Quinto successo consecutivo per la Virtus tra Campionato e Coppa e due punti decisamente pesanti per la classifica. Buon per la truppa di Sacripanti che il consueto black out sia arrivato a partita pressoché conclusa, anche se il 16-29 dell’ultimo periodo dovrà necessariamente essere rivisto.

Virtus Segafredo Bologna 82-74 Alma Pall. Trieste

Parziali (17-13, 18-14, 31-18, 16-29)

La Gara

L’avvio di gara è tutto sulle possenti spalle di Moreira da un lato (4 p.ti e 5 rimbalzi) e Peric (5 p.ti) dall’altro, per il resto tanta confusione in attacco e percentuali basse da ambo le parti. Trieste è la prima a tentare di sbloccarsi producendo una discreta zona e qualche buona giocata al ferro, ma le tante palle perse (ben 7) permettono ai padroni di casa di ricucire e sorpassare (17-13), grazie anche agli ottimi Cappelletti e Martin, autentici fattori sia in attacco che in difesa.

Il secondo quarto continua sulla falsariga del primo, con la zona di Trieste da un lato e la press di Bologna dall’altro a comandare i giochi, ma soprattutto con l’energia di Martin che garantisce ai bianconeri di mantenere il risicato vantaggio pur con medie non esaltanti. Nota statistica insolita quanto importante per la Segafredo sono i 5 rimbalzi offensivi catturati, indicazione di quanta importanza abbia avuto l’innesto di Moreira nel reparto lunghi. La difesa Virtus manda in confusione l’Alma e solo uno sciagurato 1/6 dalla lunetta non permette alla Segafredo di scappare; Mosley si unisce a Peric nel tentativo di guidare una mini reazione Triestina che si infrange però ancora sulle palle perse (12) e sulle stoppate Bolognesi (3) ed il quarto si chiude sul 35-27.

La pausa porta consiglio a Punter che, dopo un primo tempo decisamente in ombra, inizia la ripresa con 4 punti filati decisamente pesanti per il +10 Bologna. Le azioni seguenti sono un susseguirsi di errori banali, con palle perse, infrazioni di passi e scelte di tiro decisamente forzate, che non variano però la situazione: al 5′ Virtus ancora avanti 45-34. Dalmasson tenta di rimescolare le carte inserendo nuovamente Fernandez e Cavaliero, ma la tripla di quest’ultimo viene prontamente seguita da due conclusioni da 8 metri di Punter e per Trieste la strada diventa paurosamente in salita (56-39). Time out Alma, due punti in uscita ma, ancora una volta, due triple maestose di Punter spengono sul nascere gli ardori ospiti. Terzo periodo dominato dalla fisicità a rimbalzo di Moreira, dalla regia di Cappelletti e dai 16 punti di Kevin Punter, per un break Virtus di 31-18 che fa volare la Segafredo sul +21 (66-45).

Trieste è un pugile suonato che con carattere, seppur con poca lucidità, tenta di non andare ko: grazie all’assenza dal parquet di Moreira tra le fila bolognesi, l’Alma si aggrappa ai rimbalzi ed alle triple per tentare di ricucire. La Virtus dapprima risponde bene arrivando sino al +23 (70-43), per poi peccare di grave ingenuità, staccando la spina troppo presto in quello che pareva solo un lungo garbage time e concedendo a Trieste di arrivare addirittura a tirare i liberi del potenziale -7 ad un minuto abbondante dal termine. Di fatto il match si chiude sul doppio errore di Cittadini e scorrono i titoli di coda.

Magic Moment

La spallata decisiva alla partita la danno i 16 punti di Punter, ma più in generale l’intero terzo quarto della Virtus. Dominio totale su ogni frangente, massimo vantaggio raggiunto e partita in ghiaccio.

MVP 

Moreira. Sicuramente molti storceranno il naso non vedendo il nome di Punter ma, per quanto fondamentali i 16 punti filati nel terzo periodo ed i 23 totali, la palma di migliore in campo va a al centro Angolano. Padrone assoluto delle plance con 12 rimbalzi di cui 4 offensivi e 10 punti, con la sua solidità difensiva permette ai bianconeri di bloccare la produzione offensiva di Trieste e dilagare sino al +23.

Numbers

19 palle perse da Trieste, di cui 12 nei primi due quarti, pesano tantissimo sulla sconfitta degli uomini di Dalmasson. Malissimo anche da tre punti (nonostante un ultimo quarto da 6/11) dove l’Alma chiude con 9/23.