5ª vittoria nelle ultime 6 uscite per la Virtus di Ramagli, che mette in cascina punti importanti e ribalta la differenza canestri con Trento. Per la Dolomiti match da dimenticare: tanta fatica ad entrare in partita per poi gettarla con le sciocche espulsioni di Gutierrez e Sutton. Un incontro vissuto sui nervi ed intervallato dalla brutta scena della rissa nel 3° quarto, viene deciso da un grandissimo Aradori ed un sempre solido Slaughter.

Segafredo Virtus Bologna           82

 Dolomiti Energia Trentino           75

Parziali: 21-13 ; 23-19 ; 23-21 ; 15-22

La Gara 

Avvio stile playground con poca tattica e molto corri e tira che, però, non frutta particolari dividendi a nessuna delle due compagini, solo brutte medie al tiro e tanti palloni persi. Prova a sbloccarsi Sutton con una tripla e potrebbe essere un brutto segnale per le Vu nere che non hanno nel roster (ma chi lo ha?) l’uomo giusto per contenerlo. Fortunatamente per la Segafredo è però Gutierrez a monopolizzare il gioco con il suo show negativo, 1/3 al tiro e 2 perse, anche se la Virtus non ne approfitta imitandolo e tirando 3/7 e 0/3. Trento prova anche un mini allungo sul 7-10 al 7′ ma viene subito ripresa dal personale 5-0 + assist a Slaughter di Aradori.

Quello che temeva Bologna e cioè il risveglio di Sutton, si materializza sul finire del quarto con tripla e stoppata ma proprio quest’ultima giocata regala la possibilità ad Umeh di una folle soluzione sulla sirena dalla lunga, bersaglio del nigeriano per il +8 dei padroni di casa (21-13). 

La Virtus soffre sempre terribilmente la zona, Trento lo sa e la presenta in avvio di 2° quarto per tentare di invertire la rotta, ancora con Sutton unico protagonista sia in difesa che in attacco. La Virtus inizialmente accusa il colpo ma riesce ad adeguarsi (grazie anche alle tante perse di Trento) e se la cava copiando gli ospiti con una 2-3 a maglie strettissime che costringe a continui tiri allo scadere, se non all’infrazione di 24”, gli ospiti. Il nervosismo della Dolomiti Energia sfocia in un fallo tecnico a Sutton che toglie il grande protagonista trentino dal parquet per alcuni minuti e dà la possibilità alla Segafredo di fuggire sul 29-17, massimo vantaggio si qui.

Senza lucidità (3/14, 4/10, 5 perse) e con l’uomo migliore in panchina, Trento subisce la fisicità di un grande Slaughter e stenta a rimanere aggrappata al match. Rientra Sutton e sono subito 4 punti + rimbalzo per mettere in chiaro che la rabbia è sbollita; ma se l’Aquila basket si aggrappa a lui, la Virtus capisce che deve andare dal suo totem Slaughter (15 con 5/5 da 2 in 17′) e continua a controllare senza però mai strappare in maniera decisiva.

Oggi per Trento se deve piovere grandina, e ad 1′ dall’intervallo lungo vede Shields accomodarsi negli spogliatoi  per un problema al ginocchio.

Nella ripresa, quindi, Sutton provvede anche agli straordinari e con altri 4 in fila tenta di tenere i suoi a galla; Gutierrez continua invece ad incaponirsi, a forzare e sbagliare mentre Aradori si iscrive prepotentemente alla lotta per l’Mvp di giornata con 10 pesantissimi punti pressochè in successione, che danno il 54-36 alla Virtus. Buscaglia rischia nuovamente Shields sul parquet, ma è Gutierrez a dare ulteriore spettacolo in negativo: impazzisce letteralmente su una contesa e da terra sferra un pugno ad un avversario. Ne segue una rissa da saloon con Alessandro Gentile e Sutton (entrato in campo dalla panchina) tra i più accesi. Instant replay di lunga valutazione ed espulsioni “solo” per Gutierrez, Sutton ed Ale Gentile.

Dal parapiglia esce inspiegabilmente meglio la Dolomiti, pur privata del suo miglior uomo e firma un 6-0 su cui Ramagli vuole parlare subito. Ancora tanto nervosismo,  si discute su ogni fischio, mentre Flaccadori ed Hogue riavvicinano Trento e fanno passare qualche fantasma nelle menti dei bianconeri di casa, complici anche le amnesie nella costruzione del gioco della Segafredo. La reazione degli ospiti sbatte però ancora una volta contro Aradori, ma soprattutto su un monumentale Slaughter e per Trento non ci sono più speranze.

Magic Moment 

Il break di Aradori a metà partita.

La Virtus sin li aveva condotto ma sempre con margini limitati; i punti e la difesa del capitano della Nazionale creano invece un solco che l’Aquila Trento non riesce più a colmare.

Man of the match 

Non ce ne voglia un fantastico Aradori, ma l’MVP è ancora una volta Marcus Slaughter. Incontenibile su entrambi i fronti chiude con 25 punti (9/11 da 2 e 9/11 ai liberi), 8 rimbalzi, 9 falli subiti e 2 assist. Chapeau.

Numbers 

I numeri chiave della sfida sono soprattutto quelli dei primi 2 quarti:  da 2 Virtus 14/22, Aquila 7/18. Tiri liberi Virtus 10/13, Aquila 3/4 (mancanza totale di gioco nel colorato per Trento). Nel complesso del match anche le 17 perse della Dolomiti Energia hanno pesato notevolmente.