Inizio stellare di Bologna che vola sino al 30-15 per poi subire il rientro di una Torino “affamata” ed in grado di innervosirla e metterla in difficoltà con la zona. 

Sacripanti dovrà lavorare sui cali d’intensità e sui troppi secondi tiri concessi agli avversari, ma può sorridere per l’ennesima prova di carattere e di maturità dei suoi. Per Torino 4° stop consecutivo e classifica terribilmente deficitaria, ma rimane la sensazione che questa squadra possa crescere tanto.

Virtus Segafredo Bologna      82

Auxilium Fiat Torino              79

Parziali (26-15, 18-27, 17-16, 21-21)

La Gara

Torino parte con mano freddissima al tiro ed una difesa a zona, sin qui sempre indigesta ai bianconeri, troppo morbida e facilmente perforata da Aradori (7 punti sui primi 8 di squadra) e Punter che, con un recupero e gioco da 3 punti spinge le V nere sul 11-4. Ancora la Segafredo poi a correre con buone soluzioni corali offensive ed una difesa che non concede varchi alle bocche da fuoco gialloblu: 20-7 sulla doppia tripla di Cappelletti ed Aradori e Brown dalla panchina è costretto a fermare tutto. La “chiacchierata” frutta immediatamente un controbreak Torino di 0-8, figlio soprattutto dei giochi a due tra Carr e Wilson. Il divario si riduce ma la Segafredo sembra sempre poter controllare il gioco senza eccessivo affanno ed al primo riposo ci si va sul 26-15. In avvio di secondo quarto i bianconeri raggiungono nuovamente il massimo vantaggio sul 30-15 ma, proprio qui, qualcosa si rompe nel meccanismo bolognese. Forse un eccesso di sicurezza e l’attacco comincia a forzare senza trovare più il fondo della retina con la continuità di prima; dal canto suo Torino si riorganizza e spalma ottimamente tiri e punti su tutta la sua rosa, rientrando minuto dopo minuto sino al 40-35. Più Torino trova fiducia e cresce, più Bologna si innervosisce e butta palloni tanto che, sulla tripla di Poeta a fil di sirena, l’Auxilium è nuovamente a contatto sul 44-42.

I primi 7′ della ripresa proseguono sul filo dell’equilibrio, ma questa volta è Torino che pare avere inerzia favorevole e la sfrutta sino a trovare il primo vantaggio di giornata sul 53-54. Non si fa attendere la risposta Virtus che trova un parziale di 8-0 firmato M’Baye, Pajola e Kravic, ma figlio principalmente di una ritrovata difesa nell’area. Torino non ci sta e si aggrappa nuovamente alle penetrazioni di Carr ed alla fisicità di Wilson e Jaiteh che fanno male nel colorato complice il riposo in panchina di M’Baye tra le file di casa. Il ritorno di Poeta in campo dona poi alla Fiat fosforo e punti, costringendo Sacripanti a fermare il gioco e siglando l’ennesimo equilibrio a 3’24” dal termine: 74-73. Ossigeno preziosissimo per i padroni di casa arriva da M’Baye che, dopo l’1/2 di Aradori dalla lunetta, cattura il rimbalzo offensivo e sigla un percorso netto ai liberi. La tripla di Carr sul secondo ferro e la risposta a bersaglio di Tony Taylor sempre dall’arco a 46″ dal termine sembrano chiudere l’incontro ma Torino, con la fame di chi deve vincere assolutamente dopo 3 sconfitte filate, trova ancora modo di far paura. A 4,9″ rimessa in zona d’attacco e tripla del pareggio di Carlos Delfino che si ferma però sul primo ferro.

Magic Moment

In una partita dal grande equilibrio, anche nei primi due quarti terminati con il dominio prima di Bologna e poi di Torino, a fare la differenza è stato il contro break Bolognese del terzo periodo. Quando la Fiat aveva trovato ritmo e messo il naso avanti sul 53-54, Amath M’Baye col gioco da 3 punti, Pajola con la tripla e Kravic con la schiacciata hanno ridato margine ma soprattutto morale ai bianconeri.

MVP

Aradori: 18 punti con l’83% al da 2 (5/6) e 6 assist. Quando nel finale concitato serviva mettere in cassaforte il pallone, la Virtus è sempre andata da lui.

Numbers

Nel sostanziale equilibrio anche dei numeri la differenza sta nelle statistiche di tiro: da 2 Bologna 18/37 – Torino 28/54, da 3 Bologna 11/28 – Torino 3/13.