Queste le parole rilasciate dai due coach di Urania e OraSì in sala stampa

al termine di un match risoltosi con la vittoria dei padroni di casa, la prima in questo campionato.

Urania Milano

Villa (coach):

Abbiamo conquistato una vittoria decisamente molto importante perché ottenuta contro una squadra in forma e con grande talento. Per peso emotivo però quella di settimana scorsa è stata fondamentale perché ha tolto paura al gruppo dopo giorni molto pesanti. Oggi abbiamo tenuto Ravenna a 62 punti segnati limitando le percentuali dei loro due leader Potts e Thomas e questo certamente è un grande risultato, è la dimostrazione che quando siamo concentrati e difendiamo in cinque possiamo dare fastidio a chiunque. Nell’altra metà campo invece, quando sono aumentate l’intensità e la frenesia, siamo stati bravi ad abbassare il ritmo a trovare le soluzioni corrette. Loro hanno messo tanta energia e questo gli ha caricati di falli, cosa che nel finale poi hanno pagato non potendo schierare il quintetto che volevano avere.

Negri

Loro aiutavano molto coi lunghi ma siamo riusciti a trasformare questa scelta in un punto debole. Han provato con la zona, ci han messo all’inizio in difficoltà ma abbiamo tenuto e alla fine siamo riusciti a trovare buone soluzioni. Le mie bombe e quelle di Matteo spezzano le gambe ma, più che in attacco, l’abbiamo portata a casa con la difesa.

OraSì Ravenna

Cancellieri (coach):

È difficile commentare una gara del genere perché ancora una volta, con una buona prova difensiva, abbiamo messo il naso avanti nel terzo quarto ma nell’ultimo periodo non abbiamo avuto la solidità per vincerla. Quella la dobbiamo ancora trovare e sotto questo aspetto, all’interno del nostro percorso di crescita che stiamo facendo, siamo in alto mare. È una cosa che da un lato non mi preoccupa ma dall’altro, pensando a oggi, mi fa incavolare perché dilapidare il vantaggio nell’ultimo quarto difendendo poco e con scelte rivedibili non è un bel segnale. La nostra scelta dei tiri è stata carente mentre a loro abbiamo dato la possibilità di scambiarsi la palla e trovare tiri aperti. L’inerzia l’abbiamo persa col quarto fallo di Potts che aveva capito come interpretare la partita dopo un primo tempo naif.