Nulla è ancora perduto, la Juvecaserta ha un’ultima grande chance per conquistare la salvezza e così Sandro Dell’Agnello ha deciso di suonare la carica e scuotere quell’ambiente bianconero che ben conosce. Un’apposita conferenza stampa per fare quadrato intorno ai suoi giocatori e chiamare a raccolta i tifosi. «Se me lo concedete, nessuno più di me sente l’attaccamento alla maglia. Ed in questi mesi ho provato a trasmettere questo sentimento alla squadra, facendo capire la tradizione di questa piazza» sottolinea il coach sgombrando il campo da illazioni e dubbi sull’impegno dei suoi uomini.

«Nessuno vuole andare via da sconfitto – riprende El Grinta – e non siamo una squadra che molla, come abbiamo sempre dimostrato nel corso della stagione». Eppure a Brindisi i bianconeri non hanno offerto la prestazione che serviva per sbancare il Palapentassuglia e mettere in cassaforte la serie A. «Dopo l’inizio balbettante e qualche errore di troppo non ho più visto le facce giuste per poter vincere» ammette Dell’Agnello che poi preferisce voltare pagina. «Fino a mercoledì prossimo dobbiamo restare uniti, poi ognuno dirà la sua. Spero che, grazie anche all’iniziativa dei biglietti ad un euro, i tifosi stiano al nostro fianco. I giocatori hanno bisogno del sostegno dei supporters soprattutto nei momenti di difficoltà. Il fattore campo potrà recitare un ruolo importante». Dell’Agnello ha nella mente e nel cuore i tempi d’oro della pallacanestro casertana nonché quella torcida bianconera capace di essere il sesto uomo sul parquet e, in vista della sfida con Trento, punta sul fattore Palamaggiò.

Intanto il coach ha dovuto subito fare i conti con i consueti problemi di infortuni, tant’è che lunedì e martedì sono state giornate di riposo, anche se «ci siamo confrontati, analizzando la situazione e gli errori commessi nell’ultima gara sin dall’immediato dopo gara sul pullman. Ho visto in tutti una grande voglia e desiderio di chiudere in bellezza la stagione».