La Betaland Capo d’Orlando viola il PalaRadi, battendo la Vanoli 86-82.

Va in scena al PalaRadi un classico testa-coda, con Capo D’Orlando protesa verso il consolidamento del quarto posto, la Vanoli alla disperata ricerca della vittoria per rimanere agganciata a una tra Varese e Pesaro. Gli ingredienti per una partita emozionante non mancano: negli ultimi due incontri in casa, Cremona ha avuto la meglio su formazioni più attrezzate, dando fondo a tutta l’intensità dei suoi uomini. Capo – d’altronde – ha dimostrato di avere tutto quanto serve per violare i campi di qualunque avversaria.

Quintetti – Di Carlo schiera Ivanovic, Diener, Stojanovic, Iannuzzi e Delas. Lepore replica con Johnson-Odom, Turner, Harris, Thomas e Biligha. L’equilibrio del primo quarto è stato spesso spezzato a favore dei siciliani dai 6,75, grazie a Diener e Ivanovic, ma l’intensità di Biligha e l’intelligenza cestistica di Johnson-Odom hanno permesso alla Vanoli di rientrare. La bomba di Mian assegna il parziale a Cremona 22-18. La Vanoli ha tirato dal campo col 56% (9/16), Capo col 35% (6/17).  I paladini catturano 12 rimbalzi, il doppio dei cremonesi.

Secondo quarto – Parziale di 7-0 della Vanoli e Di Carlo chiama time out (29-18). Sei punti in striscia di Archie tengono Capo sotto la doppia cifra  di distacco, poi una persa in attacco di Harris permette a Laquintana di segnare in contropiede il -5 (33-28 al 7′). Tepic sfrutta l’autostrada concessagli dalla difesa Vanoli e segna il -3 (33-30); Lepore ci vuol parlare sopra. La difesa asfissiante dell’Orlandina mette Cremona nelle condizioni di perdere una marea di palloni in attacco: su una ripartenza, Laquintana impatta, con canestro più libero aggiuntivo. Si va alla pausa lunga con la Vanoli avanti 39-35. A proposito di palle perse, alla fine del periodo la Betaland ne perde una più della Vanoli (9). Capo impatta il secondo parziale grazie ad una percentuale al tiro migliorata (50%, 7/14). Cremona non va oltre il 6/13 (46%).

Terzo quarto – Harris e Johnson-Odom (da 3) portano Cremona sul +9. Stojanovic e Archie riportano sotto la Betaland, ma la tripla di Mian induce Di Carlo al time out (56-48 all’8′).  Carlino la mette dai 6,75, riportando a +11 i suoi. Delas e Iannuzzi hanno buon gioco nel pitturato, ma è ancora Mian – finalmente in fiducia – a segnare dalla lunga distanza. Si va all’ultima pausa con la Vanoli avanti 62-52. Capo d’Orlando paga le polveri bagnate dai 6,75 (0/4), nonostante l’ottimo 8/9 da 2.

Quarto quarto – Quintetto basso per Lepore. Mian segna “in caduta”; gli risponde Iannuzzi. Carlino la mette da casa sua (67-54). Gli uomini di Di Carlo assestano un break di 6-0 e la panchina Vanoli invoca la pausa tecnica. Inerzia a favore dei paladini, che beneficiano anche di un antisportivo fischiato a Biligha. Ivanovic mette la tripla del sorpasso (70-73 al 5′). Si gioca punto a punto: sul 77-75 siglato da Turner, Di Carlo chiama time out. Cinque punti di Archie e Delas costringono Lepore al time out a 1’26” dalla sirena, con gli avversari avanti di 3. Il resto è garbage time: il punteggio è determinato dalla lunetta. Vince la Betaland, squadra organizzata, tecnicamente dotata, con 8 titolari. La Vanoli non ha certo demeritato, pagando dazio solo sul finale di partita. Fatali alcuni momenti di scarsa concretezza, forse per un eccesso di sicurezza. Certo è che questa sconfitta pesa come un macigno sulle prospettive di salvezza dei biancoblu.

Magic Moment – Il quarto quarto della Betaland: segna 34 punti (la somma di quanti ne ha realizzati tra il secondo e il terzo quarto).

Man of the match – Dominique Archie: 25 punti, implacabile da 2. Un fattore.

Vanoli Cremona – Betaland Capo d’Orlando 82-86 (22-18; 39-35; 62-52)

Cremona: Turner 8, Harris 10, Biligha 10, Johnson-Odom 26, Thomas 4, Boccasavia ne, Ibarra, Gaspardo 5, Mian 13, Carlino 6. Allenatore Lepore

Capo d’Orlando: Delas 4, Ivanovic 14, Tepic 10, Archie 25, Diener 9, Donda ne, Nicevic ne, Stojanovic 9, Iannuzzi 4, Carianni ne, Mufanò ne, Laquintana 11. Allenatore Di Carlo