Incubo senza fine per Caserta. Anche Trento, giocando una partita di grande sostanza ed attenzione, sbanca il Palamaggiò, prosegue la sua splendida e sorprendente marcia da neopromossa e lascia sempre più la Pasta Reggia sul fondo della graduatoria.

La sfida vive di tentativi di fuga dall’una e dall’altra parte, partono bene i padroni di casa con il +10 del 13’ (31-21) ma l’Aquila torna sulla preda bianconera e rientra rapidamente in partita. All’intervallo lungo, complici un paio di scempiaggini casertane, gli ospiti chiudono avanti di una lunghezza sul 41-42. Nel terzo periodo Moore trova buone soluzioni personali ma Trento ha vita facile in attacco e, spinta da Mitchell e Owens scatenati, riesce a prendere in mano il controllo delle operazioni con l’avversario in confusione, anche probabilmente in panchina.

Nell’ultimo periodo sale in cattedra Young che, pur giocando di puro egoismo, fa canestro con continuità, quindi Ivanov sigla l’agognato sorpasso sul 73-72 al 33’. Nel momento di stringere i denti e affondare il colpo la Juvecaserta accusa i consueti passaggi a vuoto così Trento ne approfitta ed al 38’ s’invola sul 79-86. La partita sembra finita ma una tripla di Scott dà il via al 7-0 che riapre il confronto a 47” sulla parità a quota 86. I liberi di Mitchell fanno avvicinare Trento al traguardo, all’ultimo respiro Vitali ha la possibilità di tirare da tre ma preferisce andare in penetrazione, sbagliando tuttavia l’ultimo tiro con il pallone che si incastra tra canestro e tabellone. Arrivano i fischi del Palamaggiò, Caserta resta sempre a zero punti, Trento ringrazia e conquista il suo quinto successo stagionale.

Meglio&Peggio

Le giocate più belle e spettacolari portano la firma trentina con slam dunk, triple e veloci contropiede degli uomini di Buscaglia, bravi a giocare di squadra. Mitchell è senza dubbio il protagonista del successo di Trento, ma meritano una menzione Owens e Grant.

Sul fronte opposto Young mette a segno 35 punti anche con buone percentuali ma troppo spesso gioca da solo con i 4 compagni sul parquet a fare le belle statuine.

La difesa molle ed arrendevole di Caserta è preoccupante mentre le 20 palle perse pesano come un macigno sull’esito della gara.

Ma diverse scelte di Markovski hanno lasciato quanto meno perplessi, dalla frenetica girandola di cambi che sembra aver confuso ancor di più le idee ai bianconeri al gioco in attacco “palla a Young e guardare”, per proseguire con Scott dimenticato in panchina e finendo con l’opinabile gestione di Ivanov nei momenti chiave.

JUVECASERTA – AQUILA TRENTO 88-90

(20-19; 41-42; 63-67)

CASERTA: Moore 8 (2/4, 0/4), Vitali 4 (2/4, 0/4), Young 35 (5/8, 6/10), Scott 9 (3/5, 1/1), Michelori 6 (3/3); Tommasini 3 (1/3 da tre), Mordente 0 (0/1 da tre), Gaines 0 (0/1 da tre), Antonutti 3 (0/4, 1/3), Ivanov 18 (5/6, 0/1), Tessitori 2. All. Markovski

TRENTO: Forray 2 (1/2), Pascolo 11 (4/8, 1/2), Mitchell 28 (5/12, 4/10), Grant 11 (3/5, 1/3), Owens 22 (9/10); Spanghero 9 (0/1, 3/5), Sanders 3 (1/2, 0/1), Armwood 2 (1/1), Flaccadori, Baldi Rossi 2 (1/1, 0/4). All. Buscaglia.

ARBITRI: Seghetti, Martolini e Calbucci

NOTE: Da 2 Ce 20/34 Tn 25/42, da 3 Ce 10/29 Tn 9/25, liberi Ce 18/21 Tn 13/16, rimbalzi Ce 38 (12 o), Tn 30 (9 o), perse Ce 20 Tn 14, rec Ce 11 Tn 8, assist Ce 16 Tn 15.

Spettatori 3.552, incasso 22.892 euro