Dopo il turno doppio, consueto esame della situazione in Eurolega. Non il solito decalogo, ma Ottimismo: chi può e chi no.

OTTIMISTI

Bayern Monaco. Anche se non si può guardare, come Barca e Real, che non abbiano ancora un logo neutro, ma siano costretti ad andare in giro con Football Club nello stemma, i tedeschi devono essere superottimisti. Sono secondi e hanno tutto per mantenere e migliorarsi. A mio personale parere, sperando di non essere traviato dalla conoscenza dell’uomo, l’innesto fondamentale è in panchina: non parlo del pur ottimo Trinchieri, ma di coach Vertemati. Uno che sa unire durezza e gentilezza, rispettatissimo nonostante sia player friendly come pochi. Poi hanno Lucic (15+5 con 57% da 3 e 75% da 2, 20 di valutazione media) in corsa per MVP dell’anno, assistito da un asse pg-c efficiente come pochi. Il lungo è l’ex Reggio Emilia, Jalen Reynolds (13+7.5, 57% da 2), la pg uno dei prodotti germogliati da Danny Ainge (Pierria Henry e Shane Larkin gli altri) che nello stesso ruolo stanno segnando la EL: Wade Baldwin the Fourth (14.5-3-3 con 2 rec). Poi c’è Dedovic, efficiente anche se noi ne abbiamo una visione messianica, dato che se deve scrivere 20 o 40 lo fa contro le Italiane.

Olimpia Milano. Da Sardara a Zuffettoni (nick che intende tutti i giornalisti italiani che per sembrare fichi e intelligenti gli danno contro) a qualche altro dirigente italiano: coach Messina ha chiaro che i veri nemici sono connazionali. La squadra gira nonostante qualche difetto di costruzione e una vera valanga di infortuni. I difetti a parer mio sono 3: Brooks non sa dove stare (anche per colpa del punto 3), manca un 2 di ruolo per affiancare Punter, e Tarczewsky ha davvero rotto: non impara mai e lascia sempre i compagni con la coperta corta, rendendo l’Olimpia Hines-dipendente e forzando Brooks troppo spesso interno. Mancano anche due gare che collocherebbero Milano al secondo posto.

Fenerbahce e Olympiacos. Accomunati da essere stati sottovalutati in prestagione. Vedevo rankings in cui erano entrambe dal decimo posto in giù: assurdo. Stanno giocando alla grande, soprattutto i Turchi che hanno perso le 3 gare tra scarti minimi e supplementari. I due allenatori sono Signori Assoluti della panchina, a dispetto del non avere gran rispetto tra i media. Bartzokas non ha colpe se pare il mix di Mr.Bean ed Ellery Queen: ha invece merito per aver raccolto, in EL, 2 Elite8, 2 Final4 con 1 W assoluta dal 2010 al 2018. Kokoskov ha vinto gli Europei in Slovenia e allenato in NBA. Dando a due del genere giocatori come DeColo, Sloukas, Vesely, McKissick viene fuori qualcosa di conturbante, altro che fuori dai 10.

 

PESSIMISTI

Maccabi. Malissimo. Anche in questo caso i miei dubbi sul celebrare con enfasi l’acquisto di Zizic si sono tradotti in prestazioni scarsine: 11.5 + 6.5 di media con 2 perse, meno di 1 ass e meno di 1 stoppata/gara. Il Croato non intimida nemmeno mia nonna: stesse stoppate della sg Bryant. Il Maccabi è discreto in attacco (52% da 2 e 35% da 3) nonostante la stagione non eccelsa di Wilbekin (47% da 2, 32% da 3), ma ha la terza peggior difesa della EL, che diventa la seconda peggiore dopo il Real se si conta che il Khimkhi ha da sempre il canestro più bucato della manifestazione, una clausola del contratto con ECA probabilmente.

Real. Prigionieri di Campazzo. Altro giocatore strombazzato ma che, da solo o quando era lui al posto principale di comando, non ha mai vinto nulla. Mai. Ora il tira-molla NBA o non NBA, buy-out e non buy-out si è riversato sulla squadra e sulle prestazioni (alcune oltre l’irritante) dell’Argentino. Al Real non difende più nessuno: la squadra ha meno di 6 rec/gara a fronte di 13 perse, e tutti insieme non arrivano a 3 stoppate/gara, pur avendo Tavares e Garuba nel roster. Evidenti problemi di spogliatoio ed atteggiamento: nati da un preciso giocatore e da una precisa gestione (anche la società ha grandi colpe) dello stesso.

CALENDARIO. Solo 8 squadre hanno giocato tutte le 7 partite. L’ASVEL solo 4, lo Zenit addirittura 3. Una Bubble è possibile ma impossibile. Possibile da realizzare, ma non se EL deve intersecarsi coi vari campionati Nazionali. E’ il momento di decidere e separarsi. Chi scrive ha da sempre in mente che lo sport di élite debba essere pro, e le Federazioni invece per lo sport di base e dilettantistico.