Ormai è sulla bocca di tutti gli appassionati di basket nostrani, l’Auxilium Torino sta andando sempre più alla deriva, passano i giorni e notizie sempre più brutte si aggiungono alle già tragiche finora assodate.

I bonifici disposti da Gerasimenko sono a tutt’oggi un miraggio, quindi 450.000 euro a cui doveva ammontare la somma sono spariti dal tavolo senza mai esserci stati.

I potenziali investitori che dovrebbero subentrare nelle quote del magnate russo non si trovano. La data del 30 giugno sembra proprio una dead line annunciata. Sul territorio torinese nessuno, per ora, ha interesse nell’accollarsi una tale impresa sbarcando in un mondo del basket allo sbando con troppo pochi interessi per poter investire i pochi soldi a disposizione.

E’ di ieri la notizia che anche il main sponsor FIAT, potrebbe far causa alla società Auxilium per danno d’immagine. Oltre al danno anche la beffa.

Nelle giornate di oggi e mercoledì, la Comtec consegnerà alla Fip un documento dell’Agenzia delle Entrate, che attesta delle irregolarità nei pagamenti dei contributi Irpef e Inps dei propri tesserati a tutto il 31 dicembre 2018. Verrà chiesta una penalizzazione con effetto immediato in questo campionato di 6 punti in classifica. In questo modo Torino si troverebbe di botto sul fondo della classifica a 2 punti da Pistoia, con solo una piccola speranza di salvezza sul campo nel caso di vittoria contro Pesaro nell’ultima di campionato e concomitante sconfitta dei toscani contro Avellino. In caso di arrivo a pari punti la spunterebbe la squadra piemontese per il vantaggio negli scontri diretti.

Intanto si preparano i ricorsi della società alle decisioni della Lega, schierando avvocati per la difesa. Cercano di muoversi anche le personalità politiche, la sindaca Appendino incontrerà la società nella giornata di oggi per cercare di capire come la città potrebbe muoversi ed arrivare in soccorso

Si muove anche la procura che intende aprire un fascicolo per ora solo esplorativo, senza indagati o ipotesi di reato, per cercare di capire nel dettaglio la situazione finanziaria della società, acquisendo la documentazione contabile per fare luce su possibili illeciti più gravi a livello finanziario.

Sicuramente tutta questa vicenda non fa una grossa pubblicità alla pallacanestro nostrana, che proprio in un momento positivo a livello di risultati, vedi la qualificazione mondiale, la vittoria nelle coppe europee anche se minori di Sassari e Bologna, aumento di spettatori nei palazzetti, si sta lentamente rialzando. La Lega e la Fip non ci sembrano in grado di tenere le briglie a livello istituzionale e di organizzazione. Ci sono troppi buchi neri nel sistema, le società (non tutte per fortuna) sfruttano queste mancanze per gestire in modo “personale” le realtà.  Il momento storico-politico italiano ed internazionale non aiuta a salvaguardare e soprattutto non permette un incremento del movimento. Sotto gli occhi di tutto, però, ci sono gestioni di un altro livello come NBA ed Eurolega che hanno creato un loro sistema ben definito e soprattutto regolamentato che ha portato profitti per tutti. Il nostro basket non ha appeal anche per questo motivo, i grandi imprenditori non si avvicinano a questo mondo perché è nel loro interesse investire per guadagnarci e purtroppo ciò non accede, addirittura in città così importanti come Torino, Siena, Reggio Calabria le società falliscono o stanno per scomparire. Il futuro deve passare attraverso regole certe, organi di verifica certificati, riforma dei campionati con criteri di contenimento dei costi, investimenti nei settori giovanili, coinvolgimento della popolazione puntando alla fascia di età scolastica.

Il basket è uno sport e un gioco troppo bello e troppo importante per motivi etici, sociali, culturali, di educazione per poterlo distruggere. Indossare la maglia della propria città o nazione deve essere il sogno che ognuno dovrebbe coltivare fin da bambino. Permettetecelo.