Numeri 13 nel PowRank NBA di Baskettiamo sono OKC Thunder e NY Knicks.

OKC THUNDER. Nel basket pre-Steph avremmo valutato molto meglio questi Thunder. Parlo di quando una delle prime cose che si andavano a considerare era il famoso “asse play-pivot”. Nel caso di OKC è una specie di forchetta, perché i centri sono due (complementari: Steven Adams e Noel) e i play sono 3 (Paul, Schroeder, Gilgeous-Alexander). Più o meno, aggiungendo Danilo Gallinari, con questi 6 giocatori abbiamo citato tutto il vero talento a disposizione di coach Donovan. Si potrebbe attendere il vero ritorno di Andre Roberson dopo quasi due stagioni perse: era uno dei primi 5 difensori della NBA sul perimetro e in generale vs gli esterni. Purtroppo ad OKC manca un cuore, una missione, un orizzonte cui tendere: quasi certamente Paul e forse anche Schroder non vedranno la fine della stagione come parte dei Thunder, Danilo in ottica NBA è diventato carne da trade, come il pur validissimo Ilyasova per esempio, e ancora prima dello scambio Westbrook pro Paul la franchigia aveva lasciato andare il talentuoso ed ormai affermato Jerami Grant, una sorta di Siakam meno offensivo ma molto migliore in difesa. Non credo che i Thunder metteranno il naso oltre le 30 W.

 

NEW YORK KNICKS. Quando il peggio è in realtà provvidenziale: hanno avuto sfortuna mancando la corsa a Zion, hanno scontato la loro attuale poca credibilità mancando la corsa ad alcune Stelle che questa estate erano sul mercato (Durant, Irving). Però questa serie di inconvenienti ha impedito alla peggiore dirigenza degli ultimi 20 anni di NBA di fare ulteriori danni. Si sono presi dal Draft RJ Barrett (che è un futuro Hall-of-Famer) e vedranno tornare alcuni dei migliori giovani talenti dello scorso anno: Allonzo Trier (scorer), il play difensore dalla Francia Ntilikina, lo stoppatore (terzo nella NBA) Mitchell Robinson, l’altro play Dennis Smith (che ha lasciato Dallas nello scambio per Porzingis in quanto chiuso da Doncic) e il più talentuoso di tutti (ma incostante) ovvero Kevin Knox. Hanno anche aggiunto vets di qualche pregio come Gemello Marcus (Morris), Julius Randle, Taj Gibson, Reggie Bullock ed Elfryd Payton. A differenza dei colleghi del Numero 13, i Thunder, hanno precisi orizzonti e hanno iniziato una vera ricostruzione: non vinceranno tante gare ma daranno al pubblico del MSG una squadra finalmente dotata di un capo e una coda, nonostante la relativa carenza di veri omoni e una certa abbondanza di pg: hanno anche però una notevole pericolosità perimetrale, e sono i migliori in questa categoria tra le 6 peggiori squadre della NBA finora esaminate. Coach Fitzdale avrà modo di allenare il mix di gioventù ed esperienza per dare a NY una squadra di nuovo vincente nel giro di 2 o 3 anni.