PUNTER – 4 Dovrebbe essere la punta di diamante, ma soprattutto il go-to-guy nei momenti decisivi: sparacchia invece a salve, 3/7 da 2 e 2/10 da 3 ma, soprattutto, si incaponisce con scelte di tiro totalmente fuori dagli schemi e dai ritmi della squadra.

MARTIN – 5,5 Offensivamente molto male come buona parte dei suoi, ha il merito di difendere con grinta aiutando i bianconeri a scappare nel secondo quarto.

MOREIRA – 4,5 Partita dai due volti la sua: da 7 l’avvio in cui cancella Watt e domina a rimbalzo (saranno 13 di cui 5 offensivi per lui alla fine), da 3 il finale. Sicuramente non era lui l’uomo da cui andare nei possessi decisivi, ma il 2/7 da 2 ed il 3/7 ai liberi mettono la pietra tombale alla partita.

PAJOLA – 5,5 Propone una discreta difesa con 2 recuperi importanti, ma naufraga nel finale come tutti.

TAYLOR – 6,5 L’unico veramente positivo della Virtus: pur con uno 0/3 dall’arco che col senno di poi peserà tantissimo, si prodiga nel segnare, far circolare la palla e tentare di rianimare Punter. Predica nel deserto.

BALDI ROSSI – S.V. Soli 5′ (incomprensibili) per lui con poco e niente se non una brutta palla persa. Come Cappelletti dimenticato in panchina.

KRAVIC – 5,5 8 punti, 5 rimbalzi e poco altro. La gestione non chiara delle rotazioni da parte della panchina non lo aiuta ma ci si aspetta molto di più.

ARADORI – 6,5 Insieme a Taylor è l’unico in grado di segnare con una certa continuità: purtroppo per la Virtus anche la sua mano si inceppa contra la zona Veneziana degli ultimi 5′.

M’BAYE – 5 Parte  bene con difesa (sontuosa la stoppata su Bramos) e discrete giocate offensive. Come spesso accade si spegne però sulla distanza, diventando quasi indisponente.

COURNOOH – 6 20′ di buona difesa conditi da 3 rimbalzi; si fa trovare pronto nelle rare occasioni che gli vengono concesse in attacco.

All. SACRIPANTI – 3 Tecnicamente sarebbe un 4,5 figlio di tante anzi troppe letture sbagliate, di rotazioni difficilmente comprensibili e dell’incapacità ormai cronica della sua squadra di attaccare la zona avversaria. A peggiorare il voto le dichiarazioni del post partita: dispiace, ma definire quella dei suoi una buona prova per 35′ decisa solo da episodi stona parecchio.

 

HAYNES – 7,5 17 punti, 4 rimbalzi e 6 assist. E’ lui a tenere a galla i suoi negli opachi primi due quarti ed è sempre lui a riportare Venezia a contatto nell’ultimo minuto di gara. Molto intelligente negli ultimi possessi ad attirare su di se i raddoppi della difesa bianconera liberando praterie per Bramos e Watt.

STONE – 5,5 5 punti e 6 rimbalzi ma mai realmente incisivo.

BRAMOS – 6,5 Parte bene, si perde per tanti minuti ma quando serve tira fuori il suo killer instinct e piazza la tripla che ufficialmente consegna la vittoria ai suoi.

TONUT – 5 Nervoso ed impreciso, raccoglie solo 4 punti e non riesce a dare il consueto apporto.

DE NICOLAO – 6,5 Parte in sordina ma nel finale diventa letale: 1/1 da 2, 2/3 da 3, 4 rimbalzi e 5 assist in 14′. Sua la tripla del 72-70 che rianima Venezia prima del colpo da ko firmato Bramos.

VIDMAR – 5 A lungo in balia di Moreira prima e Kravic poi, trova comunque due pesantissimi punti nel finale.

WASHINGTON – 6 Parte malissimo con 4 perse banali e con difficoltà ad incidere, per poi crescere alla distanza. Perfetto  da 2 (4/4).

BILIGHA – 5 15′ da desaparecido con soli 2 punti a referto.

MAZZOLA – 5 Fischiatissimo ex, combina pochino ma nel finale un suo rimbalzo offensivo e 2 punti peseranno tremendamente nell’economia del match.

WATT – 6,5 Inizialmente sotto tono, soffre tantissimo la fisicità di Moreira. Quando l’Angolano esce mentalmente dal match (dopo il fallo tecnico) prende maggior spazio sino a diventare, insieme ad Haynes, l’artefice della rimonta.

CERELLA – s.v. 3′ per lui sul parquet.

All. DE RAFFAELE – 6 I suoi oggi non paiono reattivi come al solito e per oltre 30′ soffrono dannatamente la difesa Virtus senza trovare soluzioni. Basta però passare a zona nell’ultimo quarto ed affidarsi al genio di Haynes per portarla a casa.