Due punti importanti dopo la “scoppola” di Trieste. Due punti difficili proprio per lo stesso motivo e due punti che valgono doppio proprio perché arrivano dopo una partita che ha spazzato via in un sol colpo le certezze acquisite dopo le prime quattro vittorie.

In vantaggio per 39 minuti su 40 con divari anche fino a 20 punti la Fortitudo ha il solo difetto (seppure non trascurabile) di non riuscire a chiudere la gara ( “perché ora come ora non ne abbiamo, ma siamo mentalmente molto solidi” ammette correttamente Boniciolli), lasciando a Verona l’impressione dell’impresa. Così non è e come peraltro è giusto che sia per quanto visto in campo.

La Fortitudo debutta al Paladozza dopo le due forzate trasferte in terra romagnola. Debutta con le “solite” defezioni che al di là dell’ “onniassente” Chillo oggi comprendono anche Robert Fultz che nelle partite precedenti ha comunque rappresentato una ottima opzione in cabina di regia ( come dice il coach felsineo “ rappresenta un primo play diametralmente opposto a McCamey). Verona orfana di Maganza, utile nelle rotazioni dei lunghi è comunque sempre compagine da prendere con le molle soprattutto dopo la “sberla” rimediata all’Alma Arena ormai un incubo per i colori biancoblu’.

Inizio a ritmi alti con Verona che va due volte in attacco e produce 4 punti; nel mezzo un jump di capitan Mancinelli. Poi una spalata firmata Pini ( l’ex) che produce un 13-0 interno. Pini in quel frangente ( circa 5 minuti) produce 8 punti oltre a 4 rimbalzi per una valutazione complessiva di 13. Verona pare sprofondare litigando pesantemente con il canestro ( 9 tiri sbagliati in sequenza) prima di trovare una schiacciata di Jones che di fatto, complice un blocco dei padroni di casa, rianima una Verona che resta comunque deficitaria in attacco. Nell’altra metà campo però gli scaligeri  organizzano una difesa che tiene la Fortitudo lontana dall’area colorata per diversi minuti. Il 6-0 con cui gli ospiti si riportano sul -7 (17-10) ha però vita breve: in chiusura di quarto Cinciarini dalla media e Mc Camey in percussione riportano la Fortitudo con la doppia cifra di vantaggio (21-10). Il dato eclatante è il 5/17 dal campo per Verona (0/7 da 3) anche se la Fortitudo fa molto poco di meglio (1/7).

Il 9-0 a cavallo dei due quarti consegna il massimo vantaggio alla Fortitudo (26-10) su una tripla di Cinciarini ( buon impatto il suo). Quarto spezzettato da molti fischi ( Verona in bonus dopo 3 minuti scarsi) , anche se il copione non cambia. Verona continua nella sua lite infinita con i ferri del Paladozza (0/11 dalla lunga al 13’) e sulla ennesima sciocchezza che innesca un contropiede con Mancinelli e Pini a chiudere, Dalmonte è costretto a richiedere il secondo time out ( 32-12, 14’). Squadra imbarazzante nei primi 14 minuti, quella veronese, martoriata dall’ex.

Quantomeno in questa occasione Dalmonte ottiene qualcosa dal time out. I soliti Jones, Green e Udom ( gli unici ad andare a referto per gli ospiti nei primi 16 minuti) per un 7-0 che rimette Verona a -13 e costringe Boniciolli alla seconda delle sue sospensioni ( 32-19, 16’).

Verona trova la sua prima tripla al 18’ con Palermo che aizza le folle e si prende le sonore bordate di fischi nel tentativo di svegliare i compagni dall’approccio soporifero ( 35-24). Complice un finale confusionario della Fortitudo, gli ospiti giocando finalmente a basket dimezzano lo svantaggio nel breve volgere di 5 minuti, lasciando comunque aperto l’esito del match che, fino al 14’ pareva drasticamente segnato.

La Fortitudo chiude una prima metà di gara giocando a sprazzi, trovando ottime cose da Pini, buoni sprazzi da Cinciarini ed il solito positivo Capitan Mancinelli. Sufficiente la gara di Legion e Italiano, mentre assenti ingiustificati McCamey, Amici  e Bryan. Convalescente Gandini.

La Fortitudo rientra dagli spogliatoi come ne era uscita, ovvero in sostanziale confusione. Verona invece c’è e i suoi due usa mettono 8 punti in fila per riportare gli scaligeri a contatto (41-37). Ci vuole il capitano a togliere le castagne dal fuoco. 4 punti e un assist per il 6-0 che rimette la doppia cifra di vantaggio (47-37). Si sveglia anche McCamey, due triple che valgono il 53-37 sul quale Dalmonte ( forse un po’ in ritardo) chiama time out su un parziale aperto di 12-0. Verona come al solito prova ad organizzarsi appoggiandosi sempre e comunque e Green e Jones. La Fortitudo continua con il solito copione: allungare per poi rifiatare. E allora in chiusura di quarto Verona con un buon 5-0 mantiene il divario su limiti accettabili per giocarla ancora (57-46). E Verona se la gioca proprio complice il fatto, come peraltro abbiamo avuto già modo di vedere nelle precedenti apparizioni, della incapacità della Fortitudo di ammazzare la partita quando ne ha la possibilità e l’inerzia. La Fortitudo già in inizio quarto fa il grossolano errore di giocare con il cronometro e Verona, che è sempre a distanza ma mai siderale trova un paio di canestri da Amato che la riportano a -7 sul 61-54 a 6’30” dalla fine costringendo Boniciolli ad un provvidenziale quanto necessario time out.

Serve esperienza, attenzione e gestione dei finali, servono i nervi saldi dei Cinciarini e dei Mancinelli. La Fortitudo mantiene sempre piu’ di due possessi di vantaggio e la tripla di Palermo che avrebbe portato la Scaligera a -4 arriva fuori dai 24” e di fatto lì si spengono le speranze degli ospiti.

Buon per la Fortitudo che incamera due punti che le permettono intanto di non essere raggiunta proprio da Verona ( il che avrebbe creato una autentica ammassata di squadre a centro classifica) e mantenere il passo della corsara Trieste che continua a convincere in ogni campo nel quale gioca.

Verona non pare squadra che possa ambire a posizioni di medio – alta classifica, ma è comunque squadra otica che, soprattutto fra le mura amiche, farà sudare i punti a tutti.

CONSULTINVEST BOLOGNA – TEZENIS VERONA       71-62 (21-10) (39-29) (57-46)

Consultinvest Bologna: Cinciarini 16 ( 4/6, 1/6), Mancinelli 10 (5/10, 0/2), Pederzoli n.e., Legion 8 ( 1/5, 2/6), Murabito ne, Montanari, Gandini, Amici 2 (1/2, 0/2), Pini 16 (6/10), Italiano 7 (1/2, 1/1), McCamey 12 (3/8, 2/4), Bryan. All. Boniciolli

Tezenis Verona: Dieng, Greene IV 22 (5/10, 3/7), Visconti ne, Jones 12 (4/9, 1/6), Amato 10 (3/4, 1/3), Guglielmi ne, Palermo 6 (1/3, 1/4), Nwohuocha 1, Udom 7 (2/5, 1/6), Ikangi, Totè (0/2 da 3), Pierich 4 (1/2, 0/4). All. Dalmonte

Complessive: Tiri da 2: Bo 21/44; Vr 16/33. Tiri da 3: Bo 6/22; Vr 7/32; Tiri Liberi Bo: 11/14, Vr 9/15. Rimbalzi : Bologna 47 (33+14, Pini 12); Verona 38 ( 26+12, Jones 11); Saldo perse / recuperate: Bologna -10 (3/13), Verona -6 (6/12); Valutazione Bo 82 ( Pini 27); Vr 60 ( Amato 16).

Arbitri: Moretti, Pierantozzi, Bartolomeo.

Spettatori: 5.570 sold out.