Settimana intensa su più fronti per la Virtus,  attesa dall’ennesimo big match di questo avvio di stagione. Alla dura preparazione fisica e tattica della palestra si aggiungono, infatti, sia il lavoro dello staff medico per il completo recupero di Lawson, uscito con una caviglia malconcia dalla sfida contro Milano, sia il lavoro di mercato del GM Julio Trovato ancora a caccia di un “4” di peso.

In tal senso, le indicazioni dall’infermeria sembrano essere piuttosto rassicuranti e per uno dei grandi protagonisti della vittoriosa cavalcata della scorsa stagione, non dovrebbero esserci dubbi di presenza.

In ottica mercato la Virtus sembra invece andare controcorrente rispetto alle ultime settimane, quando l’annuncio dell’ala forte mancate a roster sembrava ormai ad un passo, con una presentazione data addirittura per probabile già alla vigilia del grande classico con l’Olimpia Milano. Ad oggi non sembrano esserci “piste particolarmente calde” ed anche il GM Trovato, in una recente intervista su Repubblica a firma Luca Sancini, indica come la Virtus non abbia alcuna fretta e stia vagliando ogni possibilità, anche eventuali giocatori in uscita da altre rose. Ad inizio settimana erano state però  le parole del Patron Zanetti ad infiammare i cuori bianconeri, parlando di una Segafredo in cerca esclusivamente di un top player.

Infine il parquet. La Virtus, che andrà ad ospitare la capolista Brescia ancora imbattuta e sulle ali dell’entusiasmo del miglior avvio della sua storia in serie A, esce da due sconfitte consecutive che hanno evidenziato in maniera chiara la grande contraddizione di questa squadra: se da un lato infatti la Segafredo sa fornire sprazzi di grande gioco, frutto soprattutto della classe cristallina del suo starting five, dall’altro ha mostrato qualche peccato di gioventù (non anagrafica si intende). I bianconeri tendono infatti a scemare con il rendimento nella seconda parte di gara quando la stanchezza ed un roster non lunghissimo cominciano a pesare, smettendo di costruire di insieme e tentando di aggrapparsi unicamente alle scelte dei singoli.

Da questo punto di vista si attende una crescita sul profilo mentale sia corale che, se non soprattutto, dei due playmaker Lafayette e Stefano Gentile, sin qui non sempre troppo lucidi nei momenti di difficoltà.

Lo stesso coach Ramagli in conferenza stampa a Milano ha indicato come queste situazioni siano si “fisiologiche” per una squadra che ha cambiato tanto in estate, ma ci sia ora necessità di una svolta rapida e decisa.