La gara persa dalla Baltur vs Verona è la classica “bella sconfitta”.

Come ha dichiarato anche coach Benedetto in conferenza stampa: “belli e piacevoli i complimenti, ma a noi ora servono punti, magari meno elogi ma di certo più punti”.

Al di là del nudo risultato, sono da analizzare alcuni aspetti.

ITALIANI. Il gruppo italiano della Baltur non è mai stato produttivo come ieri. Non solo per quantità, ma per numero di atleti capaci di contribuire. Cambiato ma impossibilitato a scendere in campo Chiumenti, dati per quasi scontati i contributi di Reati e Benfatto (con troppe incertezze, però), abbiamo visto una partita imperiale di Gasparin (21-4-9 con 5/6 da 3; 1 persa, 3 recuperi, 34 di valutazione). Sono stati anche i primi veri squilli da parte di Adama Ba (7/7 dal campo) ed Ebeling Jr (mai timido nonostante una mira non eccelsa, discreto in difesa anche sui cambi vs gente più piccola e molto più veloce, 8-3-2 senza perdere un pallone), e anche il più inesperto tra i giocatori impiegati, Matteo Fioravanti, ha mostrato ovvie incertezze ma anche ottima concentrazione, e qualità atletiche non indifferenti per un esterno (1 rec, 1 stoppata, 2 rimbalzi in 7 mins scarsi). Spiace per la prova non brillante (non la prima) di Moreno, che ha avuto un primo tempo disastroso (0/2, 4 perse) lievemente raddrizzato con un secondo riempito da 5 ass (7 totali) e nessuna persa.

USA. Era la giornata 15 di campionato e la giornata 1 senza James White. Keddrick Mays è emerso nel secondo tempo dopo una prima metà da 1/6 dal campo, fallendo anche triple aperte: nessuno può incolpare un giocatore per i tiri sbagliati, ma di certo servirebbe un po’ più di costanza da parte della pg di Cento. Nel momento di maggior verve offensiva da parte sua, inoltre, spesso capita, ed è stato ribadito anche ieri, che di pari passo prenda fuoco anche il suo avversario diretto. La stazza non agevola Mays: ha sofferto sia il pari altezza ma molto più potente Ferguson, sia ha trovato difficoltà quando a difenderlo era gente più grossa (Amato, ma anche il 2.02 Dieng). Rimane l’impressione di un giocatore di classe ma un po’ in sofferenza dal punto di vista fisico: non dimentichiamo che le esperienze italiane sono state molto positive, ma sempre nel Girone Ovest della LNP, in cui il livello medio è storicamente inferiore. Per quel che riguarda il sostituto di White, coach Benedetto è rimasto del tutto abbottonato: Mike Hall? L’ex Fortitudo Nikolic? Paulius Sorokas? Le esperienze recenti (ha giocato anche per due anni a Treviglio con coach Vertemati, bicampione del titolo di miglior allenatore di LNP) e le caratteristiche fanno propendere decisamente, tra questi nomi,  per il Lituano. Oltre ad andare a rimbalzo con assoluta efficacia, è anche capace di giocare sia da 4 che da 3 senza lasciare spazio a eccessivi mismatch in termini di velocità o fondamentali.

LA SQUADRA. Si sono viste, come anche confermato dopo la gara dal coach della Baltur, novità sia off che def nel gioco di Cento. Determinate a dare maggior responsabilità a certi giocatori (Gasparin per es.), e  più minuti ai giovani, ma anche a togliere peso difensivo dalle spalle di Mays e ad aggiungere responsabilità in attacco, soprattutto nei primi secs dell’azione, a Reati. La prova di Ba può esser vista come un passaggio all’età adulta, anche agli occhi degli arbitri che hanno sempre la brutta abitudine di chiamare falli e infrazioni ad un giovane invece che ad un esperto o uno straniero, a prescindere. Gare da 7/7 servono anche a farsi percepire differentemente dai grigi. Non dovrebbe essere così, ma è. Cento a metà campionato, con una serie non indifferente di sfortune, sarebbe salva se tutto finisse oggi. Deve quanto ottenuto ad un’ottima prima metà di stagione che le permette di gestire un parziale di 1-7 a partire dall’ottava giornata. Ha dimostrato di avere pregevoli fondamenta difensive, sulle quali non sempre riesce ad erigere costruzioni adeguate a causa di un attacco colpito da eccessi di palle perse e da lunghe siccità (ieri 4 mins nel 2’ quarto, e quasi 3 nel 4’ periodo). Gli adattamenti operati dal coach danno frutto: in una gara senza White (che fornisce il 30% dei pti della Baltur) la squadra ha segnato 4 pti sopra la media stagionale di 76.  

VERONA. Squadra più in forma del momento: al PalaSavena hanno infilato la sesta W consecutiva. Inizieranno il girone di ritorno da terzi, ma sono appaiati con Treviso e Montegranaro a 22 pti dietro alla Fortitudo che ne ha 28. Hanno atletismo, mira, gioventù (solo Ferguson oltre i 30 anni): peggior difetto la mancanza di continuità in difesa. Oltre ai due USA vorremmo parlare di Amato e Dieng. Il primo sta confermando la sua eccellenza atletica: è superiore a molte guardie di A1, e nella sua fascia di età, per esempio, Dellavalle sognerebbe qualità fisiche come le sue; inoltre accanto a Ferguson sta imparando ad agire sia da pg che da sg. Dieng fra un mese compirà 19 anni: in Serbia sarebbe già vecchio, ma da noi ancora è considerato un giovane quindi per ora ne rimarchiamo le incredibili doti di velocità di piedi, che gli permettono di essere efficace in difesa su tutti i cambi, da 1 a 5. Sotto coach Dalmonte sta progredendo anche se i suoi minutaggi sono discreti (17 ieri) ma molto spezzettati.