Al palaBarbuto Trapani si aggiudica un vittoria mai messa in discussione contro la compagine partenopea composta  3/6 da giovani. Allegretti, Malaventura e Allegretti con i tre giovani (Testa,Traballesi ed Esposito) non sono riusciti ad impensierire la squadra siciliana che vince con un divario di 24 punti (58-82). Unico sussulto per la squadra azzurra quella ad inizio ripresa con Sabbatino che riusciva a strappare qualche applauso ai pochi “fedeli” accorsi al palazzetto. Applausi arrivati anche al termine dei 40 minuti a  testimonianza dell’ ennesima prestazione d’orgoglio dei ragazzi di coach Calvani. E’ difficile, infatti, trovare le giuste motivazioni in un clima surreale e soprattutto d’incertezza. Coach Calvani ha potuto solo far “macinare” minuti ai 3 giovani atleti. Di basket giocato, ovviamente, è influente parlarne per una squadra che ha pochissime rotazioni (in 3 con 40 minuti nelle gambe) e che non  ha un vero centro a disposizione lasciando, così, quasi sempre totale  libertà sotto canestro agli avversari.

In sala stampa, Marco Calvani sembra rassegnato. Ecco quanto dichiarato:

” Purtroppo si fa fatica a commentare quello che siamo. Mi fa piacere, comunque, dare spazio a questi ragazzi e credo che chi dovrà decidere del futuro della società dovrà tenere conto di quanto stanno esprimendo in campo giocatori come Traballesi ed Esposito. La sicurezza con cui vanno in campo rappresenta il normale superamento dello scoglio dell’impatto emotivo evidente nelle loro prime uscite stagionali. Per quanto riguarda gli altri, Malaventura sembra quello più nascosto ma è dovuto alle difese che gli avversari preparano su di lui e che gli creano dei problemi. Sono contento per Allegretti, perchè sta riscattando un inizio di stagione in cui non aveva potuto esprimersi al meglio. Sono sempre contento anche per Nunzio Sabbatino, che si conferma il giocatore che ha fatto più progressi dall’inizio della stagione. “

Prossimo impegno per i partenopei previsto già mercoledi 25 ore 20: al Palabarbuto arriva Jesi per una gara che assume il sapore di uno scontro diretto per evitare l’ultimo posto della classifica