o nel basket. Dopo aver visto loro non ho più avuto dubbi”.

Gli Harlem Globetrotters si esibiranno infatti ogni sera dal 3 al 10 maggio con una partita spettacolo in otto diverse città italiane. Uno show indimenticabile che farà tappa il 3 maggio a MILANO, il 4 maggio a CREMONA, il 5 maggio a PISTOIA, il 6 maggio a PESARO, il 7 maggio a VERONA, l’8 maggio a ROMA, il 9 maggio a BOLOGNA e il 10 maggio a CUNEO.

I biglietti del tour sono già in vendita da oggi sul circuito TicketOne, visitando www.ticketone.it

Per qualsiasi altra informazione, da domani sarà attivo e aggiornato il sito di riferimento: www.harlemglobetrotters.it

Ufficio Stampa 

Davide Marostica