Dopo tanti tentativi andati a vuoto (l’ultimo contro Montegranaro) Milano fa esplodere

di gioia i propri sostenitori battendo contro pronostico una Ravenna decisamente sottotono. Pur esprimendosi sempre a ondate, i Wildcats hanno trovato forze e risorse per allontanare ogni volta la minaccia giallorossa e ottenere così un secondo successo consecutivo dopo quello ad Orzinuovi che le consente finalmente di respirare a guardare con maggiore fiducia a prossimi impegni.

La gara

In avvio Milano riparte da dove aveva lasciato ossia da Matteo Montano e una grande prova balistica al tiro contro Orzinuovi: guidati dalle triple numero 14, i Wildcats scappano in fretta sul +8 (14-6) gestendo il ritmo della gara a proprio piacimento e facendo prematuramente finire in penalità i ravennati. Questi ultimi, tra palle perse ed errori al tiro, faticano decisamente ad ingranare pagando oltremisura le difficoltà nel mettersi in partita dei propri americani ma negli ultimi tre minuti, guidati da Marino e complice il raffreddarsi delle mani biancorosse, si riavvicinano in maniera lenta ma inesorabile fino al 22-21 di fine quarto siglato allo scadere da Sergio.

A un primo periodo abbastanza spumeggiante non fa seguito, almeno nei primi minuti, un secondo quarto dello stesso livello. Le squadre infatti, tra falli banali e palle perse evitabili, non danno vita ad un grande spettacolo col risultato che la partita si trascina stancamente per diversi possessi. Urania, seppur con un vantaggio limitato, continua a condurre finché, a metà quarto, non si incendia Potts che in pochi istanti ispira il 9-1 che ridà all’OraSì il comando della gara (29-32). La leadership giallorossa tuttavia non è che momentanea perché, dopo un time-out di coach Villa, Milano torna prepotentemente a ruggire producendo un 11-2 che la riporta davanti nel punteggio e le consente di andare al riposo lungo sul 40-34.

Al rientro in campo dopo la pausa di metà gara le formazioni appaiono decisamente contratte non mettendo neanche un canestro dal campo nei primi tre minuti di gioco. Tra palle perse e attacchi poco brillanti, è Milano la prima a sciogliersi e a trovare in Sabatini la guida per uscire dalle sabbie mobili e spingersi sul +10 (47-37). Ravenna, oltre ad avere sempre un Thomas irriconoscibile, anche in questo quarto esaurisce in fretta il bonus ma, nonostante le evidenti difficoltà, in qualche modo riesce a rimanere in linea di galleggiamento e con i canestri ravvicinati di Potts torna addirittura a un possesso di distanza obbligando al time-out la panchina milanese. Il mini-break però non sortisce gli effetti sperati anzi, la zona e la mano calda degli ospiti non lasciano scampo ai Wildcats che quasi senza rendersene conto concludono il terzo quarto sotto di una lunghezza (52-53).

Gli ultimi dieci minuti si aprono con Urania che scatta forte dai blocchi e infiamma l’Allianz Cloud con un 7-0 che per l’ennesima volta nella partita la porta ad avere un margine consistente sui rivali (59-53). L’incontro, con l’avvicinarsi dei minuti decisivi, si innervosisce e diventa confuso e cattivo. Dalla bagarre escono decisamente più vivi i padroni di casa che, grazie al tiro pesante, respingono i tentativi di rimonta dei romagnoli (annichiliti dai propri turnover e dalla maggiore intensità dei meneghini) e finalmente riescono così a dare la prima gioia della stagione ai propri tifosi.

Man of the match

Pur con un Nik Raivio a soli due assist dalla tripla, la palma del migliore in campo va a Matteo Montano, uscito completamente trasformato e rinfrancato dalla prova di Orzinuovi. Sulla falsariga della performance in terra bresciana, il numero 14 ha dimostrato di aver ritrovato calma, mira e pericolosità realizzando un primo tempo perfetto e segnando canestri importanti anche nella ripresa. Per lui alla fine 17 punti col 67% dal campo, 4 assist e tante buonissime cose per chiudere la pratica Ravenna con qualche minuto di anticipo.

Magic moment

Spallata dopo spallata, a risultare decisivo è stato il parziale dato da Milano negli ultimi cinque minuti. Il 19-7 con cui Urania ha chiuso il match infatti è stato esemplificativo di tutta la gara giocata dagli atleti in maglia Wilcats, bravi (nonostante il gap d’esperienza) a reagire sempre nel momento giusto e non lasciar mai che l’inerzia dell’incontro sfuggisse dalle proprie mani.

Numbers

Con la sola eccezione delle conclusioni dalla lunetta, Milano ha surclassato l’OraSì sotto tutti i punti di vista statistici, tirando meglio da fuori (36%-26%) come dentro i 6,75 m, vincendo la battaglia sotto le plance (34-30), trovando più soluzioni di squadra (22 assist) e chiudendo con un migliore rapporto perse/recuperi, sintomatico della maggiore intensità e voglia di vincere messa in campo in generale da Milano lungo i 40 minuti.

Tabellini:

Urania Milano: Piunti 4, Pagani 2, Negri 6, Benevelli 8, Montano 17, Lynch 7, Raivio 21, Bianchi 1, Sabatini 12.

OraSì Ravenna: Potts 21, Jurkatamm 0, Thomas 14, Chiumenti 0, Marino 14, Treier 4, Venuto 3, Seck 0, Sergio 6.