La sconfitta subita a Roma non scalfisce l’umore di Fabrizio Frates in sala stampa. Il coach, subentrato da tre settimane a Francesco Vitucci, dopo il bel debutto casalingo contro Bologna, deve registrare lo stop nella Capitale, giunto al termine di una partita combattuta e salita di livello dopo un brutto primo quarto, ma non fa una piega e guarda subito avanti.  L’allenatore biancoverde fa i complimenti a Roma per poi passare ad analizzare la prestazione dei suoi, definita sostanzialmente soddisfacente: “Complimenti a Roma, hanno giocato una bella gara e per noi è stata dura proprio come ce l’aspettavamo. Da quando hanno inserito Ebi è evidente che hanno qualcosa in più e senza la coppa hanno maggiori energie da spendere, si è visto. Passando a noi, direi che abbiamo sofferto in area e, nel secondo tempo, Anosike ha commesso subito il quarto fallo uscendo di fatto dalla gara”.

Nonostante le difficoltà però, Avellino era riuscita a recuperare dal 50-40 grazie ad un insolito quintetto con Hanga da 4 e Trasolini sotto canestro, una mossa che aveva pagato i dividendi: “Con mille problemi l’avevamo rimessa in piedi, peccato non aver sfruttato qualche situazione in più per accumulare vantaggio nel primo periodo. Ci è mancata cattiveria e un po’ d’esperienza ma continueremo a lavorare duro, il sogno playoff è più difficile perchè c’è una gara in meno e due punti in più da recuperare, ma non molleremo”.

Coach Dalmonte sfrutta il post partita per rivolgere il proprio pensiero a Francesco Corrado, scomparso in settimana: “Approfitto dell’occasione per ricordare l’uomo prima che il Presidente, un signore, un gentiluomo d’altri tempi prestato alla pallacanestro, voglio mandare pubblicamente un abbraccio a suo figlio Alessandro”.

Il coach imolese passa poi ad analizzare la prestazione dei suoi ragazzi, una prova maiuscola mentalmente prima ancora che da un punto di vista tecnico: “Sono molto soddisfatto per come è stata costruita questa vittoria, di squadra ma con lampi individuali notevoli, giocando sempre con grande intelligenza nel cercare di capire ogni volta dove potesserro essere le lacune difensive di Avellino. Nel primo tempo hanno corso tanto e siamo rientrati male, poi nella ripresa qualcosa è cambiato, è emersa quella voglia che sta cementando il gruppo in queste ultime settimane. C’è un equilibrio nuovo, senso di responsabilità da parte di tutti e non è un caso che anche stasera abbiamo sfiorato i cinque uomini in doppia cifra, sintomo di quanto si cerchi di giocare per la squadra”.