Carlo Masci (Sindaco Pescara): “Per noi è un grande piacere organizzare questi campionati Europei che sono ospitati per la prima volta in Italia, in Abruzzo e – soprattutto – a Pescara. La nostra città vive di sport ed è da sempre molto attenta allo sport inteso come solidarietà, partecipazione, integrazione e socializzazione. Questi sono i valori che noi come città di Pescara portiamo avanti anche attraverso le manifestazioni sportive, per questo è stato naturale per noi aderire alla proposta della FSSI per organizzare i campionati Europei nella nostra città. È quindi con grande piacere e grande onore che do il benvenuto alle squadre che arriveranno da tutta Europa, sicuri che si troveranno bene. Voglio che questa sia davvero la festa dello sport e la festa della solidarietà.”

Massimiliano Bucca (Consigliere Federale FSSI): “Sono particolarmente emozionato e onorato di essere a Pescara. Innanzitutto voglio ringraziare l’Amministrazione comunale, con la quale abbiamo collaborato gomito a gomito durante tutto il processo dell’organizzazione e che – insieme alla Regione Abruzzo – ci ha fortemente sostenuto. Sono certo che gli atleti che arriveranno potranno godere dell’accoglienza e delle bel-lezza di questo territorio e sono felice di sapere che la capienza dei palazzetti è aumentata, quindi avremo la possibilità di tornare a seguire le gare anche dagli spalti. Il messaggio che voglio lanciare con il mio intervento è che nonostante il Covid abbia cercato di sopprimere questo evento – in programma nel 2020 – lo abbiamo solo rimandato a oggi. L’evento ci sarà, siamo pronti e non ci siamo lasciati fermare dalla pandemia.”

Nicoletta di Nisio (assessore alle Politiche per la disabilità): “Per me è una gran-de soddisfazione nelle vesti di assessore alla disabilità partecipare ad un evento così importante che abbiamo il piacere di ospitare nella città di Pescara. I ragazzi che vivono la disabilità hanno sofferto molto più di altri l’isolamento sociale del lockdown, oggi invece abbiamo l’occasione di vederli di nuovo giocare e conquistare quella vitto-ria che può valere il doppio della soddisfazione.”

Patrizia Martelli (assessore allo Sport): “Finalmente dopo oltre un anno di lavoro, di spostamenti (dovuti al Covid ndr.) siamo arrivati all’inizio di questo importante evento. Grazie al lavoro di tutti, siamo riusciti ad organizzare questa manifestazione che partirà da domani, 15 ottobre. Raggiungiamo oggi un grande risultato perché gli Europei di Basket per sordi sono organizzati per la prima volta in Italia e da assessore allo Sport sono molto soddisfatta; significa che Pescara è stata scelta come città ideale e garantisco a tutti il massimo supporto da parte nostra e da parte di tutta la Regione Abruzzo, perché vorrei davvero che Pescara diventasse la città dello Sport. Vogliamo abbattere ogni barriera architettonica, non solo quelle visibili e vi garantisco che tutti gli atleti, i dirigenti e gli accompagnatori saranno accolti con la massima passione e disponibilità.”

Guerino Testa (Consigliere Regionale Abruzzo): “Che sia Pescara ad ospitare il campionato europeo di basketball sordi 2021, è per me e per la Regione Abruzzo motivo di grande orgoglio, a testimoniarlo non sono solo la mia presenza e le mie parole ma anche il contribuito fattivo del governo regionale che ha scelto di partecipare finanziariamente alla realizzazione dell’evento. Colgo l’occasione per portare i saluti dell’assessore regionale allo Sport, Guido Liris, che per sopraggiunto impegno istituzionale non ha potuto presenziare alla conferenza stampa, così come era nei pro-grammi.  Pescara accoglie numerose manifestazioni sportive di rilevanza nazionale e internazionale ed il campionato europeo di pallacanestro sordi aggiunge prestigio al novero degli eventi che si svolgono e portano lustro alla nostra città e alla nostra regione, anche grazie al valore dell’inclusione sociale a cui teniamo molto. Ne vado fiero, così come vado fiero – lasciatemelo dire – della precisa linea programmatica della Regione Abruzzo – che riserva allo sport e agli atleti un posto di prim’ordine: lo sport è un valore innanzitutto da insegnare sempre più alle nuove generazioni ma è anche volano in termini di ritorno di immagine turistica oltre che di importanza a livello economico, poiché le strutture ricettive e commerciali possono contare su un traino non indifferente. Ciò detto, auguro agli atleti una sana e vittoriosa competizione.”

Adamo Scurti (Presidente Commissione Sport): “Ora pare che la disabilità sia di moda, ma non per noi. Il Comune di Pescara ha sempre lavorato per l’inclusione e quindi ha accettato con entusiasmo l’idea di ospitare il movimento del basket sordi per questi Europei”.

Francesco Di Girolamo (Presidente FIP Abruzzo): Sono qui perché siamo un’unica famiglia, quella della pallacanestro italiana, sordi o normodotati non da differenza. In quest’anno eccezionale per i colori azzurri, caratterizzato da numerosi successi, vi auguro di aggiungervi al gruppo”.

Tommaso Graziosi (Presidente COL): “È un grande successo avercela fatta dopo due rinvii. Per il mondo dei sordi la pandemia è stata drammatica anche per la reciproca comprensione visto che noi ci basiamo sul labiale e le mascherine ci impedivano di capirci quindi il nostro isolamento è aumentato. Ora è come tornare a vivere, vedo in giro facce felici e questo è ciò che conta di più”.

Beatrice Terenzi (DT Nazionale femminile): “Un grazie alla Fssi per non essersi arresa di fronte agli ostacoli della pandemia e al Comune di Pescara per la squisita accoglienza: per i nostri atleti fare sport è anche un modo per socializzare ed inserirsi nel mondo”

Sara Braida (coach Nazionale femminile): “Sarà un Europeo complesso, perché veniamo da due anni di inattività a livello internazionale e nel frattempo le altre Nazionali sono cresciute. Sorteggio e formula non ci agevolano moltissimo ma alla fine l’Italia ha sempre dimostrato, nei momenti di difficoltà, di avere qualcosa in più e speriamo di riuscire a dimostrarlo anche questa volta. Saluto con piacere l’esordio della vice Giovanna Franzese al mio fianco, mentre Valentina Todeschini e Chiara Ciardiello faranno il loro esordio in azzurro”.

Simona Cascio (capitano Nazionale femminile): “Ci apprestiamo ad affrontare questo Europeo, per la prima volta in Italia: il nostro gruppo è molto coeso e con tanta voglia di fare, dopo essere state ferme a causa della pandemia. Ci giochiamo tanto qui a Pescara, in palio ci sono anche le qualificazioni per le Olimpiadi del 2022. Su di noi ci sono delle aspettative quindi la pressione si sente, ma c’è anche tanta ambizione da parte di ognuna di noi per riuscire a dare il massimo ed essere capaci di trasformare questo desiderio in risultati sul campo”.

Tommaso Caroli (DT Nazionale maschile): “L’emozione di ritrovarsi dopo due anni di grandi difficoltà dovute al Covid è forte. Io sono stato un giocatore azzurro per vent’anni ed oggi, orgogliosamente, cerco di guidare i più giovani nel vivere questa grande esperienza”

Alessandro Tumidei (coach Nazionale maschile): “Alla vigilia abbiamo avuto due forfait pesanti, quanto inattesi: quelli di Bovolenta, che si è rotto i legamenti crociati e Manna che non può rientrare dall’Australia per via del lockdown. Così abbiamo scelto di reinserire i giovani che erano stati convocati all’ultimo raduno di Varese. Luca Canali riprende in mano la regia e proveremo a limitare gli attacchi altrui con la tattica. L’incognita di giocare quattro partite in quattro giorni metterà a dura prova i nostri veterani, ma il cuore che possiedono personaggi come Pozzoli, Iuculano e Pignataro è grande e mi affascina: è la loro storia che li spinge”.

Paolo Iuculano (capitano Nazionale maschile): “Questo Europeo per la Nazionale maschile rappresenta un vero e proprio punto di partenza: dopo lo stop forzato di due anni a causa della pandemia, ci ritroviamo con un nuovo nucleo di giovani atleti alla prima esperienza in maglia azzurra. Nonostante le assenze, vogliamo dimostrare che il movimento cestistico maschile è ancora vivo e ha grossi margini di miglioramento. Proveremo ad ottenere il miglior risultato possibile con la fortuna di non avere grandi pressioni sulle spalle dei nostri giovani ai quali, da capitano, ho cercato di trasmettere la giusta mentalità”.