Houston si aggiudica Gara5 delle Western Conference Finals battendo in Gara5 Golden State (98-94). Guida ora 3-2.

I Golden State Warriors sono una delle macchine da basket più raffinate mai costruite. Al punto da riuscire a portare, con un gioco sharing and caring, tre futuri Hall of Famers ad avere tutti media punti sopra i 20, ed il quarto HoF a flirtare con una vera tripla doppia di media (non come quelle di Westbrook..) oltre ad essere uno dei migliori 3 difensori della NBA. Il quinto del quintetto, quello che agisce da centro, nella dinastia Warriors ha avuto forse pochi palloni in attacco, ma, anche, ha visto la propria carriera elevata a livelli impensabili: Bogut, Zazzone Pachulia, West, Javalone McGee hanno tutti visto i momenti di vera gloria nella BayArea. Ogni giocatore ha un senso nello scacchiere Warriors, ed è sfruttato secondo un preciso piano e la perfetta valutazione delle sue caratteristiche. Ecco perché l’assenza di Iggy stanotte è molto importante, così come lo è stata nel finale di Gara4m anche quella persa.

I Rockets sono l’opposto. Una macchina da basket brutale e dozzinale, con 3 giocatori aventi un senso, e tutti gli altri (con la parziale eccezione di Gordon) a fare lavori per i quali è possibile trovare 10 sostituti per ognuno in giro nella NBA. Per questo ci siamo sempre spinti a dire che, contrariamente all’opinione dominante, il gioco di D’Antoni non è rivoluzionario ma banale. ISO continua da effettuarsi trovando tramite il p’n’roll il match-up migliore, fino a scene imbarazzanti come alcune di stanotte, con Capela e Tucker a discutere chi dovesse andare a bloccare per Paul: Livingston è più tristo, vai tu…no no no West è un paracarro, vacci tu.

Proprio 7 pti di Paul vs West sono stati quasi decisivi nella sconfitta di GS stanotte. Insieme ad altri fattori. Un passi clamoroso di Harden girato chissà come in rimessa Houston: vi faranno vedere mille replay centimetrici, e le immagini in loop arriveranno a stordirvi facendovi credere che i refs abbiano avuto ragione. No. Passi prima durante e dopo. Hanno perso per essere stati troppo aderenti alla propria filosofia, fallendo i due possessi cruciali per aver lasciato mollare la tripla a -10 secs a Cook, e per aver passato la palla a Dray-G invece che portarla avanti con Steph nell’azione seguente. Hanno perso per un fallo di Harden non fischiato su Curry nell’ultima azione. Hanno perso perché CP3, che ha finito la gara infortunato alla coscia destra ed è in forte dubbio per la prossima, avrebbe dovuto avere 3 falli in più dei 4 con cui ha chiuso. Hanno perso perché il Sesto uomo di Houston (e Sesto Uomo dell’Anno) ha tirato gli stessi liberi di Durant (MVP stagionale e delle Finals).

I refs sono determinanti quando si affrontano una squadra che gioca a Basket ed un’altra che lo scompone in millle isolations e, in difesa, in mille singole minirisse: non stanno facendo affatto, i grigi, un buon lavoro.