Dopo la W nella prima partita con coach Luca Bechi in panchina, la Baltur Cento del Pres. Gianni Fava ha vissuto una settimana relativamente tranquilla (solo Moreno indisponibile).

Relativamente perché la famiglia dello sport centese ha dovuto registrare la scomparsa di Enrico Molinari, presidente della Benedetto Volley e promotore della famosa Pasqua dell’Atleta. Alle condoglianze di tante personalità dello sport e non, comprese quelle della Benedetto XIV, faccio seguire le mie e quelle di tutto Baskettiamo.

Tornando alla pallacanestro: gara importante per entrambe le squadre, appaiate a quota 12. Roseto è, tra le squadre attualmente fuori dalla zona playoffs, l’unica ad avere saldo punti positivo (+15): questo rende i rosetani migliori anche di 2 formazioni attualmente dentro alla playoff-picture (Ravenna e Mantova), ed è dovuto in gran parte alla difesa, che è la terza migliore del Girone Est, dietro solo a Montegranaro e Treviso.

QUINTETTI.

Roseto: Nikolic-Person-Eboua-Sherrod-Akele. Coach: D’Arcangeli.

Cento: Mays-Gasparin-Reati-Ebeling-Benfatto. Coach: Bechi.

I Quarto. Bechi tiene in panchina i neo-acquisti Kuksiks e Di Bonaventura, mentre Roseto parte senza pubblico, perchè gran parte dei tifosi contestano la società e il suo recente operato ed estrinsecano il loro disappunto con una sorta di sciopero del tifo. La partita è prevedibilmente tesa, punteggio bassissimo a parte la mira ormai infallibile del centese Gasparin (1/1 da 2 e da 3), e nel giro dei cambi è Roseto a trarre vantaggio dalle seconde linee, anche perchè il secondo quintetto di Bechi non segna per 5 minuti e quasi, tra perse e reboff concessi, non tira. Quando Roseto con 5 in fila di Pierich sale 18-10 a 1 minuto dalla sirena piccola, Bechi chiama TO e trova che, del quintetto che sta subendo, solo in due hanno tirato: 1 errore di Mays e 1 di Kuksiks.

II Quarto. Dal 18-10 Cento trae la lezione che Gasparin deve stare in campo, mentre Roseto prende la maggior parte dei propri punti dai lunghi: Pierich sale a 8 con la sua seconda tripla, e anche Sherrod fa soffrire il pitturato della Baltur. Chi non entra in partita sono i piccoli USA di entrambe le squadre: 3 Person e 0 Mays, ma Gasparin scrive il 4/4 dei 9 punti con cui Cento torna a -3 costringendo D’Arcangeli al TO per fermare l’inerzia della Baltur. Che le cose tra la società e il pubblico rosetano non siano del tutto a posto si capisce da come vengono fischiati i giocatori al minimo errore (particolare severità vs Nikolic), ed infatti il migliore degli Sharks è Pierich, 38enne e più esperto di tutti, che infila altre 3 triple disponendo a piacere della difesa di Benfatto o Chiumenti o Kuksiks indifferentemente; il contemporaneo obnubilamento delle menti della Baltur, che perde palloni in maniera sempre nuova, porta il +11 Roseto. Dopo un TO di un Bechi sconsolato gli ultimi 150 secs prima del riposo lungo sono favorevoli a Roseto, che allunga fino a +13 (37-24). Le buone news però non sono solo dalla parte degli Sharks, perchè la Baltur chiude la prima metà sotto avendo avuto solo 5 pti in tutto da Mays-Reati-Chiumenti-Kuksiks, ovvero 4 dei supposti 5 migliori scorer del periodo NO-James-White.

III Quarto. Ormai lo sanno tutti: Mays è piccolino e soffre le marcature dirette “moderne”, ovvero di giocatori che pur essendo vicini ai 2 metri hanno enorme mobilità di piedi. Così è lo Shark Paul Eboua, che oscura il cielo della guardia americana. Se Gasparin sbaglia un tiro per la Baltur è dramma, mentre Roseto non si avvantaggia quanto potrebbe perchè perde 4 palloni nei primi 5 possessi offensivi. Cento fa peggio, non segna e tira, se tira, solo al 24′ secondo. Roseto fa sprofondare gli ospiti a -17, la differenza è sublimata nel dato delle triple: 1/15 Cento, 7/14 Roseto. Diciamo così: una cosa che coach Bechi non può aver visto, ma che il vostro cronista che segue Cento da inizio anno sa bene, è che il quintetto con Chiumenti+Benfatto contemporaneamente in campo è sinonimo di disastro: la tendenza si conferma anche a Roseto, perchè Benfatto non conosce la parola “show” sul pick and roll centrale e Cento becca triple o penetrazioni con nefasta costanza in quelle situazioni: 54-31 Roseto. Una gomitata mette fuori uso Mays che perde sangue dal volto, e frutta un antisportivo a favore di Ebeling per senso di colpa dei refs: il centese mette i liberi, Benfatto imbuca un paniere da post-basso per una mini-reazione di Cento che resta ipotesi, in realtà: il periodo termina sul +19 Roseto (56-37).

IV Quarto.  La gestione di un simile divario non è mai semplice, perchè la deconcentrazione è sempre dietro l’angolo, in particolare riguardo squadre dall’età media assai bassa come Roseto. Questo assioma pare confermarsi quando un secondo antisportivo colpisce gli Sharks, però Cento mette a segno solo i liberi di Reati, perchè la difesa rosetana obbliga gli avversari ad infrazione di 24 secs sul possesso aggiuntivo. In ogni caso la Baltur dopo questa infrazione molla la gara, e i tifosi giunti al seguito urlano “Meritiamo di più” e anche qualche coro interpretabile come irridente nei confronti di coach Bechi, che però è appena arrivato. L’andamento della gara, e le % dei Centesi (), fanno ipotizzare che il nuovo coach abbia avviato un’intensa fase di ricondizionamento fisico. Roseto conferma la propria difesa, che si giova di un quintetto “death squad” in cui tutti sono veloci e grossi uguale (Person-Eboua-Akele-Rodriguez-Sherrod), capaci di cambiare su qualunque avversario. Finisce con Cento che supera a stento i 50 pti: vince Roseto 75-50.

SCORE

Roseto: Akele 13-10-6 con 2 rec, prestazione da MVP per il ragazzo un tempo conteso tra Treviso e Venezia; Pierich 17 con 5/8 da 3, tutta la produzione quando più serviva; Sherrod 16+10 con 4 rec, incontrastato nel pitturato; Person 21 con solo 12 tiri, sostituendosi nel secondo tempo al Pierich del primo.

Baltur: citiamo solo Gasparin, 13 con soli 6 tiri + 3 rec per 17 di valutazione; la doppia cifra di Benfatto è purtroppo pareggiata in negativo dalle voragini che apre in difesa.