Tornano le notti NBA e tornano i nostri Recap! Non mancate nemmeno il recap in due capitoli di ogni trade NBA, a pochissimo dalla scadenza della dead-line.CHESAPEAKE ENERGY ARENA, OKC: DALLA MAVS 89 – OKC THUNDER 104

Molti commentatori, noi compresi, hanno rilevato come la offensive efficiency dei Mavs non sia migliorata dall’arrivo di RR. Certo il giocatore è un cavallo di razza ed è molto più probabile faccia la differenza in un momento cruciale dei playoffs piuttosto che in una qualunque partita di regular season, ma per ora i segnali non sono ottimi da Dallas, anche perchè la tendenza sembra essere che più e meglio gioca RR, meno e soprattutto peggio giochi Monta Ellis. Ad OKC i Mavs sono incappati in una pessima serata di tiro (sotto al 40%), ma essendo capitato lo stesso ai Thunder (con KD a 4/14) sono rimasti in contatto fino al quarto periodo, quando la serata stellare di Westbrook (34-5-10, ma anche le solite 6 palle perse) ha scavato il solco definitivo. Con KD a soli 12pti, ci ha pensato Morrow a estrarre punti (16) al suo posto, ma la ribalta è stata tutta di Serge Ibaka, in doppia-doppia ai 20 (21+22). Da segnalare anche l’exploit a rimbalzo della guardia Roberson, con 12. Per Dallas, che attende (ma difficile sia una panacea) Amar’e Stoudemire, il migliore è stato Chandler (10+13) mentre inquietanti sono stati sia Ellis (2/13, 7 pti ma almeno 6 recuperi) che RR (2/9, 5-2-6). Con questa W i Thunder entrano per la prima volta nella griglia playoffs, e sono ottavi, concludendo la lunga rincorsa iniziata con i ritorni di RW e KD dai rispettivi infortuni. Dallas deve trovare equilibrio di squadra.

STAPLES CENTER, LA: SA SPURS 115 – LA CLIPPERS 119

La partita è stata vinta da CP3 22-5-16) e da un paio di suoi canestri nei secondi cruciali, ma il protagonista dell’evento è stato DeAndre Jordan. Il centro dei Clippers ha aumentato il numero di punti a partita nelle ultime uscite in coincidenza col problema e l’operazione di Griffin al gomito (dovrebbe rimuovere l’imbragatura che lo tiene fermo entro una settimana, e da lì saran valutati i tempi del rientro). Stanotte (26+18) DAJ ha fallito per due rimbalzi di pareggiare un record di franchigia detenuto da Bob McAdoo dal febbraio 1974: diventare il primo Clipper a mettere a libro, come Doo-Doo fece tra il 6 e il 9 Febbraio di 41 anni fa, un 20+20 in tre partite consecutive. Inoltre, è andato corto di circa una trentina di cm dal realizzare la schiacciata del secolo: arrivando a rimorchio a velocità non troppo elevata, ha ricevuto da CP3 e, staccando a metà tra lunetta e smile, è saltato “solo” fino alla spalla di Tim Duncan, andando ad urtare col proprio cavallo il collo di Timoteo. Sì, avete capito: non proprio da fermo ma nemmeno avendo una folle rincorsa ha quasi saltato per intero Duncan, che stava in posizione eretta. Infine, ma è stato uno dei temi principali del match, anche per le conseguenze che avrà di certo sulla stagione e nei playoffs, è stato protagonista di un serrato hack-a-DeAndre da parte degli Spurs per mandarlo in lunetta. Il nostro eroe infattti prima di stanotte aveva il 41% ai liberi e ha mantenuto le sue stats contro SA: 10 liberi su 28 (!!!!) volte in  cui è stato intenzionalmente mandato in lunetta. Popovich ha impiegato la tattica principalmente nel 2′ e nel 4′ quarto, traendone ovvi vantaggi, ma la ha lasciata perdere negli ultimi 90 secondi, forse per sportività, più probabilmente perchè ha ritenuto sufficiente il messaggio iviato ad arbitri e staff dei Clippers. Incredibilmente, in una notte in cui ha segnato 30pti e preso 11 rimbalzi, parte non piccola della sconfitta di San Antonio la daremmo a Duncan: nel terzo quarto, dopo aver semrpe tenuto sotto i Clippers, gli Spurs si stavano involando, ma lui ha sbagliato da un cm il canestro del +11, dando da quel momento sfogo alla rimonta anche psicologica dei Clippers. I velieri avrebbero infilato 5 tiri consecutivi, comprensivi di 3 triple con Jamal Crawford (26pti, 5/7 da 3) sugli scudi, per sorpassare di 1 e non più voltarsi indietro, nonostante SA sia sempre rimasta a contatto. Dei due decisivi possessi di Paul abbiamo già detto. Segnaliamo una stringa di nervosismo serpeggiante tra gli Spurs, soprattutto presente in Ginobili, cha a un certo punto ha palesemente mandato…lì…Splitter che aveva dilapidato un suo assist. Manu ha perso ben 5 palloni, tutti in maniera banale e non abituale per lui o per qualsiasi Spur. Partita positiva del Beli (11-2-3 con una sola persa e il 50% da 3).