Giornata senza eccessivi sussulti in Lega A. Per completare il 19mo turno, tuttavia, bisognerà attendere lunedì sera quando si disputerà Pistoia – Milano, probante test sullo stato di salute dei milanesi.

Ad aprire il weekend cestistico è stato sabato sera il successo della Juvecaserta sulla Reggiana al termine di una sfida caratterizzata da un finale bello e spettacolare dopo buona parte della partita con tanti, troppi errori (al tiro in particolare) su entrambi i fronti. Reggio Emilia tiene in scacco Caserta, poi all’improvviso si scatena Roberts e i padroni di casa ribaltano tutto fino a conquistare i due punti.

Le gare odierne, come detto, hanno lasciato poco spazio alla fantasia, con vittorie piuttosto pronosticabili. Forse il risultato più inaspettato arriva da Montegranaro dove la Sutor, a dispetto delle tante difficoltà societarie e di roster, ha mandato al tappeto la Virtus Bologna. Cinciarini e Lawers trascinatori dei marchigiani mentre nelle fila bolognesi il migliore è Ware con Walsh che poteva essere l’eroe della serata ma sbaglia la conclusione decisiva.

Incubo Brindisi per Venezia che, dopo essere stata estromessa dalla Coppa Italia dai brindisini, è costretta nuovamente alla resa. Dyson prende per mano i pugliesi e, nonostante i disperati tentativi veneziani, riesce spingere i suoi al successo.

E’ qui la festa? Si perché Sassari non si lascia distrarre dai festeggiamenti per la Coppa Italia conquistata la settimana scorsa  e regola, senza eccessivi affanni, la pratica Cremona. Sassari subito padrona del campo mentre i cremonesi non riescono mai a trovare il bandolo della matassa e vengono travolti.

Più sofferta, invece, l’affermazione dei campioni d’Italia sul fanalino di coda Pesaro. Serve così una prestazione da 34 punti di Erik Green per sbrogliare la matassa e piegare la resistenza della Vuelle. L’affondo decisivo i campioni d’Italia lo piazzano all’inizio dell’ultima frazione di gioco.

Rilancia le sue ambizioni al tavolo playoff Avellino battendo Varese. La partenza a razzo degli irpini è illusoria perché Varese risponde e si mantiene in linea di galleggiamento. Ma Avellino insiste fino a vincere le resistenze avversarie e ad aggiudicarsi il confronto.

Nel posticipo serale Cantù sembra poter avere vita facile contro Roma ma sul più bello si ferma e subisce il veemente ritorno avversario. A togliere le castagne dal fuoco a coach Sacripanti sono Aradori e Ragland nel finale di una gara decisa sul filo di lana. Per i capitolini prosegue il momento negativo.