Ritorna l’appuntamento con il meglio ed il peggio della giornata del forum. Vediamo chi si è messo maggiormente in mostra e chi, al contrario, è finito dietro la lavagna. 

TOP

Nella prima semifinale, decisiva per la vittoria di Avellino la prestazione dei lunghi. Nella fattispecie, Ivan Buva è in tutto e per tutto il go-to-guy degli irpini grazie ai 12 punti dell’ultimo periodo nel quale imperversa nel pitturato trentino bucando la fragile zona di Buscaglia che non riesce a sporcare le linee di passaggio che trovano facilmente l’ala grande di Sacripanti. 19 punti (8/11 al tiro) e 6 rimbalzi in 19 minuti le sue cifre. Una menzione la merita anche Riccardo Cervi. 19 punti e 22 di valutazione le sue importanti cifre con gli 8 punti del primo quarto fondamentali in un momento in cui la sua squadra faticava a trovare soluzioni sul perimetro. Tuttavia, in difesa concede troppo a Wright e si fa sentire poco a rimbalzo, ragioni per cui non vince il premio di mvp della gara. Da segnalare anche i 10 punti e 7 assist di Marques Green che a tratti esprime una pallacanestro di livello assoluto (clamoroso il buzzer beater da metà campo in chiusura di primo tempo).

Le due anime della Trento odierna sono indiscutibilmente Julian Wright e Toto Forray. Se il primo conferma la solidità e il dominio delle aree già visto contro Pistoia, è il play argentino a rappresentare la sorpresa di questo match nonché l’autentico asso nella manica per i bianconeri. Chiude a quota 15 punti e un notevole 4/7 dalla linea dei tre punti considerando che viaggiava con il 28,6% prima della palla a due. Aggiunge 9 rimbalzi ad una prova tutta fosforo e sostanza.

Nella larghissima vittoria di Milano su Cremona, svettano Krunoslav Simon e Andrea Cinciarini. Il fuoriclasse croato taglia le gambe alla Vanoli con le triple del primo quarto, chiuso con 10 punti, e con alcune penetrazioni da maestro. Successivamente si dedicherà maggiormente ad innescare i compagni giocando minuti proficui nella veste di falso play. I 9 rimbalzi alla sirena testimoniano una positiva applicazione anche nella metà campo difensiva, suggellata da una stoppata su Washington nella prima frazione di gioco. Il playmaker italiano conferma il suo momento positivo mettendo in mostra le qualità che hanno convinto la dirigenza Olimpia a puntare su di lui in estate, ovvero gestione oculata dei possessi e decisione nel prendersi i tiri alla sua portata, sempre sotto controllo e le forzature viste in larghi tratti della stagione sembrano un lontano ricordo. 13 i suoi punti.

L’unico a salvarsi nel naufragio di una Cremona in evidente debito d’ossigeno è stato Deron Washington che mette a segno 15 punti, ma soprattutto è l’ultimo ad alzare bandiera bianca giocando con grande agonismo ed energia a prescindere da punteggio e andamento della gara

FLOP

Fin troppo semplice individuare le delusioni di giornata tra le fila di coach Pancotto. Elston Turner vive una serata da Mr.Hyde, 24 ore dopo essere stato decisivo contro Sassari. I soli 6 punti in 27 minuti, frutto del 2/9 al tiro, e il -34 di +/- sono lo specchio di una partita nella quale il numero 31 soccombe alla difesa asfissiante sul perimetro di Jenkins e Lafayette che lo costringono a conclusioni forzate. Da potenziale fattore decisivo sotto il ferro, complice anche l’esclusione di Batista dai 12 tra le fila milanesi, Marco Cusin si rivela uomo in meno nonostante l’immancabile dedizione alla causa. Le cifre sono impietose (4 punti in 21’, -16 nel +/-), ma ancora di più lo è Mclean nel mettere a nudo le sue difficoltà difensive con i suoi devastanti tagli senza palla e le corse in transizione. Il “pandino” non riesce mai ad entrare completamente in partita.

Jamarr Sanders si rende spiacevole protagonista di una prova molto sottotono nella quale mette a referto solamente 3 punti in 29’ sul parquet ed è principale artefice, con il suo 1/7 da tre, del 6/23 totale di Trento dai 6,75 metri. Incredibile il dato che vede l’aquila mandare a segno solamente una tripla nei primi 20 minuti di gioco. Più in generale, fa mancare alla sua squadra le sue tradizionali giocate in grado di aprire le difese avversarie. Dall’altra parte, da evidenziare la prestazione pressoché nulla di Alex Acker che in 11 minuti fallisce le 2 conclusioni tentate perdendo altrettanti palloni per una valutazione finale che recita -5 e un +/- che segnala -7.