Per quanto impreziosita dall’essere il primo trofeo ufficiale di una stagione che si preannuncia decisamente  complessa, questa Supercoppa rimane, de facto, una pre season e come tale vede squadre incomplete oltre che imballate dai carichi di lavoro estivi.

Non potendo ancora trarne particolari spunti tecnici, bisogna sicuramente godersi questa parata del basket Italiano per quello che è, ovvero la dimostrazione che il movimento c’è, è vivo e si sta spingendo verso la riapertura al pubblico (oggi 500 presenze al PalaDozza in buona sicurezza); viste le premesse e la situazione di appena un paio di mesi fa non è cosa di poco conto.

Tornando a temi prettamente tecnici, a sorridere maggiormente, nonostante la sconfitta è Reggio Emilia. Costretta a rotazioni cortissime senza 3 “americani” ha lottato mettendo in mostra buone cose in difesa e trovando Baldi Rossi, Candi e Kyzlink super motivati oltre che già in buona condizione fisica. Martino si conferma ottimo allenatore, soprattutto nella prontezza delle letture di gioco. In casa Segafredo c’è ben poco da dire se non quanto sia evidente l’imponente carico di lavoro atletico impostato da Coach Djordjevic, con la “vecchia guardia” ed in particolare Gamble (per lui 18, 7/8 e 4/6, 4 rimbalzi) a tirare la carretta in attesa che Adams, Weems e Markovic entrino in condizione. Buone cose anche da Tessitori nei pochi minuti in campo e dal solito Abass, probabilmente il migliore dei suoi dal punto di vista atletico.

La Gara

Reggio priva di 3 stranieri, Virtus senza Teodosic a riposo precauzionale ed i primi minuti sfilano via con poca verve:  solo 5-2 Segafredo dopo ben 5’30”, coi bianconeri che cercano di inserire nei giochi Adams (senza troppa fortuna a dire il vero) e Reggio che fatica ad entrare nel colorato subendo il tonnellaggio dei bolognesi. Tante palle perse da entrambe le parti (saranno 10 Virtus, 9 Reggio nei primi 20′) ma la Reggiana riesce ad approfittare di una Segafredo ancora sonnacchiosa in avvio come già accaduto a Cremona, alzando il ritmo del giro palla e “volando”, si fa per dire, sul 5-9. La mancanza di brillantezza fisica consiglia ai bianconeri di giocare meno in velocità sugli esterni e più sui centimetri ed i chili dei lunghi, che non trovano particolare opposizione in Diouf e Cham e così arrivano 6 consecutivi di Tessitori pescato bene in area dai compagni, per il mini break di casa poi rintuzzato dalla tripla di Blums per l’11-15. Martino chiede ai suoi di continuare a sfruttare i rapidi ribaltamenti di fronte visti nei primi 10′,  per costringere una Segafredo  statica ad adeguarsi rapidamente, ma il gioco non paga ed in avvio di ripresa la difesa bianconera spiana la strada alla fuga Virtus sul 26-15. Kyzlink (8) tenta di tenere a galla i suoi ma predica nel deserto, mentre lo strapotere fisico Segafredo frutta conclusioni comode al ferro e secondi possessi (6 rimbalzi offensivi contro 1 ospite) mortiferi per la Unahotels. I carichi estivi, le rotazioni corte ed una partita tirata con la Fortitudo nelle gambe iniziano a pesare non poco per la truppa di coach Martino (8/28 al tiro), che non trova nulla da un Taylor totalmente spaesato e subisce il -16 (33-17) con la schiacciata di Abass su alley-oop di Markovic. La nota positiva per Reggio Emilia arriva da un Candi fisicamente presente e lucido su entrambi i fronti, che si carica in spalla la squadra mentre Diouf (3 falli) e Cham continuano ad annaspare. Per Bologna bene Abass (5 punti e 5 rimbalzi) mentre continuano ad essere decisamente indietro di condizione Adams e Markovic.

In avvio di ripresa Candi sente profumo di derby e continua la sua prova molto positiva con 7 consecutivi ed una buona difesa che fruttano a Reggio Emilia la possibilità di rientrare. La vivacità del numero 7 ospite carica i compagni e, complice una Virtus rimasta negli spogliatoi (1/12 dall’arco e poca reattività a rimbalzo), la Unahotels firma un 2-10 che riapre il match sul 36-32. La partita improvvisamente ha un sussulto, non tanto dal punto di vista  tecnico, quanto sotto l’aspetto dell’intensità fisica; si esaltano Abass da un lato, Candi (12) e Baldi Rossi (8 con triple consecutive) dall’altro. Proprio l’ex capitano, un redivivo Taylor ed un gioco da 4 punti di Kyzlink prima impattano e poi sorpassano sul 49-55, con la Virtus impantanata al tiro e piantata sulle gambe. Le triple di Reggio diventano presto 11 e la maggiore presenza in area comincia a non fruttare più come prima alla Segafredo che si trova, incredibilmente per quanto visto nel primo quarto ma non per l’intensità degli ultimi minuti, ad inseguire. Djordjevic chiama time-out e prova a girare i suoi ma benzina e lucidità sono ampiamente finite mentre la Reggiana è in fiducia e lo dimostra trovando buoni tiri e, soprattutto, togliendo ogni spazio ai bianconeri in difesa. Kyzlink raggiunge i 20 personali con grandi giocate ma la Virtus riesce a lucrare dalla linea della carità e con un ottimo Gamble tornato padrone delle plance; complice un Taylor nuovamente impreciso (2/8, 2/8) che fallisce a più riprese l’allungo ospite, Bologna impatta a 50″ dalla fine con la tripla di Weems. Candi avrebbe il colpo del KO con tanto spazio da oltre l’arco a 30″ dal termine, ma la stanchezza fa brutti scherzi e ne esce una tabellata che rimanda tutto al supplementare.

Minuti aggiuntivi che si riaprono così come erano finiti i primi 40: Candi a far male da lontano, Gamble a martellare da sotto, sostanzialmente mantenendo tutto in equilibrio. Ancora dalla lunetta Bologna va a +3 ma è sempre Kyzlink (24) a non mollare e tenere i suoi a contatto. Gli ultimi secondi sono, comprensibilmente per la stanchezza in campo, uno stillicidio di liberi e tutto si decide sullo 0/2 di Cham e la schiacciata in contropiede di Hunter.

Magic Moment

Partita decisa negli ultimissimi istanti dalle giocate di Gamble sotto le plance e dalla capacità finale delle Vu nere di andare spesso in lunetta; Reggio paga il fatto che Kyzlink, Baldi Rossi e Candi siano stati lasciati troppo soli, senza un adeguato supporto sotto le plance.

MVP

Kyzlink. Avrà perso ma onore a lui: in un match comandato dalla stanchezza fisica, sembra di un altro pianeta. Piazza 24 punti con 4/8 da 2, 4/10 da 3, 4/4 ai liberi e 6 rimbalzi, caricandosi di peso la squadra sulle spalle e facendo vacillare le certezze di una Virtus decisamente fuori condizione.

Number

52 rimbalzi per le Vu nere che dominano soprattutto a rimbalzo d’attacco 12-3.  Tante palle perse 16 per parte. Reggio Emilia parte male ma poi infila 14 triple, ma le dall’arco invece Bologna (4/21).

 

Virtus Segafredo Bologna        79

Unahotels Reggio Emilia         75  d. 1 t.s

Parziali (11-15, 23-07, 15-29, 19-17, 30-24)

Bologna:  Pajola 9, Adams 2, Weems 12, Abass 10, Hunter 11, Tessitori 6, Nikolic 2, Alibegovic, Gamble 18, Markovic 4, Ricci 7, Deri N/E.

Reggio Emilia: Kyzlink 24, Taylor 11, Cham 1, Candi 17, Blums 6, Diouf 2, Baldi Rossi 13, Besozzi N/E, Giannini N/E, Bonacini 1.