Un grandissimo primo tempo, ma poi il Maccabi si accende in una Nokia Arena caricata per bene, un clima infernale in cui per vincere sarebbe servito una prestazione memorabile che poche squadre non solo l’Olimpia stasera avrebbero potuto produrre. Nel secondo tempo il Maccabi ha alzato i giri del motore in difesa, giocando  in casa ha potuto permettersi di più e ha preso ritmo in attacco, prima con i rimbalzi d’attacco di Alex Tyus poi con i missili da tre punti e le penetrazioni di Hickman e Rice. L’Olimpia ha retto l’urto tante volte, ha risposto ma quando anche Devin Smith ha cominciato a segnare da tre come se fosse… David Blu non c’è stato più niente da fare. Il distacco finale è bugiardo, non rende giustizia alla volontà messa in campo dall’Olimpia. Resta solo un po’ di rammarico per i troppi tiri liberi sbagliati che hanno impedito una fuga più consistente nel primo tempo. E resta rammarico, guardando alla serie, in cui la squadra di casa ha sempre dominato sul piano tecnico, per il finale ingiusto di gara 1. L’Olimpia chiude l’Eurolega a Tel-Aviv. E’ stata una grande Eurolega, superiore alle aspettative: non solo le Top 16 ma anche i playoff, grandi vittorie esterne, grandissime vittorie casalinghe, quattro pienoni e la consapevolezza di aver rimesso la squadra sulla mappa del basket europeo che conta. Oggi è dura chiudere questa esperienza, ma i fatti sono questi. 86-66 il finale di gara 4.

IL PRIMO TEMPO – Il Maccabi parte dai servizi dentro per Schortsanitis per costruirsi buoni tiri da fuori. Le prime quattro conclusioni dall’arco sono tutte dentro, due di Hickman. Servono per portare il Maccabi avanti 14-8 con un parziale di 6-0. L’Olimpia però risponde con una schiacciata a rimbalzo di Samuels e una tripla di Langford per un parziale di 5-0 che la riavvicina a meno uno. Langford con due canestri da tre pareggia due volte, poi Lawal convertendo un assist di Moss porta l’Olimpia avanti sul 21-19 che chiude il primo periodo con Langford già a 13 punti e l’unico rimpianto è che quattro tiri liberi sono stati lasciati sul campo.  Il Maccabi controlla i rimbalzi d’attacco e sono quelli che lo tengono aggrappato: Schortsanitis con un gioco da tre punti impatta a 24 e Blu a 27 con una tripla. Devin Smith a rimbalzo ferma ancora l’Olimpia, ma Moss con un jump dalla media dopo un gioco da tre punti di Langford, spinge l’EA7 ancora sul 34-31 e poi Hackett dall’angolo da tre a più sei. Jerrells, la prima volta su un grande scarico di Kangur, segna due volte di fila da tre e l’Olimpia improvvisamente vola a più 10, sul 43-33. A fine primo tempo è 43-35 Olimpia.

IL SECONDO TEMPO – Il Maccabi parte a razzo e anche molto aggressivo nel secondo tempo. Piazza subito un parziale di 9-0 e la tripla di Guy Pnini determina il sorpasso sul 44-43 mentre Moss gioca con tre falli. Langford con due canestri spaziali tiene l’Olimpia agganciata, ma i tiri liberi diventano un incubo. Ne sbaglia due Langford, uno Samuels. Ma ancora Langford riporta avanti l’EA7 con uno strepitoso jump dalla media. La partita nel terzo diventa punto a punto.  Keith mette due liberi, poi segna da tre su uno scarico di Hackett e alla fine del periodo, l’Olimpia conserva due punti di vantaggio sul 56-54. Il quarto periodo però è tutto del Maccabi che con un esplosivo Tyus vicino a canestro. In  pochissimo nella bolgia, il Maccabi schizza via, 67-59 dopo quattro minuti. Hackett segna da tre ricucendo a meno sette ma qui la squadra di casa trova  due penetrazioni di Rice che con due colpi di biliardo brucia la difesa dell’EA7.  Nel quarto periodo al Maccabi riesce tutto, Devin Smith dall’angolo segna il 74-62 e il finale diventa una cavalcata trionfale come spesso succede su questo campo.

Fonte: sito Olimpia Milano