La Virtus Roma, ultima squadra ad iscriversi al campionato di Serie A e, giocoforza, ultima a completare il proprio roster, ha firmato la prima sorpresa di giornata stoppando l’ambiziosa Fortitudo Bologna, ancora lontana dall’essere la squadra che coach Sacchetti ha in mente.

Il giudizio sulla prima dei capitolini a ranghi quasi completi è decisamente positivo, soprattutto per il sacrificio e la voglia di giocare di squadra che gli uomini di coach Bucchi hanno messo in campo; buon debutto di Hunt, presentatosi con 24 punti e 9 rimbalzi ed una solidità importante ad inizio e fine partita, quando la squadra ha avuto bisogno di lui. Bene anche Beane, che in difesa ha annullato Banks fornendo il proprio contributo anche in attacco, e Robinson, decisivo nel momento in cui la Effe aveva completamente riaperto una gara che sembrava indirizzata dopo il primo tempo, chiusosi sul 44-32 per i padroni di casa.

Chiaro che una rondine non fa primavera in casa giallorossa così come la brutta prova dei felsinei non può portare ad una sentenza di condanna definitiva. C’è ancora tanto lavoro da fare per entrambi gli allenatori, soprattutto per limitare quelle tante, troppe, palle perse, spesso figlie della foga di risolvere la situazione con un’inutile giocata ad effetto.

Di Roma è piaciuta la regia del duo Robinson-Baldasso con quest’ultimo che, forse emozionato per la prima da Capitano, ha sparato a salve (0/8 complessivo) ma smazzando comunque 7 preziosissimi assist, mentre l’ex play del Bursaspor è uscito alla distanza, mettendo in mostra sicurezza e un ball handling nel traffico che non si vedeva da anni all’ombra del Colosseo. Positivo e sornione Evans, che senza strafare ha racimolato 15 punti, 5 rimbalzi e 3 recuperi; in attesa che coach Bucchi possa allungare le rotazioni con Campogrande e Hadzic, sospendiamo il giudizio su Wilson, ultimo arrivato e quindi comprensibilmente spaesato.

Innegabile che dai biancoblu ci si aspettasse qualcosa in più, la prestazione è stata etichettata come “imbarazzante” da coach Sacchetti, che si è addossato ogni responsabilità per la scarsa condizione e la poca ferocia agonistica. Se Fantinelli e Happ hanno dato confortanti segnali di presenza, qualche perplessità hanno invece destato le intermittenze di Aradori e Withers, mentre Fletcher, autore della tripla dell’illusorio -4 al 32′, ha giocato poco e male e Banks è stato la copia sbiadita di se stesso. Il colpo subito alla mano sinistra al 39′ verrà rivalutato nei prossimi giorni, l’augurio è che non si tratti di nulla di grave e che il numero 1 felsineo possa tornare presto il famoso “Agent 0” che tanto hanno amato i tifosi di Brindisi.