L’unica Aquila a volare è quella biancoblu’. Bologna lascia a terra l’Aquila Trentina che sulle tavole del Paladozza non si è mai vista. La Fortitudo rientra dalla sosta con grande energia e grande attenzione: il tutto produce una bella pallacanestro con quattro solisti di livello superiore come Robertson, Leunen, Sims e Aradori che prendendo per mano Bologna e la portano ad una vittoria convincente per il morale e per la classifica ed anche se coach Martino preferisce in buona sostanza glissare, l’obiettivo Final Eight per i biancoblu’ non è poi così tanto lontano. Trento esce dalla partita letteralmente con le “ossa rotte”, con poco o nulla da salvare e con tanto da capire, soprattutto su alcuni mancati solisti. Gentile è parso un mediocre giocatore di Lega2 così come Forray e come l’ex di giornata Justin Knox. Ma a parte qualche buona cosa ( a gara ampiamente chiusa) di Kelly e King, coach Brienza ( che è parso spaesato come i suoi, vedi la gestione di Craft, unico forse ad avere le idee chiare in regia) deve lavorare tantissimo per dare una identità a una squadra parsa scollata e inconcludente. “Abbiamo sbagliato l’approccio e il primo quarto ha indirizzato tutto il resto della partita. Molto male e molta  fatica nei primi 12-13 minuti a trovare misure difensive. Prendiamo questa sconfitta con la speranza che ci aiuti a migliorare, a crescere e che ci aiuti a capire che se vogliamo avere ambizioni dobbiamo fare un passo in avanti” così l’allenatore sconfitto nel dopo gara. “Faccio i complimenti ai miei ragazzi per l’approccio, la mentalità e l’applicazione in tutti i quaranta minuti” così l’esordio di Martino “Oggi siamo stati veramente bravi, coinvolgendo tutti. Cero, le percentuali offensive ci hanno aiutato, ma l’applicazione difensiva è stata importante. La sosta può essere bivalente. Temevo l’impatto su una partita dopo quindici giorni dall’ultima; devo però dire che abbiamo metabolizzato bene il turno di riposo, portando in campo ciò su cui abbiamo in questo periodo lavorato”: questo il riassunto del pensiero di coach Martino, visibilmente soddisfatto in sala stampa.

La Cronaca

Pronti – via…. e che sia una serata difficile per gli ospiti lo si comprende sin dai primi attacchi. 6-0 Fortitudo ancor prima che il cronometro possa completare il primo giro di lancette. Trento sbaglia di tutto, anche cose elementari e soprattutto con un inquietante Alessandro Gentile che dire svagato in questa gara equivale a fargli un complimento. Il fatto che sia beccato in continuazione dal pubblico non dovrebbe essergli di “intralcio” ( le sue cifre sin qui sono valide 16.5 punti con il 52 dal campo e il 40 da 3), ma l’atteggiamento e la sua produzione offensiva e difensiva lasciando realmente perplessi. La Fortitudo ringrazia e senza sbagliare nulla dopo 4 minuti è sul 15-2 nonostante Brienza sia già ricorso al primo minuto di sospensione a disposizione. Trento non trova il bandolo; in attacco fatica tremendamente e in difesa è un colabrodo dove Leunen, Sims e Robertson vanno a nozze. In questo quadro i padroni di casa corrono e dopo 7 minuti e mezzo raggiungono il massimo vantaggio sul 25-7 prima di lasciare un po’ di campo anche agli ospiti che a dire il vero tentano di rientrare in partita a cavallo del primo e secondo quarto. Dopo aver chiuso sul -17 il primo periodo ( 30-13), Trento sfrutta la presenza in campo del “secondo” quintetto della Fortitudo per provare a riaprire la gara soprattutto con un buon impatto sul di Kelly che insieme a Mian confezionano il 13-3 con cui Trento prova a riprendere la targa della Fortitudo: 33-26. E’ un fuoco di paglia ( e pure rapido),  perché Martino reinserisce il trio meraviglia di serata e per Trento è nuovamente notte. Ne fa 8 Sims e 5 Leunen e la Fortitudo riprende il largo in chiusura di periodo che si chiude nuovamente sul +18 (50-32). I dati sono miele per la F e carbone per Trento: 56% dal campo (62 da 3) contro il 37 (25 da 3) degli ospiti. 22-15 i rimbalzi e uno schiacciante 65-29 il dato relativo alla valutazione. Il tutto nei soli primi venti minuti. Ferite profondissime da chiudere per Trento, che va negli spogliatoi con la consapevolezza di chi ha già fatto forse vedrere il peggio si sé.

Ferite che diventano letali nelle prime curve del terzo periodo. 7 punti di Aradori per un allungo ancora piu’ importante ( 59-34) sul quale Brienza è obbligato a interrompere l’emorragia nonostante non sappiamo se abbia realmente qualche contromossa adeguata da apportare ad una partita condotta in maniera totalmente insufficiente. La musica non cambia, la Fortitudo lascia qualcosa in difesa, ma continua a martellare con Robertson e Aradori il canestro avversario  ( con Trento chiusa per lunghi minuti in una amatoriale zona 2-3) fino ad arrivare a +27. Gli ospiti trovano qualche soluzione di attacco ma il divario permane sempre superiore ai venti punti ( 74-51 in chiusura di terzo periodo, Robertson 21).

Quarto periodo di puro “garbage time” che resta solo, di fatto, alle statistiche: ancora valide quelle della Fortitudo ancora nefaste quelle di alcuni interpreti Trentini ( Gentile e Forray in primis, ma Knox a ruota) che anche a partita finita continuano a steccare lo spartito. Finisce con Buscaroli a segno per il suo primo cesto in serie A e con le prime schermaglie di quello che con ogni probabilità potrebbe essere un “derby di Natale” ad altissima quota: per la Fortitudo due partite da far tremare i polsi prima del derby (trasferta a Sassari e Brindisi tra le mura amiche) ma che comunque vengono prese con una classifica assai buona che lascia aperta ogni gara a qualsiasi risultato proprio in virtu’ del fatto di poterle giocare anche con quel minimo di leggerezza che ti rende sempre pericolosissimo.

MAGIC MOMENT

I primi 3 minuti di partita che di fatto la aprono e la chiudono. Fortitudo che non sbaglia nulla, Trento, viceversa che non ne fa giusta una. 18-5 al quinto minuto è lo specchio di quello che saranno i restanti 35 minuti.

NUMBERS

122 come la Valutazione della Fortitudo contro 67 quella di Trento. 100, come la perfezione ovvero le cifre di Maarty Leunen: 5/5 dal campo ( 3/3 da 3) 7 rimbalzi 3 assist , 23 di valutazione e 30 di plus/minus. Mvp di serata in buona compagnia di Aradori e Robertson.

 

Pagelline

Fortitudo Bologna: Robertson 8, Aradori 8, Cinciarini 6, Mancinelli 5, Leunen 8, Sims 7,5, Buscaroli s.v., Fantinelli 6, Daniel 6,5, Stipcevic 6,5. All. Martino 7

Dolomiti Energia Trento: Kelly 6, Blackmon 4,5, Craft 6, Gentile 4, Pascolo 5, Mian 6, Forray 4, Knox 4, Mezzanotte 5, King 6,5. All. Brienza 4,5

Arbitri: Mazzoni 5,5; Quarta e Perciavalle 6,5.

 

FORTITUDO BOLOGNA . DOLOMITI ENERGIA TRENTINO  93-68 (30-13) (50-32) (74-51)

Fortitudo BO: Robertson 21 (3/3, 5/7), Aradori 18 (5/8, 2/4), Cinciarini 8 (1/6, 2/5), Mancinelli (0/1, 0/1), Franco ne, Leunen 13 (2/2, 3/3), Buscaroli 2 (1/1), Sims 14 (5/6), Fantinelli 3 (0/2, 1/1), Daniel 9 (3/5, 0/1), Stipcevic 5 (1/2, 1/3). All. Martino

Dolomiti TN: Kelly 16 (5/11, 2/3), Blackmon 4 (2/5), Craft 5 (1/1, 1/1), Gentile 9 (4/11, 0/2), Pascolo 2 (1/2, 0/2), Mian 6 (3/5, 0/1), Forray 2 (1/5, 0/1), Knox 2 (1/5), Mezzanotte 3 (1/1, 0/2), King 19 (5/5, 2/6), Lechthaler NE. All. Brienza

Arbitri: Mazzoni, Quarta, Perciavalle.

Statistiche di squadra: Tiri da 2: Fortitudo 21/36. Trento: 24/51. Tiri da 3: Bo 14/25, Tn 5/18. Liberi: Bo 9/12, Tn 3/3. Rimbalzi: Bologna 37 (31+6, Aradori 9), Trento 30 (21+9, Kelly 7), Assist: Bologna 22 ( Aradori 5), Trento 16 ( Craft e Kelly 4), Val 122-67 ( Aradori 28).

Spettatori: 5.570 (esaurito).