Cosa è cambiato dopo la trade dead-line nella NBA?

Non si sono verificati trasferimenti davvero rilevanti, ma solo episodi di aggiustamento che han visto protagoniste le squadre più competitive, alla ricerca di un roster ancora più profondo. La sola acquisizione che ha definitivamente cambiato il volto di una formazione è stata quella di Robert Covington a Houston: con il suo arrivo i Rockets han detto addio al centro Capela e gettato, per così dire, la maschera; da ora in poi sarà solo e soltanto small-ball estremo e proteste. I Clippers si son dati parecchio da fare: hanno preso Marcus Morris lasciando andare Mo Harkless, e hanno acquisito con firma nella giornata di ieri Reggie Jackson, che aveva esercitato un buy-out dai Pistons. Jackson non è tra i miei giocatori preferiti: pg dalla stazza considerevole per il ruolo e anche molto grintoso, per il resto un gran casinista, con % di tiro non buone in carriera, pochi assists e troppe perse. Riempie tuttavia un buco evidente, quello del cambio di Beverley, e può giocare anche guardia: in qualche modo e con tante pause sarà funzionale al gioco dei Velieri. Più dubbi circondano la cessione di Harkless per avere Morris. L’ex Blazers è un difensore nettamente migliore di Gemello Marcus, e anche se molto poco si parla di lui ha un eccellente QI per il basket; certo MM in attacco è più affidabile e ha anche maggior credibilità presso i refs, ma non sono sicuro che questo scambio porti un vero plus a ClipperTown. L’ingaggio di Reggie Jackson era un obbiettivo anche per i Lakers, che cercano in tutti i modi di non mandare in campo Rajon Rondo, che a LeBron sta proprio sul gozzo. Per questo, tra i tanti possibili nomi, era emerso da un paio di settimane anche quello del ritorno sul campo di Darren Collison, che si era ritirato prima dell’inizio di questa stagione per dedicarsi alla predicazione di Geova. In realtà, la squadra più cambiata dopo la sessione di mercato sono i Detroit Pistons, che hanno virato decisamente verso un totale rebuilding. Perenni problemi di infortuni vari a Blake Griffin, il buy-out di Jackson e la incredibile cessione (a Cleveland!!!) di Bimbone Drummond segnano il tabula rasa e ripartenza per MotorCity, che probabilmente si lascerà cadere sul fondo della Eastern da qui a fine stagione, contando anche sul fatto che i Knicks, dopo il licenziamento del Presidente Steve Mills (ma lo sciagurato proprietario James Dolan è ancora in sella) ne han vinte 4 su 6. Infine, come fosse un acquisto vale il ritorno in campo di Victor Oladipo per gli Indana Pacers: la guardia non ha avuto il come-back dei propri sogni, ma il suo inquadramento varrà di certo nei PO, che ai Pacers non sfuggiranno, come numero 6 o 5 dell’Est. Dal 29 gennaio –Dipo ha giocato 9 volte, le ultime 5 ritornando in quintetto, giocando non meno di 20 ma mai più di 29 minuti: il bilancio di squadra dice solo 3 W, con il giocatore a tirare 31/93 dal campo, l’esatto 33%. Arriveranno tempi migliori, di certo.