Predica, giustamente, calma coach Piero Bucchi al termine del posticipo vinto con Pesaro. Il condottiero giallorosso si è detto particolarmente soddisfatto poiché riteneva la gara con Pesaro, per diversi motivi, molto insidiosa: “La ritenevo una partita difficile e così è stato. Un po’ per le precarie condizioni in cui l’abbiamo preparata, con Dyson che non si è mai allenato ed ha giocato su una gamba sola, e Jefferson che ha saltato gli ultimi allenamenti ed era ancora febbricitante, motivo per cui è partito Pini in quintetto. C’erano tanti problemi, e lo dico dopo aver vinto, ed un’avversaria che è in crisi di risultati ma non per qualità di gioco espresso. Non esistono gare facili in Italia, abbiamo sofferto a rimbalzo ma devo fare i complimenti ai miei ragazzi perché stasera era importante solo vincere, in qualsiasi modo”.

Il coach capitolino non si abbandona ai sogni, quelli li lascia ai tifosi, ma del resto questo è il suo carattere, estremamente pragmatico: “La Final Eight? E’ vero, le squadre che fanno le coppe, Sassari esclusa, lasciano qualcosa per strada ma noi viviamo alla giornata, una gara alla volta, siamo corti ed abbiamo sempre problemi fisici; con Treviso sarà un’altra battaglia e dovremo recuperare in fretta le energie. Stasera abbiamo vinto di squadra, Pini è una garanzia in termini di scelte e posizione in campo, ci dà ordine ed esperienza, è un playmaker aggiunto. Kyzlink ha confermato i suoi notevoli progressi ed è importante che ci siano altri protagonisti quando tirano un po’ il fiato quelli che hanno trainato la carretta in precedenza. Dyson? Non si è mai allenato in settimana, stasera non era al meglio ma lui è uno di quei giocatori con talento e personalità a cui un allenatore deve dare licenza di uccidere, può fare quello che vuole e la squadra, consapevole, lo aiuta sempre per tirar fuori il meglio”.

Comprensibilmente giù di morale, coach Perego non ha avuto nulla da rimproverare ai propri ragazzi, autori ancora una volta di una prova discreta pur non riuscendo ancora a smuovere la classifica: “Complimenti a Roma, noi ci siamo avvicinati spesso a loro ma non li abbiamo mai ripresi, l’infortunio di Chapman ci ha condizionato perché è ancora più difficile giocare con rotazioni corte ma non possiamo piangerci addosso, gli infortuni fanno parte del gioco. Nei momenti chiave non siamo stati pronti, commettiamo sempre degli errori che poi ci costano la partita, oggi abbiamo sbagliato tanti tiri liberi e perso troppi palloni, rispetto alla gara con Trento è un passo indietro”.