Ora che hanno tutti toccato le 10 gare, e quindi è più semplice fare le medie, è tempo di esaminare il comportamento dei 3 Italiani nella NBA.

Belinelli, Gallinari, Melli sono tutti finiti ad Ovest, il che, essendo la Western Conference mediamente più competitiva della Eastern, spiega in parte come mai giochino per 3 squadre che al momento si trovano fuori dalla PO Picture.

Marco Belinelli si è appena comprato il nuovo SUV Lamborghini, per sentirsi più vicino a casa: Sant’Agata Bolognese, sede della Lambo, dista solo 6 km da San Giovanni in Persiceto. La stagione del Beli è abbastanza diversa dal solito causa % di tiro in picchiata: 26% sia da 3 che da 2. Purtroppo, dato il suo ruolo di specialista, le % sono il sale del lavoro, quindi per il Beli ci sono meno minuti (17 vs 23) e circa la metà dei punti (5 vs 9,9 dell’anno scorso). A parziale consolazione il suo plus/minus globale sulle 10 partite recita + 12, segno che nel complesso fa più bene che male alla sua squadra. Gli Spurs sono a rischio: si trovano nell’affollatissima schiera di almeno 6 squadre che lotteranno per i posti tra 5 e 10 nella Conference e un ritorno del Beli alla solita precisione sarà di certo gradito da Pop e Duncan. Intanto l’altra notte ad Alamo hanno ritirato la maglia di Tony Parker, e come prevedibile la cerimonia è stata la più divertente, paragonata a quelle di Ginobili e Duncan.

Danilo Gallinari, purtroppo per lui, è diventato carne da trade per la NBA, ma sta conducendo una stagione numericamente eccellente a OKC. La squadra stessa è partita leggermente meglio del previsto, anche se con la sconfitta di stanotte nella undicesima gara sono tornati ad un record di 4-7 più consono alle attese. Su 10 gare, comunque, 10 volte in doppia cifra il Gallo, con 4 a 20+, un massimo di 27 e un minimo di 14. Sta tirando molto meglio da 3 (43.7%) che da 2 (poco sopra il 44%), i 5 rimbalzi a gara sono più che decenti, e il +/- globale è molto positivo: +37, pensando che il top nella NBA al momento è Jayson Tatum con +98.

Nicolò Melli è quello che se la sta passando peggio. Dopo un ottimo inizio è precipitato fuori dalle rotazioni: nelle ultime 4 gare per due volte non ha visto campo e quando ha giocato lo ha fatto per meno di 15 mins totali. Sempre difficile l’adattamento alla NBA, in particolare in una formazione come Nola, che ha visto infortunarsi la Stella principale Zion Williamson e poi il miglior giocatore Ingram e il secondo miglior giocatore Lonzo Ball. La situazione parla di un record in picchiata (2-8) e di cifre che da ottime sono diventate scarse per Melli: 5.4 + 2.3 con il 27% da 3, e un +/- di -9.