La Grissin Bon Reggio Emilia si è aggiudicata garauno di questa inedita finale scudetto domando un’irriconoscibile Sassari per 82 – 63. In un PalaBigi infuocato, le due sorprendenti finaliste hanno battagliato alla pari solo nel primo parziale di gioco poi, complice la solita gran difesa dei padroni di casa e l’assenza di Lawal per squalifica, un fardello pesante per la squadra di coach Sacchetti, i biancorossi hanno dominato in lungo e in largo il secondo periodo, andando al riposo sul +20, un margine molto rassicurante che ha di fatto chiuso la partita con venti minuti d’anticipo.

Non cambiava la musica nei restanti due quarti di gioco, anche perché gli isolani erano insolitamente fiacchi dalla lunga distanza (5/24 al termine), carenti a rimbalzo (42 a 32 il conto totale) e incapaci di arginare la solita grande regia di Andrea Cinciarini, 10 assist smazzati nei 32 minuti in cui è rimasto in campo (tutta Sassari ne ha totalizzati 11). Notevoli le prestazioni di Polonara (18 + 12), Lavrinovic (12 punti in 12 minuti sul parquet, in precarie condizioni fisiche) e Silins (10 punti, 4 rimbalzi, 5 assist e 3 stoppate), giocatore decisivo nel quarto di gioco che ha deciso la prima sfida tricolore.

Non c’è tempo né per esultare né per piangersi addosso, martedì si tornerà in campo, ancora a Reggio Emilia, e c’è da scommettere che, con il recupero di Lawal sotto i tabelloni, la musica per la band biancoblu sarà molto diversa, in fondo siamo solo al primo atto di una serie che si annuncia molto lunga ed equilibrata.