Milano e Mosca fuori, entrambe, in maniere diverse, hanno avuto il tiro della W. Milano guidando per la maggior parte del secondo half, i Russi in rimonta.

1 – ITOUDIS E SHENGELIA. Il rinnovo recente del coach, che ha chiuso tra l’altro le porte di Mosca a Trinchieri, non era scontato ma probabile. Il lavoro James-free del coach non era infatti finito, e lui ha scelto di completarlo. Primo step: inserire per davvero il Georgiano. Giocare ogni pallone nel Baskonia non è la stessa cosa che godere di possessi selezionati nel CSKA, ma Shengelia non è nemmeno il disastro che è stato nella Semi e in molte delle gare di quest’anno. Avere opzioni dal post-basso lo ha rallentato, perché ora deve pensare invece che girarsi e tirare. Questo imbarazzo è stato messo impietosamente a nudo dall’Efes, perché il 32% da 3 è decente ma non basta nella gara che vale la Finale. L’anno prossimo il CSKA, con un mercato adeguato, sarà forse la prima favorita perché…

2 – …ha perso la Semi rimontando da -18 e avendo contributo da massimo 6 giocatori, con gli altri a remare contro. Di Shengelia ho detto. Il centro “titolare” Eric è stato in panchina per 37 mins, aka ha fatto talmente schifo in 3 mins da non vedere più il campo. Hilliard 0/4 in 17 dannosi mins (-5 valutazione). I minuti combinati di Antonov e Strelnieks non arrivano a 10. Gli altri 6 sono un nucleo da cui ripartire, con qualche USA azzeccato e il ritorno di Milutinov.

3 – ACHILLE. Scrivo prima che si sappia qualcosa dall’infermeria, ma l’infortunio di Calathes non sembra un scavigliata. Somiglia molto a tendine d’Achille.

4 – LA FINALE. Barca vs Efes potrebbe essere pesantemente condizionata dall’assenza di Calathes. A favore della competitività dell’evento va l’indole bizzosa dell’Efes, che può giocare come un miracolo o come una piaga all’interno della stessa gara. E non sempre il lungo Sanli sarà capace di 25 di valutazione.

5 – MICIC? A proposito di valutazione: gran primo tempo di Micic, vero, ma 26 di valutazione avendo 25 pti. Significa che, come è nella realtà, il recentemente eletto MVP di Eurolega (ingiusta nomina) ha più di un buco nero nel suo gioco.

6 – ATAMAN. Efes capace di tenere il CSKA a 7/25 da 3. Questa eccellente difesa sul perimetro avrà una prova molto più dura vs coach Jasikevicius, che dispone di numerosi tiratori del tipo più pericoloso: quelli che toccano 3 palloni e infilano 2 triple.

7 – SCADERE. Alla fine nel conto di Olimpia vs Barca è stata decisiva la sederata da 3 di Calathes a fine terzo periodo, che coach Messina non aveva accolto con la solita arrabbiatura nei confronti dei suoi, ma con uno sguardo fisso e consapevole.

8 – BRONX. Esiste una lunga e splendida letteratura sulle guardie nate a NY. Kevin Punter è splendido rappresentante di cotal genia. Giocatore fantastico anche per la capacità di migliorarsi ogni anno dopo la stagione alla Virtus Bo. La tripla sbagliata per vincere la gara non deve incidere sul giudizio.

9 – SETTE (7). Miglior rimbalzista di Milano? Malcolm Delaney.

10 – AVANTI. Nelle due gare di RS l’Olimpia aveva segnato al Barca 127 pti, 63.5 di media. Stanotte ne ha messi 82, equamente divisi. Non dite mai che Messina non sa preparare le proprie squadre. Era tutto a posto, eccetto un tiro da 3 di Punter e i 13 viaggi concessi in lunetta a Mirotic, la maggior parte dei quali a partire dal bonus del terzo quarto. Il Barca ha giocato “in difesa”, spigolando sui possessi e avendo la meglio per un nulla: ecco quanto vale questa Olimpia. Che non è nemmeno troppo vecchia, almeno per un altro anno. Ma bisogna che in campionato Moretti e altri più o meno giovani si diano una bella svegliata, per alleviare la stagione dei veterani. Serve gente pronta subito e bella tosta: l’interesse per Leo Candi nasce proprio da questo.