Reggio mantiene l’imbattibilità interna nei playoff e dopo 7 estenuanti partite contro Avellino approva meritatamente alla seconda finale scudetto consecutiva. Per vincere il prestigioso tricolore alla squadra di Menetti non basterà trionfare nelle gare casalinghe ma dovrà assicurarsi almeno un successo esterno nelle trasferte Milanesi. Reggio-Milano, sfida dunque di grande prestigio tra la prima e la seconda in regular season, traguardo impensabile per gli emiliani alcuni decenni orsono. Correva l’anno 1984 quando l’allora Cantine Riunite per la prima volta in A1, affrontava la grande Simac Milano dei D’Antoni, Meneghin, Joe Barry Carol per citare solo alcuni nomi dei prestigiosi protagonisti dell’epoca. Tanto tempo è passato da allora ma in tutti questi anni la Reggiana ha sempre mantenuto solide tradizioni cestistiche e un preciso piano di crescita che l’ha portata a primeggiare a livello nazionale con superpotenze del basket della nostra penisola, mentre altre piazze importanti cadevano nella mediocrità o erano costrette ad abbandonare certi progetti.  L’Olimpia ha cambiato moltissimo in questa stagione e della squadra che conquistò lo scudetto due anni fa, sono rimasti solamente Alessandro Gentile e Cerella. Al timone della squadra Jasmin Repesa allenatore croato di grande esperienza internazionale.

Ma veniamo alla cronaca della partita che ha permesso alla Grissin Bon di staccare il biglietto per le Finali.

Si gioca al PalaBigi l’ultima e decisiva gara fra Reggiana e Scandone Avellino, esame senza appello chi vince vola in finale chi perde finisce la stagione. Per la squadra di Menetti indisponibili Veremeenko e Stefano Gentile entrambi infortunati. La coppia lituana della Grissin Bon parte fortissimo segnando 12 punti dei 24 realizzati dai biancorossi nel primo quarto.  Nota dolente per i padroni di casa sono i 2 falli commessi in meno di 5 minuti da parte di Silins che viene prontamente richiamato in partita. Il nuovo entrato Polonara porta subito una grande energia nella contesa mettendo a referto 4 punti e catturando immediatamente 2 rimbalzi. Gli emiliani chiudono in vantaggio di 7 punti la prima frazione di gioco. Nel secondo quarto una bomba di Della Valle lanciato in transizione da Kaukenas manda i Grissini avanti in doppia cifra 29-17. La Scandone torna sotto a meno 5 ma una bomba dell’ala marchigiana e un jumper di Amedeo riportano la Reggiana avanti di 10 36-28 e 3’ sul cronometro. I biancoverdi si mantengono a contatto con una buona prova di Nunnally e Buva entrambi a quota 10. Il “Buzzer beater di Big Darius manda le squadre al riposo lungo sul 42-36 per i reggiani. Al rientro in campo Joe Radland si accende realizzando canestri incredibili che mantengono la Sidigas a distanza ravvicinata; 8 i punti del play americano nel periodo. Lavrinovic manda per un istante la Reggiana sopra di 7 con una grande tripla che però viene annullata immediatamente per i 3 tiri dalla linea della carità realizzati da Nunally su fallo commesso dallo stesso centro lituano. Gli ultimi 10’ che separano le due squadre dalla finale iniziano con i padroni del Bigi avanti di sole 5 lunghezze. Cervi porta i campani a -4 e per un momento fa’ tremare i suoi ex compagni di squadra che però allungano con l’ex Ohio State a sparare la bomba che carica il fortino inespugnabile di via Guasco. Nel crunch time emerge l’ala lettone che realizza una schiacciata stratosferica per il 68-57 con 7’ nel cronometro e segna in rapida sequenza 5 punti che sono ossigeno per il team di Menetti. Avellino non demorde e arriva a soli 3 punti dal pareggio. La vittoria è assicurata dal floater di capitan Rimantas che realizza un 2+1 e da uno step back di Aradori che allontanano i fantasmi del passato e portano il club di via Martiri della Bettola a un’altra storica finale. Finisce 85-80, Milan le un gran Milan ma cuore Reggio c’è. “Back to Back to the finals.

Il Tabellino: 85-80 (24-17;42-36;61-55).

Reggio Emilia: Aradori 10, Needham 4, Polonara 13, Lavrinovic 13, Della Valle 14, De Nicolao 2, Parrillo, Golubovic  4, Kaukenas 17, Silins 8,  . All.Menetti

Avellino: Norcino, Ragland 14, Green 3, Veikalas , Ongwae , Acker 2,  Leunen 10, Cervi 6, Severini 2, Nunnally 23, Pini , Buva 22, Parlato. All.Sacripanti.

MVP dell’incontro Kaukenas 17 punti, 5/8 da due, 1/3 da tre e 4/4 ai liberi. Il capitano biancorosso realizza un canestro importantissimo nell’economia della vittoria reggiana quando la Sidigas stava avvicinandosi pericolosamente.