C’era uno zero da cancellare per Capo d’Orlando e Caserta ma solo una delle due squadre poteva farlo. Così è la compagine sicula ad eliminarlo, cogliendo la prima vittoria stagionale davanti al pubblico amico. Non riesce, invece, a deletare il suo zero Caserta che perde la sesta partita di fila (record negativo) e resta ancora a bocca asciutta di successi e mestamente da sola in fondo alla classifica.

Fattore Freeman

Orlandina in festa per il primo successo interno dell’anno

Partita brutta, bruttissima dove vince chi sbaglia meno e soprattutto chi riesce a tirare fuori dal cilindro il coniglio. Capo d’Orlando deve ringraziare la trance agonistica, a metà dell’ultimo quarto, di Freeman. Nove punti di fila dell’americano rigirano la gara come un calzino proprio nel momento migliore dei casertani ed indirizzano la gara in maniera definitiva, nonostante l’inevitabile pathos finale.

Andamento lento

Caserta si presenta con la novità Markovski in panchina e prova subito a voltare pagina dopo le 5 sconfitte consecutive di quest’inizio di stagione. Palla a due e il tabellone segna lo 0-6 ospite, quindi 6-10 prima che Capo d’Orlando si svegli e in un amen ribalti sul 12-10 del 9’ con le triple di Archie e Burgess. Nel secondo quarto si prosegue sulla falsariga dell’equilibrio con tanti errori e nessuna delle due contendenti capace di prendere in mano le redini del confronto. Sul finire del tempo un 7-0 siciliano vale il 30-28 di metà gara mentre Howell cade, si fa male e conclude anzitempo la gara.

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Frank Gaines (Juvecaserta)

Si riparte e Gaines ne segna 6 di fila ma la replica firmata Freeman è immediata, così al 25’ un break di 10-3 permette agli uomini Griccioli di andare sul 40-37. Young e Scott confezionano un 7-0 per il 40-44 del 28’. All’ultimo mini intervallo Caserta conduce per 45-46 e alla ripresa del gioco vola sul 47-53. A questo punto sale in cattedra Freeman che, sull’onda dell’entusiasmo, firma da solo il 10-0 che indirizza la sfida in favore dei siciliani tra i quali portano il loro mattoncino prezioso anche Nicevic, Soragna e Archie. Sul 64-61 uno sfondamento  molto dubbio di Young su Soragna (l’ex azzurro sembra avere entrambi i piedi sulla linea del semicerchio e quindi con le nuove regole non c’è fallo dell’attaccante) permette a Capo d’Orlando di andare in attacco con il +3 in tasca, Freeman subisce fallo e a 26” sigla i liberi del 66-61. La gara finisce qui, tra gli applausi del pubblico di fede Upea ed i fischi all’indirizzo di Young e soci della ventina di supporter casertani presenti al Palafantozzi.

Promossi e bocciati

Partendo dai vincitori, oltre a Freeman autore di 27 punti (quasi il 40% dell’intero fatturato), Archie è tra i più presenti, mentre Soragna e Nicevic portano esperienza a vagonate nel momento clou.

Sul versante opposto non deve ingannare il bottino di Young (20 punti) perché l’ala ex Nba è un solista troppo spesso deleterio e le 9 palle perse sono più di un semplice indizio. Segnali di risveglio, invece, da parte di un Gaines finora piuttosto anonimo.

UPEA CAPO D’ORLANDO – PASTA REGGIA CASERTA 68 – 64

(12-13, 30-28, 45-46)

Upea: Archie 12, Freeman 27, Hunt 2, Basile, Soragna 9, Nicevic 6, Pecile 5, Karavdic ne, Burgess 7, Strati ne. Allenatore: Griccioli

Pasta Reggia: Howell 3, Gaines 14, Mordente 3, Young 20, Tommasini, Michelori 10, Sergio, Tealdi ne, Moore, Scott 14. Allenatore: Makovski

Arbitri: Martolini, Borgioni, Caiazza

Upea: tiri da 2 14/32 (44%), da 3 7/18 (39%), liberi 19/21 (90%), rimbalzi 32 di cui 6 offensivi
Pasta Reggia: tiri da 2 16/34 (47%), da 3 8/24 (33%), liberi 8/12 (67%), rimbalzi 31 di cui 7 offensivi.