Nel recap della notte NBA non si può non parlare di quel che più ha agitato le ultime ore tra i fans, dopo verrano le gare.

La pietra dello scandalo sono le votazioni per l’ormai non lontano AllStarGame di New Orleans. L’oggetto dello scandalo è la posizione attualmente occupata da Zaza Pachulia: è secondo giocatore più votato ad Ovest tra i giocatori “frontcourt”, quindi al momento partirebbe in quintetto per la sqaudra WEST insieme a Curry Harden Leonard e Durant. Un giocatore di buon talento, ottima disciplina e rotondi fondamentali va alla Gara delle Stelle….detto così non sembra nulla per cui sia lecito accapigliarsi. Il problema è che Pachulia è considerato un secondo livello NBA, e che dietro di sè ha, per limitarsi al ruolo di centro, gente come Cousins, Towns, Marc Gasol. Gente di primissimo livello e capaci di regalare ai fans non solo sugo e polpette ma anche magìa e spettacolo. Il motivo di tanti voti è che Zaza ha dietro di sè una intera nazione, la Georgia ex-Sovietica, e che il suo status, in patria, a maggior ragione adesso che gioca nei GS Warriors, è quello si divinità. Dunque la Georgia, che conta 4 milioni e mezzo di persone entro i confini ma almeno altrettante fuori dai confini, sparse per il mondo e in particolare in USA, ha votato compatta per mandare il giocatore a New Orleans.
Per ora ci stanno riuscendo, ma da quest’anno (Pachulia ha sforato il risultato anche lo scorso anno) le votazioni dei tifosi contano solo il 50% nell’assegnare le maglie con le stelle: un 25% ciascuno è riservato a giocagtori e giornalisti. Per evitare lo “scandalo” è sufficiente che il parere delle altre due componenti faccia slittare Pachulia al quarto posto della categoria “frontcourt players” per risolvere tutto.
In realtà noi crediamo che in queste votazioni stia accadendo qualcosa di molto peggio che l’accesso di Zaza all’empireo, cosa che resta uno “sfogo d’amore nazionalistico” e non implica assolutamente l’idea che il georgiano sia DAVVERO migliore di Cousins: ci sono assurdità che nascondono un’idea tecnica, e ci fanno scuotere la testa molto di più. Inziamo con le categorie “backcourt” (2 da selezionare) e “frontcourt” (3 da selezionare): in epoca di smallball, finto 5, stretch 4, è semplicemente folle ammettere 3 giocatori interni e solo 2 esterni; la proporzione va ribaltata, altrimenti continueremo a vedere assurdità come Jimmy Butler (non arriva a due metri, ed è una sg costretta dal particolare roster dei Bulls a giocare da sf) relegato tra i giocatori interni e privato di qualsiasi speranza di quintetto (che per molti si meriterebbe): questo è peggio di Pachulia in quintetto. E’ inoltre scandaloso che Wade-DeRozan-Irving siano ben avanti a Isaiah Thomas, che Lowry e Kemba siano così in basso, che J-Lin sia davanti a Kemba e Avery Bradley, che Ginobili possa ancora beccare voti e trovarsi ottavo tra le guardie ad Ovest, che Curry sia davanti a Harden e Westbrook (quest’anno è così). L’affaire-Pachulia è molto divertente, e mediaticamengte intrigante perchè apre a conflitti da social, ma le cose che vanno contro la logica, contro la realtà di quanto espresso in stagione e contro l’amore per il Gioco sono altre.

Infine, sperando di stimolare, nel caso, un dibattito in punta di fioretto e non triviale, ecco le mie nominations per l’ASG di Nola, composte col criterio di non mandare in quintetto due o più giocatori della stessa squadra.

EAST: Thomas-Walker-James-Antetokounmpo-Porzingis

WEST: Westbrook-Harden-Leonard-Durant-Cousins