Partita senza storia, con la Virtus costantemente in controllo nonostante un 3° periodo sottotono e tante perse. La stanchezza ospite e le giocate degli italiani bianconeri, oggi ispiratissimi, spingono poi Pistoia sino al -30. Troppa differenza fisica e tecnica tra le due squadre con Bologna che può regalare tanti minuti a tutta la panchina senza rischiare nulla.

La Gara

Con Delia al posto di Gamble e quindi meno fisicità, Pistoia parte con coraggio  tentando di giocarsela nel colorato e difendendo subito forte sul portatore. Bocciata l’idea offensiva con appena 2 punti a referto in 5′ e tante perse, buona quella difensiva, che non fa scappare una Virtus a dire il vero fin troppo leziosa. Con però una difesa attenta che tiene l’attacco avversario a 4 punti dopo 8′, le Vu nere salgono comodamente e senza strafare a +13 ed il passivo potrebbe essere ben più ampio se i padroni di casa non sprecassero qualche possesso di troppo con scelte rivedibili. Carrea chiede ai suoi di pressare tutto campo ma ottiene solo di allungare eccessivamente la squadra, subendo le conclusioni in velocità bolognesi e arrivando al massimo svantaggio sul 33-14. Djordjevic da fondo alla lunga panchina con continue rotazioni e tutti gli uomini chiamati in causa (ottimi Pajola, Baldi Rossi e Cournooh) portano intensità e freschezza fisica, mettendo ancora più in difficoltà una Pistoia decisamente più corta e che si aggrappa al solo, encomiabile, Brandt oltre a (poche) fiammate di Petteway. L’ampio minutaggio concesso alle seconde linee e qualche “ricamo” di troppo cercato in attacco da Bologna permettono a Pistoia di, se così si può dire, “contenere” il distacco all’intervallo a -18, nonostante il 39% al tiro (3/13 da 3) e le 12 perse. Ad inizio ripresa la Virtus si presenta meno aggressiva e reattiva (14 perse), permettendo a Pistoia di correre e ricucire fino al -12 grazie a Petteway e Salumu. Djordjevic non gradisce l’atteggiamento dei suoi e ferma tutto. I biancorossi ci mettono cuore e attaccano in velocità una Virtus uscita troppo presto mentalmente dal match e che fatica a riprenderne il filo. Petteway sale a 16 personali e solo la tripla di Pajola a fil di sirena del 3° periodo, permette alla Segafredo di uscire dall’apnea. La stanchezza per lo sforzo profuso dalla OriOra cercando di rientrare ed una maggior attenzione da parte di Bologna firmano un nuovo break (70-50), questa volta mortifero. Gaines entra in partita con 3 triple consecutive, Ricci scrive il suo 22 punto, mentre Pajola e Baldi Rossi cuciono giocate “alla Teodosic”. Sulle ali del blocco italiano la Virtus dilaga nel tripudio del PalaDozza.

Magic Moment

Partita di fatto mai iniziata per la capacità Bolognese di far valere chili e centimetri. Le triple a cavallo tra 3° e 4° periodo di Pajola e Gaines annientano le, pur blande, velleità di recupero della OriOra e si fa notte.

MVP

Ricci nella giornata di “riposo” dei titolari, salgono in cattedra gli italiani, uno su tutti, Giampaolo Ricci con 22 punto (8/11) e 4 rimbalzi.

Numbers

39% al tiro per Pistoia (7/28 da 3). Fiera delle palle perse (17 Bologna, 20 Pistoia)

Virtus Segafredo Bologna     90

OriOra Pistoia                         60

Parziali (19-08, 27-20, 16-20, 28-12)

Bologna: Gaines 9, Deri, Pajola 7, Baldi Rossi 14, Markovic 0, Ricci 22, Delia 4, Cournooh 9, Hunter 5, Weems 4, Nikolic 7, Teodosic 9.

Pistoia: Della Rosa 0, Petteway 16, D’Ercole 0, Quarisa N/E, Brandt 11, Salumu 13, Landi 8, Dowdell 6, Johnson 6, Wheatle 0.