La sconfitta, il giorno dopo, fa ancora più male; il “derby” cestistico, con i “cugini” di Verona, rappresenta per tutti i bresciani, tifosi della palla a spicchi, la partita delle partite; ogni derby poi si caratterizza per una particolarità. 

Quella di ieri sera era data dall’attuale stato di salute delle rispettive formazioni che, per motivi diversi, non stanno passando un momento di grazia. Le premesse, quindi, per entrambe le squadre erano due: la prima vincere, la seconda non perdere. Ma nel basket, non essendo previsto il pareggio, è lampante che solo una formazione ne sarebbe uscita vittoriosa. Nessuno, però, avrebbe voluto e, nemmeno pensato, una così pesante sconfitta da parte di Brescia che mai come nelle ultime settimane sta proponendo un gioco che non le appartiene. I motivi possono essere i più diversi e solo la squadra, con i propri tecnici, potrà affrontarli e decidere di superarli con il quotidiano lavoro in palestra, come ha sempre sostenuto coach Andrea Diana.

Per tornare ad un paragone, utilizzato in avvio di stagione su queste pagine, la squadra (classe) di coach Diana (maestro), ha superato brillantemente tutto il primo quadrimestre portando a casa una “pagella” decisamente positiva: primo posto in classifica e miglior allenatore (quindi miglior staff tecnico) nel mese di novembre. Ora, dall’inizio del secondo quadrimestre, la Leonessa, ha fatto come lo studente che si illude di “vivere di rendita” dello studio fatto in precedenza, ed invece, si scontra con la realtà: se vuole mantenere una pagella da primo della classe o almeno con voti alti deve rimettersi a studiare diligentemente come prima. Queste prime verifiche hanno messo in evidenza alcune lacune che possono essere superate con un impegno costante da parte di ogni singolo protagonista. Le verifiche per accedere agli esami di maturità (playoff) sono ancora tante e più insidiose delle precedenti perché anche le altre formazioni, candidate alla “promozione”, si sono rafforzate o comunque si sono preparate al meglio per affrontare la (ex)prima in classifica che, sempre, incute timore. I giocatori (studenti) oltre ad un lavoro singolo devono lavorare molto in gruppo (squadra) perché a certe “maturità” si arriva tutti insieme. Le potenzialità Brescia le ha tutte e, lo ha ampiamente dimostrato nei mesi scorsi, deve “solo” uscire da quell’atteggiamento che spesso gli insegnati denotano come: “Potrebbe fare di più, ma non si applica”. Come dire: “Leonessa torna presto a ruggire”.

Scaligera Basket Verona – Basket Brescia Leonessa 73 – 49

Basket Brescia Leonessa: Fernandez ne, Alibegovic 4, Holmes 11, Hollis 11, Cittadini 7, Bushati 8, Bruttini 6, Passera 2, Totè, Speronello ne, Bolis ne, Dell’Aira ne. Allenatore: Andrea Diana.

Scaligera Basket Verona: Rice 15, Boscagin, Da Ros 9, Chikoko 6, Saccaggi 24, Cortese 10, Ricci 7, Michelori 2, Bernardi, Petronio. Allenatore: Marco Crespi.

Arbitri: Beneduce, Ascione, Radaelli

Parziali: 14-13; 15-18(29-31); 23-4 (52-35); 21-14

Primo quarto

Parte forte Verona che in tre minuti si porta sul 10-2 . Brescia rimane in partita e riesce ad avvicinarsi ad un solo punto alla metà del periodo. La Leonessa prende coraggio e artiglia la partita, chiude meglio in difesa, e Verona non segna più. Il quarto si chiude con i padroni di casa avanti solo di una lunghezza.

Secondo quarto

Protagonista di inizio quarto è la difesa bresciana che costringe i padroni di casa a non chiudere l’azione nei 24 secondi a disposizione. Verona riesce a tenersi a debita distanza senza subire troppo gli ospiti e a metà periodo è avanti di sei punti. Una rimessa magistrale di Passera che serve Alibegovic sotto canestro,e un canestro di Hollis riportano a solo due lunghezze il divario. Brescia passa in vantaggio per la prima volta con una bomba di Bushati. Il quarto si chiude con la Leonessa avanti di due punti.

Terzo quarto

Inizio devastante di Verona che piazza un 9-0 in poco meno di tre minuti e costringe Diana al timeout. I primi punti di Brescia arriva dall’1/2 di Bruttini ai liberi. Partita che si fa nervosa e un po’ tesa. Brescia fatica a tornare in partita e subisce troppo la fisicità dei padroni di casa, inoltre qualche imprecisione al tiro fa si che Verona raggiunga un pericolosissimo più 14 quando manca 1:54” alla sirena. Il timeout di coach Diana non porta i cambiamenti sperati e la Leonessa scivola a meno 18.

Ultimo quarto

Anche l’ultimo periodo si apre in modo negativo per Brescia che non riesce a reagire e Verona, di fatto, ha già ipotecato la gara, con un divario di 20 punti netti a metà quarto. Brescia subisce punti e fisicità, Verona chiude a più 24 la gara e si aggiudica il derby del Garda.

#basketforever

Fotografia di Valentino Vitali.