Dopo la settimana che ha segnato il destino della Virtus, tecnicamente ancora in corsa ma in realtà fuori dalla post-season, arriva un doppio turno fondamentale per quasi tutte.

Milano ha più di una possibilità di portarsi alle Elite8 e, incredibilmente, un buon 70% di questa chance si trova ancora nelle mani Olimpia.

1 – VIRTUS. Il pronostico più sbagliato di tutti i miei power ranking pre-stagionali (EL, EC, NBA) è sulla V-BO. Mi consento un minimo di difesa: per talento del roster è la formazione più sotto al potenziale del torneo. La furia con cui Belinelli ha giocato la gara vs il Real lo conferma: va bene essere rookie, va bene commettere ingenuità, ma il -20 o simile con cui Bologna ha spesso iniziato le gare vs le storiche potenze di EL è indice di mancanze a livello di personalità e rabbia. Nel giudizio di fine torneo non potrà mancare una riflessione su Scariolo, e sarà da ridefinire ogni reparto, sia per età che per rendimento e garra. Beli, Teodosic, Hackett fanno 109 anni; Weems in EL non rende più di un buon giocatore italiano, anche per eccessive timidezze (ciò non toglie che Abass in EL sia uno scherzo); Shengelia ha diminuito in maniera netta sia i rimbalzi (-1.5 sulla media/carriera), sia la pericolosità perimetrale: prende oltre l’arco solo il 16% dei suoi tiri rispetto al 22.5% in carriera (li segna anche: 47%, ma sono troppo pochi).

2 – CLASSIFICA. Settimana da doppio turno, cruciale per i PO e dunque per Milano. L’esame della qualità del calendario è indifferente almeno all’inizio, le ipotesi positive stanno in piedi solo se si pensa che l’Olimpia manterrà il passo attuale: 3 W sono indispensabili. Ovviamente 4 sarebbe meglio, ma ipotizziamo che ognuna delle formazioni tecnicamente in lizza per la post-season (da posto 7 a posto 14) mantenga nelle 4 rimanenti il ritmo delle ultime 10 gare. Stella Rossa e Virtus finirebbero al max 15-19; Efes e Valencia 16-18; Milano 17-17 (ipotesi di 1 KO); Zalgiris e Baskonia 17-17 (sono stato generoso, ipotizzando 2 W); Partizan e Maccabi 20-14. Milano non è fuori dai giochi, però ha 0-2 vs i Lituani (che alla fine avranno ben il 25% delle loro W vs le Italiane…) e ha -10 in diff.pti vs i Baschi. Però, se una delle due avversarie ne perde 3 invece di 2, o Milano vince 4/4, allora l’Olimpia farà i PO. Ora si può innestare il discorso sulla qualità: la prossima vs Efes è molto necessaria anche per respingere i Campioni, l’ultima vs la V-BO potrebbe essere una buona chiusura, ma tricky; in mezzo TelAviv + Barcellona in casa. Giudicate voi.

3 – NO PANGOS NO PAIN. Pangos ha giocato 13 gare in questa EL, vinte 5 di cui 2 non da starter, ovvero dopo l’arrivo di Napier. Pangos in cattedra fornisce dunque un bilancio di 3-7. Viceversa, l’assetto con Napier e senza KP ha ottenuto 6 delle ultime 8 W e nessuna sconfitta. Pangos, ripeto, può rimanere a casa a tifare Gonzaga nel Torneo NCAA.

4 – SPIGOLATURE. Nel recupero della gara vs il Fener sono accadute anche altre cose, oltre la W di Milano. Calathes non ha visto campo nel 4’ periodo, e Wilbekin è stato panchinato poco prima della metà. Che Itoudis non amasse le pg poco dinamiche e quelle che difendono pochino lo sapevo anche io. La postura di Calathes in panchina era quella dell’eroe oltraggiato e indispettito che si sforza di mantenere la compostezza professionale. Il Trinca non ha fatto lo sgambetto a Milano, ma nessuna dietrologia: in questa EL il Bayern non ha battuto squadre sopra al posto 6 dell’attuale classifica (un acuto vs il Maccabi), e con Milano aveva perso anche all’andata; bestia nera dei Campioni invece: 2 W bavaresi vs Efes. Tonut in stagione ha il 68% da 2, e 20/26 dall’arrivo di Napier.